Trinacromerum

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Trinacromerum
Trinacromerum bentonianum
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Sauropsida
Ordine Plesiosauria
Famiglia Polycotylidae
Genere Trinacromerum
Specie
  • T. bentonianum
  • T. kirki

Il trinacromero (gen. Trinacromerum) è un rettile marino estinto, appartenente ai plesiosauri. Visse nel Cretaceo superiore (Cenomaniano - Turoniano, circa 95 - 90 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Nordamerica.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale è noto per alcuni scheletri completi, e quindi è stato possibile per i paleontologi ricostruire adeguatamente Trinacromerum. Era un plesiosauro di dimensioni medio - piccole, lungo circa 3 metri, caratterizzato da un collo corto (circa 20 vertebre) e un cranio sottile e allungato, lungo circa 55 centimetri. Era presente una notevole cresta sagittale. Il corpo era notevolmente compatto, ed equipaggiato con quattro arti trasformati in strutture simili a pinne, molto allungati e stretti. L'aspetto "compatto", il rostro allungato e le pinne lunghe hanno portato il divulgatore scientifico Richard Ellis a definire Trinacromerum simile a un "pinguino con quattro ali".

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale venne descritto per la prima volta nel 1888 da Cragin, sulla base di uno scheletro quasi completo con tanto di cranio ritrovato in Kansas, che denominò Trinacromerum bentonianum. Lo studioso notò una caratteristica struttura delle zampe simili a pagaie: omero e femore possedevano tre distinte faccette articolari che si connettevano alle prime tre ossa metacarpali e metatarsali. Un successivo studio di Williston (1908) non riscontrò questa caratteristica, e in seguito l'esemplare tipo andò perduto; nel 1976 i fossili vennero ritrovati alla Smithsonian Institution e furono oggetto di ulteriori studi.

Fossile di Trinacromerum bentonianum

Oltre alla specie tipo, è nota principalmente un'altra specie di Trinacromerum: T. kirki, proveniente dal Turoniano del Manitoba, basato su uno scheletro privo di cranio descritto da Loris Russell nel 1935. Questa specie differisce dalla specie tipo per la forma dei coracoidi, dell'ilio e dell'ischio. La specie Trinacromerum bonneri, decisamente più recente (Campaniano), inizialmente descritta in maniera non ufficiale, è stata poi attribuita al genere Dolichorhynchops.

Trinacromerum è stato spesso considerato identico a Dolichorhynchops, ma i due generi sono chiaramente distinguibili per alcune caratteristiche: secondo Carpenter (1996), i denti di Dolichorhynchops erano sottili e dotati di fini solchi, mentre quelli di Trinacromerum erano robusti e con solchi grossolani. La forma delle finestre temporali nel cranio, inoltre, era larga e corta in Dolichorhynchops e lunga e stretta in Trinacromerum. I due generi, inoltre, sono stati ritrovati in terreni di età differente: i resti di Trinacromerum si rinvengono in un range temporale di circa 3,5 milioni di anni tra il Cenomaniano e il Turoniano, mentre Dolichorhynchops è più recente (Campaniano). Trinacromerum e Dolichorhynchops sono considerati tipici rappresentanti della famiglia dei policotilidi, che comprende numerose forme di plesiosauri di piccole dimensioni e dotati di un cranio lungo e sottile.

Stile di vita[modifica | modifica wikitesto]

Con tutta probabilità Trinacromerum era un veloce nuotatore che si muoveva agilmente nelle acque del Mare interno occidentale, spingendosi e manovrando grazie alle pinne lunghe e sottili. A differenza di quello di molti altri plesiosauri, il corpo era compatto e altamente idrodinamico. La testa allungata e sottile, munita di denti conici, era ideale per catturare prede scivolose e guizzanti come i pesci.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cragin, F. W. 1888. Preliminary description of a new or little known saurian from the Benton of Kansas, American Geologist 2:404-407.
  • Cragin, F. W. 1891. New observations on the genus Trinacromerum. American Geologist 8:171-174.
  • Williston, S. W. 1908. North American plesiosaurs: Trinacromerum. Journal of Geology 16:715-735. figs. 1-15.
  • Russell, L. S. 1935. A plesiosaur from the Upper Cretaceous of Manitoba. Jour. Paleon. 9:385-389.
  • Adams, D. A. 1977. Trinacromerum bonneri, a new polycotylid plesiosaur from the Pierre Shale of South Dakota and Wyoming. Unpublished Masters thesis, University of Kansas, 97 pages.
  • Bonner, O. W. 1964. An osteological study of Nyctosaurus and Trinacromerum with a description of a new species of Nyctosaurus, Unpub. Masters Thesis, Fort Hays State University, 63 pages.
  • Carpenter, K. 1996. A Review of short-necked plesiosaurs from the Cretaceous of the western interior, North America, Neues Jahrbuch für Geologie und Paläeontologie Abhandlungen, (Stuttgart) 201(2):259-287.
  • Carpenter, K. 1997. Comparative cranial anatomy of two North American Cretaceous plesiosaurs, pp. 191-216, In Calloway, J. M. and E. L. Nicholls, (eds.), Ancient Marine Reptiles, Academic Press.
  • Adams, D. A. 1997. Trinacromerum bonneri, new species, last and fastest pliosaur of the Western Interior Seaway. Texas Journal of Science, 49(3):179-198.
  • Ellis, Richard (2003). Sea Dragons: Predators of the Prehistoric Oceans. University Press of Kansas. pp. 189-190. ISBN 0-7006-1269-6.
  • O'Keefe, F. R. 2008. Cranial anatomy and taxonomy of Dolichorhynchops bonneri new combination, a polycotylid plesiosaur from the Pierre Shale of Wyoming and South Dakota. Journal of Vertebrate Paleontology 28(3): 664-676.

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