This Is Us (album)

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This Is Us
album in studio
ArtistaBackstreet Boys
Pubblicazione6 ottobre 2009
Durata40:20
Dischi1
Tracce12
GenerePop[1]
EtichettaJive Records
ProduttoreJim Jonsin, Brian Kennedy, Printz Board, Soulshock & Karlin, Claude Kelly, Max Martin, T-Pain, RedOne, Mr. Pyro, Michael Mani, Troy Johnson, Antwoine Collins, Jordan Omley, Emanuel Kiriakou, Ryan Tedder
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[2]
(vendite: 60 000+)
Dischi di platinoBandiera del Giappone Giappone[3]
(vendite: 250 000+)
Backstreet Boys - cronologia
Album precedente
(2007)
Singoli
  1. Straight Through My Heart
    Pubblicato: 27 agosto 2009
  2. Bigger
    Pubblicato: 14 dicembre 2009
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
Slant Magazine[1]

This Is Us è il settimo album in studio del gruppo musicale statunitense Backstreet Boys, pubblicato il 30 settembre 2009 in Giappone da Sony Music Japan, il 5 ottobre 2009 nel Regno Unito dalla RCA e il 6 ottobre negli Stati Uniti e nel resto del mondo dalla Jive Records.

L'album, dalle sonorità tipiche dell'hip hop e della dance, lontane dal classico stile dei Backstreet Boys[senza fonte], debuttò alla posizione numero 9 della classifica statunitense Billboard 200 con 42 000 copie vendute nella prima settimana di vendita, diventando il sesto album consecutivo del gruppo nella top 10 di questa classifica[4]. Il primo singolo Straight Through My Heart prodotto da RedOne e pubblicato il 27 agosto 2009 si classifico 1° in Taiwan, 3° in Giappone, 19° in Canada e 21° in Italia. Il secondo singolo, Bigger, pubblicato il 14 dicembre 2009 conquistò la vetta della classifica taiwanese.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Per This Is Us lavorarono molte personalità del mondo della musica tra cui Max Martin e Kristian Lundin, storici produttori dei maggiori successi del gruppo, Ryan Tedder degli OneRepublic, RedOne, Claude Kelly, Ne-Yo, Brian Kennedy, Alex James, Pitbull, Eddie Galan, Rayam Yacoub e T-Pain.

L'album, il cui titolo fu rivelato ufficialmente in un'intervista a Extra TV[5], venne presentato dalla Jive/RCA come "un album pop ed R&B di quattro cantanti di talento che amano ciò che fanno, e che mantengono la loro presenza in un'industria musicale incline al pop. Le 11 canzoni che compongono l'album sono le melodie di quattro cantanti che hanno avuto a che fare con difficoltà e situazioni avverse che li hanno accompagnati agli inizi, ma dalle quali ne sono usciti come uno dei gruppi più famosi di tutti i tempi. L'album mostra una notevole crescita come cantautori e continua a darci canzoni che hanno fatto sorridere milioni di persone[6]".

Il 1º maggio 2009, il management dei Backstreet Boys espresse il loro malcontento riguardo all'attacco dell'hacker tedesco, DJ Stolen, che rubò e pubblicò quattro canzoni dell'album prima dell'uscita ufficiale, nonostante la casa discografica avesse fatto il possibile, come dichiarò AJ McLean, a mantenerle segrete[7].

Tre tracce furono scritte da RedOne, la cui collaborazione, come rivelato da AJ, nacque all'ultimo con grande entusiasmo da parte del produttore discografico. Il brano Shadows, scritto da Tedder non fu effettivamente inciso dal gruppo e quindi venduto a Simon Cowell, che lo inserì nel secondo album della cantante britannica Leona Lewis, Echo, pur dimostrandosi più adatta per una boyband; fu di fatto reinterpretata dai Westlife nel loro album Where We Are.

Un'altra canzone non inserita nell'album fu All In My Head, che però venne incisa nuovamente dai Backstreet Boys insieme ai New Kids on the Block per essere inclusa nella raccolta in comune NKOTBSB del 2011.

L'album fu pubblicato in due edizioni: l'edizione standard e l'edizione Deluxe, completa di DVD con 6 brani cantati dal vivo, registrati durante il concerto di Londra, nel 02 Arena. I singoli estratti dall'album sono Straight Through My Heart il 27 agosto 2009, certificato disco di Platino in Giappone e infine Bigger il 14 dicembre 2009. This Is Us ricevette buoni giudizi da parte della critica, in particolare ricevette 4 stelle da AllMusic[8] e giudizio positivo da Billboard.

Per la promozione dell'album i Backstreet Boys effettuarono il tour mondiale This Is Us Tour dal 2009 al 2010. A giugno 2011, le vendite furono stimate a 98 000 copie vendute negli Stati Uniti, secondo Nielsen SoundScan[9].

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Straight Through My Heart – 3:27 (RedOne, Bilal Hajji, Novel Jannusi, AJ Jannusi, Kinnda Hamid)
  2. Bigger – 3:15 (Max Martin, Shellback, Tiffany Amber)
  3. Bye Bye Love – 4:20 (Kenneth Karlin, Carsten Schack, Claude Kelly)
  4. All of Your Life (You Need Love) – 3:55 (RedOne, Charles Hinshaw, Jr.)
  5. If I Knew Then – 3:16 (K. Karlin, C. Schack, C. Kelly)
  6. This Is Us – 3:03 (Jordan Omley, Michael Mani, James Scheffer, Frank Romano, Howie Dorough)
  7. PDA – 3:48 (Printz Board, Mario "Tex" James)
  8. Masquerade – 3:03 (Busbee, Brian Kennedy, Alexander James, Antwoine Collins)
  9. She's a Dream – 3:58 (Nick Carter, T-Pain, Howie Dorough, Brian Littrell, Alexander McLean, Daen Simmons)
  10. Shattered – 3:53 (Jordan Suecof, Tiron "TC" Mack, Chad "C-Note" Roper, Daryl Camper)
  11. Undone – 4:16 (RADIO, Ryan Tedder, Josh Hoge)
  • Bonus track europea / Australiana / Canadese / Brasiliana
  1. Helpless – 3:31 featuring Pitbull
  • Bonus track giapponese[10]
  1. International Luv – 3:17 (Nick Carter, T-Pain, Howie Dorough, Brian Littrell, A. J. McLean)
  2. Straight Through My Heart – 5:35 (Jason Nevins Mixshow Remix)

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2009) Posizione
massima
Australia[11] 35
Austria[11] 47
Belgio (Fiandre)[11] 27
Belgio (Vallonia)[11] 47
Brasile[12] 9
Canada[13] 3
Danimarca[11] 31
Europa[14] 11
Finlandia[11] 24
Germania[11] 10
Giappone[15][16] 2
Irlanda[17] 24
Italia[11] 21
Messico[18] 12
Paesi Bassi[11] 5
Portogallo[11] 17
Regno Unito[19] 39
Spagna[11] 5
Stati Uniti[20] 9
Svezia[11] 17
Svizzera[11] 9
Taiwan[21] 1

Date di pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Paese Formato Data Etichetta
Giappone Standard edition[10] 30 settembre 2009 Sony Music Japan
Deluxe edition[22]
Regno Unito Standard edition,[23] 5 ottobre 2009 RCA Records[24]
Deluxe edition[25]
Stati Uniti Standard edition 6 ottobre 2009 Jive Records
Deluxe edition
Canada Standard edition[26] Sony Music
Deluxe edition[27]
Taiwan Deluxe edition 9 ottobre 2009
Brasile Standard edition[28] 15 ottobre 2009

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Jonathan Keefe, Review: Backstreet Boys, This Is Us, su slantmagazine.com, Slant Magazine, 9 ottobre 2009. URL consultato il 18 agosto 2021.
  2. ^ (EN) This Is Us, su British Phonographic Industry. URL consultato il 18 gennaio 2024.
  3. ^ (EN) riaj.or.jp, https://www.riaj.or.jp/f/data/cert/gd.html.
  4. ^ billboard.com, https://www.billboard.com/articles/columns/chart-beat/267052/chart-beat-thursday-michael-buble-michael-jackson-kiss.
  5. ^ Copia archiviata, su extratv.warnerbros.com. URL consultato il 26 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2012).
  6. ^ Copia archiviata, su news.prnewswire.com. URL consultato il 3 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2009).
  7. ^ digitalspy.co.uk, http://www.digitalspy.co.uk/music/a167082/backstreet-boys.html.
  8. ^ allmusic.com, https://www.allmusic.com/album/this-is-us-mw0000826617.
  9. ^ officialcharts.com, http://www.officialcharts.com/artist/348/backstreet-boys/.
  10. ^ a b This Is Us(Normal Edition)【CD】-Backstreet Boys|Dance|Dance & Soul|Music|HMV ONLINE Online Shopping & Information Site, su hmv.co.jp. URL consultato il 7 settembre 2009.
  11. ^ a b c d e f g h i j k l m (NL) Backstreet Boys - This Is Us, su ultratop.be. URL consultato il 16 ottobre 2009.
  12. ^ ABPD | Associação Brasileira de Produtores de Disco, su abpd.org.br. URL consultato il 22 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2012).
  13. ^ John Williams, CANOE - JAM! Music - Artists - Buble, Michael: Buble blasts to No. 1 on charts, su jam.canoe.ca. URL consultato il 16 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2012).
  14. ^ European Albums, su billboard.com. URL consultato il 19 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2012).
  15. ^ Highest position and charting weeks of This is Us by Backstreet Boys, in oricon.co.jp, Oricon Style. URL consultato il 19 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2009).
  16. ^ (JA) Search results of the Japanese Oricon Weekly Albums Chart, second week of October 2009, in oricon.co.jp, Oricon. URL consultato il 19 ottobre 2009.
  17. ^ >> IRMA << Irish Charts - Singles, Albums & Compilations >>, su irma.ie, 8 ottobre 2009. URL consultato il 16 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2009).
  18. ^ mexicancharts.com - Backstreet Boys - This Is Us Archiviato il 7 ottobre 2010 in Internet Archive.
  19. ^ The Official UK Charts Company : TOP 100 ALBUMS CHART, su theofficialcharts.com. URL consultato il 16 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2010).
  20. ^ https://www.billboard.com/#/news/michael-buble-beats-kiss-on-billboard-200-1004021931.story
  21. ^ http://www.g-music.com.tw Archiviato il 22 dicembre 2012 in Internet Archive.
  22. ^ This Is Us(+DVD, Limited (First Edition))【CD】-Backstreet Boys|Dance|Dance & Soul|Music|HMV ONLINE Online Shopping & Information Site, su hmv.co.jp. URL consultato il 7 settembre 2009.
  23. ^ This Is Us: Backstreet Boys: Amazon.co.uk: Music, su amazon.co.uk. URL consultato il 7 settembre 2009.
  24. ^ Digispy: Interview with AJ McLean about new BSB, in digitalspy. URL consultato il 31 luglio 2009.
  25. ^ This Is Us: Deluxe Edition: Backstreet Boys: Amazon.co.uk: Music, su amazon.co.uk. URL consultato il 7 settembre 2009.
  26. ^ Music: This is Us by Backstreet Boys (2009) [collegamento interrotto], su hmv.ca, 15 dicembre 2005. URL consultato il 30 settembre 2009.
  27. ^ Music: This is Us : 2SET by Backstreet Boys (2009) [collegamento interrotto], su hmv.ca, 15 dicembre 2005. URL consultato il 30 settembre 2009.
  28. ^ Brazilian release date, su livrariasaraiva.com.br, saraiva.com.br, 6 ottobre 2009. URL consultato il 6 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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