The Knife

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The Knife
Olof Dreijer in concerto nel 2006
Paese d'origineBandiera della Svezia Svezia
GenereElettropop[1]
Musica elettronica[2]
Periodo di attività musicale1999 – 2014
EtichettaRabid, Brille, Mute
Album pubblicati7
Studio5
Colonne sonore2
Sito ufficiale

The Knife sono stati un gruppo musicale elettropop svedese, formato da Olof Dreijer e Karin Dreijer, fratello e sorella nativi di Stoccolma.

Hanno vinto diversi premi Grammis (l'equivalente svedese dei Grammy Awards), anche se non li hanno mai ritirati alle cerimonie ufficiali, preferendo nascondere il loro aspetto in occasioni pubbliche. Per lo stesso motivo il duo si esibisce sempre indossando maschere di vario tipo, tra cui alcune in stile veneziano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I The Knife iniziano a suonare nel 1999.[3] Nel 2001, due anni dopo, pubblicano il loro primo album, l'omonimo e autoprodotto The Knife. Le caratteristiche principali del gruppo sono il ritmo, impresso da Olof, DJ di professione; la prima voce, quella di Karin, che a volte grida e a volte sussurra ma sempre ipnotizza; e la seconda voce "semiumana" impressa dai synth.[4] Altra prerogativa sono i testi, che affrontano tematiche sociali pesanti (pedofilia, perversioni sessuali) e politici, in questo secondo caso a nome di un'eguaglianza sociale all'insegna del socialismo, resa esplicita dal verso and we raise our head for the color red.[4]

Il 17 gennaio 2003 pubblicano il secondo album, Deep Cuts, che contiene i singoli Heartbeats e You Take My Breath Away. Il disco si rifà agli anni ottanta sia nel suono (atmosfere oniriche e techno incalzante), che nella copertina, che raffigura nel retro i due membri del gruppo travestiti da allenatori/ginnasti di Seul 1988. Il disco vale al gruppo numerosi premi tra cui un Grammis come "Pop Group of the Year". I Knife boicottano la cerimonia, mandando a ritirare il premio due amici travestiti da gorilla, per «tornare a concentrarsi sulla musica anziché sulle persone».[5]

Nel novembre 2003 pubblicano Hannah med H Soundtrack, colonna sonora del film svedese di Christina Olofson Hannah med H. Il disco è pubblicato dalla Rabid Records e contiene diverse tracce in versione strumentale dell'album Deep Cuts. Il gruppo acquista ulteriore notorietà internazionale nel 2005, quando la cover acustica del brano Heartbeats (da Deep Cuts) realizzata dal cantautore svedese José González viene impiegata in una nota pubblicità dei televisori Sony Bravia. Nello stesso anno Karin presta la sua voce al fortunato singolo What Else Is There? dei Röyksopp.[6]

Il 15 febbraio 2006, dopo un'attesa di tre anni, viene pubblicato il terzo album, Silent Shout, che viene nominato "miglior album dell'anno" da Pitchfork.[7] Per questo album il gruppo cambia letteralmente maschera e i due fratelli Dreijer appaiono incappucciati nella neve con due lunghi becchi neri, come lugubri maschere veneziane.[4] Anche il suono cambia, rendendosi più complesso e cupo, con testi criptici e a tratti inquietanti. L'8 novembre dello stesso anno i Knife pubblicano Silent Shout: An Audio Visual Experience, un DVD che documenta Silent Shout, prima esperienza del gruppo in tournée, con date in tutta Europa accompagnate dagli effetti visivi di Andreas Nillsson.

Nel gennaio 2009 Karin debutta da solista sotto lo pseudonimo Fever Ray con l'album omonimo. Di fatto, i The Knife si separano, con Karin che si concentra sulla sua attività solista, e Olof su quella di DJ (pubblica degli EP tra il 2009 e il 2010 con lo pseudonimo Oni Ayhun). Il 4 agosto 2009 la band ha annunciato che avrebbe scritto un'opera sperimentale per il gruppo di performance art danese Hotel Pro Forma, in collaborazione con Mount Sims (alias Matthew Sims) e Planningtorock (alias Janine Rostron). L'opera, intitolata Tomorrow, In A Year, è basata su L'origine delle specie di Charles Darwin. Il 1º marzo 2010 è stato pubblicato Tomorrow, In A Year,[8] un album ispirato ai suoni degli animali selvatici in cui la voce di Karen fa solo da contorno. Nel 2010 la canzone Pass This On (tratta da Deep Cuts) viene utilizzata nel film Les amours imaginaires del regista canadese Xavier Dolan.

Il 5 aprile 2013, dopo ben sette anni dall'album precedente, il duo pubblica il quarto album in studio, intitolato Shaking the Habitual[9][10]. L'album è stato anticipato dai due singoli Full Of Fire e A Tooth For An Eye. La forma-canzone è abbandonata del tutto: il duo si immerge in marce techno-psichedeliche di dichiarazione sperimentale. I temi però ritornano quelli di una volta: ipocrisia delle politiche sociali e del conformismo sessuale. Il 21 agosto 2014, tramite un'intervista al digital magazine Dazed[11], successivamente confermata dal manager attraverso un comunicato ufficiale, il duo dichiara lo scioglimento[12].

The Knife in concerto nel 2013
The Knife in concerto nel 2013

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Colonne sonore[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2000 - Afraid Of You
  • 2001 - N.Y. Hotel
  • 2002 - Got 2 Let U
  • 2002 - Nedsvärtning
  • 2002 - Heartbeats
  • 2003 - You Take My Breath Away
  • 2003 - Pass This On
  • 2003 - Handy-Man
  • 2006 - Silent Shout
  • 2006 - Marble House
  • 2006 - Like a Pen
  • 2006 - We Share Our Mothers' Health
  • 2006 - Christmas Reindeer
  • 2010 - Seeds
  • 2013 - Full Of Fire
  • 2013 - A Tooth for an Eye
  • 2013 - Raging Lung
  • 2014 - Without You My Life Would Be Boring

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The Knife, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 23 settembre 2022.
  2. ^ Knife: Una lama nel buio, su ondarock.it. URL consultato il 23 settembre 2022.
  3. ^ (EN) The Knife - Biography, su theknife.net, The Knife. URL consultato il 23 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2010).
  4. ^ a b c ondarock
  5. ^ (EN) The Knife - Swedish duo hoping to cut it in synth-pop world, su indielondon.co.uk, Indielondon. URL consultato il 23 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  6. ^ Röyksopp/Karin Dreijer su Last.fm, su lastfm.it, Last.fm. URL consultato il 23 maggio 2011.
  7. ^ (EN) Pitchfork: Top 50 Albums of 2006, su pitchfork.com, Pitchfork, 19 dicembre 2006. URL consultato il 23 maggio 2011.
  8. ^ (EN) The Knife interview: “Yes!”, su dummymag.com, Dummy mag, 12 gennaio 2010. URL consultato il 23 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2010).
  9. ^ Amy Phillips, The Knife Return With New Album, su pitchfork.com, Pitchfork Media, 12 dicembre 2012. URL consultato il 14 dicembre 2012.
  10. ^ Evan Minsker, The Knife Reveal Release Date, Will Tour Next Year, su pitchfork.com, Pitchfork Media, 14 dicembre 2012. URL consultato il 14 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2015).
  11. ^ The Knife are no more – read their last interview, su dazeddigital.com, Dazed, 21 agosto 2014.
  12. ^ Edoardo Bridda, The Knife a Dazed. Mini tour autunnale poi lo scioglimento, su sentireascoltare.com, 21 agosto 2014.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN133539690 · ISNI (EN0000 0001 1464 7647 · LCCN (ENno2006103970 · GND (DE10169958-X · BNF (FRcb15011253f (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2006103970
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