Super Kong

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Super Kong
Titolo originaleA*P*E; 킹콩 의 대역습
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Corea del Sud
Anno1976
Durata87 min
Generefantastico, avventura, azione, orrore
RegiaPaul Leder
SoggettoPaul Leder
SceneggiaturaDaniel Symmes
ProduttorePaul Leder
Casa di produzioneFilm Kukje, Lee Ming Film Co.
Effetti specialiPark Kwang Nam
Interpreti e personaggi

Super Kong (A*P*E in inglese; 킹콩 의 대역습?, King Kong eui daeyeokseup, lett. "Il contrattacco di King Kong" in coreano) è un film del 1976 diretto da Paul Leder (padre di Mimi Leder). Venne coprodotto in Corea del Sud e Stati Uniti, da Film Kukje e Lee Ming Film Co.

È un film a basso costo girato sulla scia del successo del più celebre film King Kong di Dino De Laurentiis del 1976 e distribuito all'incirca nello stesso periodo.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Un gigantesco gorilla di circa 10 metri fugge da una petroliera al largo delle coste della Corea. Esso raggiunge terra, non prima di essersi battuto contro un gigantesco squalo bianco, e terrorizza la popolazione distruggendo anche diversi edifici, per poi trovare e rapire un'attrice americana di nome Marilyn; dal quel momento l'enorme creatura seminerà il panico nella città (affrontando anche un serpente gigante), e dovrà perfino vedersela con l'esercito militare.

I militari riusciranno alla fine a uccidere l'enorme scimmia, spingendo un osservatore a commentare, "Era troppo grande per un mondo piccolo come il nostro!".

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne girato in due settimane pur di uscire prima di King Kong diretto da John Guillermin, il remake prodotto da Dino De Laurentis dell'omonimo film del 1933, in modo da sfruttarne l'aspettativa e la campagna pubblicitaria. Paul Leder, già autore di diversi film di serie B e padre della regista Mimi Leder, decise infatti di realizzare una pellicola che avesse elementi della trama in comune: ad esempio la relazione tra il gorilla gigante e l'attrice americana è sostanzialmente ripreso dalla storia di Kong con Ann Darrow, o ancora l'inizio del film in cui il gorilla fugge dalla petroliera è chiaramente una scena alternativa di quella in cui Kong viene catturato nell'Isola del Teschio e deportato negli Stati Uniti.

Quando il film fu annunciato venne inizialmente intitolato The New King Kong, come pubblicizzato da un teaser poster.[1] Quando RKO Pictures, la società che possedeva i diritti su King Kong, lo scoprì, presentò una querela per 1,5 milioni di dollari contro la società produttrice. A causa della vertenza legale, il titolo venne cambiato in A*P*E (anche se col passare degli anni il titolo venne cambiato anche in Attack of the Giant Horny Gorilla e Hideous Mutant)[2] e lo slogan "Da non confondere con King Kong" venne aggiunto a locandine e trailer del film.[3] La società fu tuttavia in grado di utilizzare il nome King Kong, o anche solo Kong, non solo nella sua nativa Corea del Sud, ma anche in alcuni mercati internazionali.

Il gorilla gigante è stato impersonato con un costume, per le scene di distruzione si ricorse all'uso dei modellini, mentre per le scene con il gigantesco squalo bianco e il serpente gigante, si utilizzò uno squalo e un serpente vero, i cui versi si ottennero artificialmente. Gli edifici in miniatura costarono all'incirca $1.200, mentre il budget totale si stima fosse di circa $23.000.[4]

Il titolo del film A*P*E (che in lingua inglese significa scimmia) è l'acronimo di Attacking Primate MonstEr ed è un riferimento al film M*A*S*H ambientato in Corea qualche anno prima, mentre lo squalo con cui si scontra il gorilla poco dopo l'inizio del film è un richiamo al film Lo squalo, di Steven Spielberg, uscito un anno prima.[5]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Super Kong è stato ampiamente stroncato dalla critica.

Gran parte dei commenti critici al film si incentra sulla scarsissima qualità degli effetti speciali e visivi, come dimostra John J. B. Wilson (ideatore dei Razzie Award) che criticò il costume da gorilla utilizzato nel film affermando che "Appare più come un cappotto di lana d'agnello cucito da una nonna anziché una scimmia vera", aggiungendo poi che "Persino un bambino di cinque anni potrebbe notare che gli edifici e i veicoli sono fasulli". Negli anni successivi il film apparve addirittura sulla copertina della rivista The Official Razzie Movie Guide, fondata dallo stesso Wilson per i film peggiori della storia.

Il film soffre anche di molti altri problemi: recitazioni poco realistiche, molte scene o dialoghi spesso interrotti o mostrati a scatti per alcuni montaggi fatti male, scarso realismo degli effetti sonori, bassa qualità artistica e colonna sonora considerata una delle peggiori di sempre.

«Ennesima, banale avventura alla King Kong (in un momento in cui anche Dino De Laurentiis ne rilanciava il mito) sviluppata con i trucchi e le situazioni del più povero dei "Kaijū-film": vale a dire con il sussidio di una schiera di giocattoli che fungono da modellini di navi o carri armati o aeroplani, con un figurante travestito da scimmione, con l'utilizzo di spezzoni tratti da altri oscuri film (tra i quali, probabilmente, Yongari) e con la breve apparizione di un mostro antagonista destinato a soccombere presto. Prodotto con gli sforzi congiunti di americani e coreani il film è notevole solo per la valanga di stroncature che ha collezionato.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ The New King Kong (JPG), su img231.imageshack.us.
  2. ^ 킹콩의 대역습 - Ape (1976) [collegamento interrotto], su mydvdlist.co.kr, www.mydvdlist.co.kr. URL consultato il 30 giugno 2009.
  3. ^ Stephen Jones. The Essential Monster Movie Guide Titan Publishing Group. 2000. Pg.36
  4. ^ Podcast On Fire Network Bonus Episode 7: A*P*E
  5. ^ https://img195.imageshack.us/img195/4519/jvsa.jpg
  6. ^ Super Kong

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]