Siquisiquesuchus venezuelensis

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Siquisiquesuchus
Immagine di Siquisiquesuchus venezuelensis mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Reptilia
Sottoclasse Diapsida
Infraclasse Archosauromorpha
Superordine Crocodylomorpha
Ordine Crocodylia
Sottordine Eusuchia
Famiglia Gavialidae
Sottofamiglia Gryposuchinae
Genere Siquisiquesuchus
Specie S. venezuelensis

Siquisiquesuchus venezuelensis è un coccodrillo estinto, appartenente ai gavialidi. Visse nel Miocene inferiore (circa 20 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Sudamerica (Venezuela).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale è noto grazie a fossili di crani e di alcune parti dello scheletro. L'esemplare tipo (noto come MBLUZ–P–5050) è rappresentato da un cranio quasi completo e dalle mandibole, ed è stato ritrovato nei pressi della città di Lara, nella formazione Castillo, in Venezuela. A questa specie sono stati attribuiti altri due crani parziali, alcune vertebre, un osso della caviglia, parte di un arto anteriore e dello stinco. Come altri animali simili (gavialidi), Siquisiquesuchus possedeva un rostro allungato e sottile, che comprendeva circa il 60% della lunghezza del cranio. Il numero di denti nelle ossa premascellari nella punta del muso non è noto, ma le mascelle (che rappresentavano gran parte del rostro) erano dotate di almeno 20 denti ognuna, e le mandibole ne possedevano 23. Alcuni dettagli dei crani non possono essere descritti a causa del fatto che le suture tra le ossa non sono visibili (Brochu e Rincon, 2004).

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Siquisiquesuchus fu descritto per la prima volta nel 2004, ed è stato considerato il più antico gavialoide del Sudamerica. Questo animale condivide alcune caratteristiche con Gryposuchus colombianus (a cui assomigliava molto nell'aspetto) e con altri gavialoidi sudamericani. Studi successivi hanno ipotizzato che Siquisiquesuchus era imparentato con generi come Gryposuchus, Ikanogavialis e Piscogavialis, nella sottofamiglia dei griposuchini, tipicamente americana (Velez-Juarbe et al., 2007); altri studi (Jouve et al., 2008) non hanno invece assegnato questo genere ad alcuna sottofamiglia di gavialidi. Lo studio del 2007, inoltre, ha messo in luce che i fossili di Siquisiquesuchus provengono da depositi marini; questo fatto, insieme alle somiglianze con i gavialidi africani, è stato interpretato come una prova che i gavialidi si diffusero attraverso l'Oceano Atlantico verso i Neotropici durante il Terziario.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Brochu, Christopher A.; and Rincón, Ascanio D. (2004). "A gavialoid crocodylian from the Lower Miocene of Venezuela". Special Papers in Palaeontology 71: 61–79.
  • Vélez–Juarbe, Jorge; Brochu, Christpher A.; and Santos, Hernán (2007). "A gharial from the Oligocene of Puerto Rico: transoceanic dispersal in the history of a non–marine reptile" (pdf). Proceeding of the Royal Society B 274 (1615): 1245–1254.
  • Jouve, Stéphane; Bardet, Nathalie; Jalil, Nour-Eddine; Suberbiola, Xabier Pereda; Bouya; Baâda; and Amaghzaz, Mbarek (2008). "The oldest African crocodylian: phylogeny, paleobiogeography, and differential survivorship of marine reptiles through the Cretaceous-Tertiary Boundary". Journal of Vertebrate Paleontology 28 (2): 409–421. doi:10.1671/0272-4634(2008)28[409:TOACPP]2.0.CO;2.

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