Sindrome di Sheldon-Hall

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Sindrome di Sheldon-Hall
Una bambina con la sindrome di Sheldon-Hall. Presenti tratti dismorfici caratteristici del viso: mento appuntito, solco nasolabiale allungato, pieghe naso-labiali pronunciate, posizione antimongoloide delle fessure palpebrali, padiglione auricolare parzialmente accartocciato. La mano presenta camptodattilia; all'arto inferiore destro si riscontra piede torto
Malattia rara
Specialitàgenetica clinica
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-10Q68.8
OMIM601680
MeSHC538400
Sinonimi
Artrogriposi distale tipo 2B
...
Eponimi
J. H. Sheldon
Judith G. Hall

...

La sindrome di Sheldon-Hall è una malattia genetica molto rara che ha per caratteristiche principali contratture articolari multiple (artrogriposi) ed anomalie del volto, come palato ogivale e microstomia.

Epidemiologia e storia[modifica | modifica wikitesto]

È considerata una variante della sindrome di Freeman-Sheldon,[1] dalla quale è stata distinta nel 1997 dal genetista statunitense P. A. Krakowiak e dai colleghi.[2] La malattia deve il suo nome a J. H. Sheldon e a Judith G. Hall, anch'essi genetisti statunitensi.

L'incidenza nella popolazione è molto bassa; in letteratura medica sono stati sinora registrati meno di 100 casi ufficiali.[1]

Eziologia[modifica | modifica wikitesto]

La malattia è a trasmissione autosomica dominante; responsabile delle anomalie fenotipiche è una mutazione a carico del gene TNNI2 o TNNT3; essi si trovano nel braccio corto del cromosoma 11, in corrispondenza del locus genico p15.5. Altre mutazioni note per provocare la patologia riguardano il gene TPM2 sul cromosoma 9 (locus genico p13.3) e il gene MYH3 sul cromosoma 17 (locus genico p13.1).[3]

Clinica[modifica | modifica wikitesto]

Segni e sintomi[modifica | modifica wikitesto]

La sindrome si manifesta con:[1]

Esami strumentali e di laboratorio[modifica | modifica wikitesto]

La diagnosi è essenzialmente clinica ed effettuata dopo la nascita; è tuttavia possibile la diagnosi prenatale con l'impiego di ultrasuoni fini mediante ecografia ostetrica.[1]

Diagnosi differenziale[modifica | modifica wikitesto]

La sindrome entra in diagnosi differenziale con la sindrome di Freeman-Sheldon (di cui è stata considerata una variante per molti decenni) e con altre forme di artrogriposi distale, come la sindrome di Beals.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (DE) Sheldon-Hall-Syndrom, su Orphanet.
  2. ^ (EN) P. A. Krakowiak, J. R. O’Quinn, J. F. Bohnsack, W. S. Watkins, J. C. Carey, L. B. Jorde, M. Bamshad, A variant of Freeman-Sheldon syndrome maps to 11p15.5-pter, in American Journal of Human Genetics, vol. 60, n. 2, febbraio 1997, pp. 426–432, PMID 9012416.
  3. ^ OMIM 601680

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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