Serapias vomeracea

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Serapide maggiore
Serapias vomeracea
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Orchidoideae
Tribù Orchideae
Sottotribù Orchidinae
Genere Serapias
Specie S. vomeracea
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Orchidales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Orchidoideae
Tribù Orchideae
Sottotribù Orchidinae
Genere Serapias
Specie S. vomeracea
Nomenclatura binomiale
Serapias vomeracea
(Burm. f.) Briq., 1910
Sinonimi
  • S. hirsuta
    Lapeyr.
  • S. longipetala
    (Ten.) Pollini
  • S. pseudocordigera
    Moric
Nomi comuni

Serapide maggiore

Sottospecie
  • S. vomeracea vomeracea
  • S. vomeracea longipetala

La serapide maggiore (Serapias vomeracea (Burm. f.) Briq., 1910) è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee[1]. L'epiteto specifico fa riferimento alla forma a vomere di aratro del labello.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dettaglio del fiore

È una pianta erbacea geofita bulbosa, con due rizotuberi sotterranei globosi e fusti eretti, di color violaceo-vinoso e di altezza variabile dai 20 ai 60 cm.

Le foglie sono lineari-lanceolate.

L'infiorescenza, lassa e allungata, è composta da pochi fiori distanziati (da 3 a 8), ognuno accompagnato da una lunga brattea violacea.

I fiori sono formati da 2 tepali esterni, lanceolati e saldati a formare un casco tepalico acuto e da 2 tepali interni che vanno a formare una specie di elmo.

Il labello, trilobato e di colore rosso scuro, è privo di sperone; la parte esterna del labello (epichilo) è ripiegata all'indietro con una forma che ricorda il vomere dell'aratro, e misura 17–35 mm di lunghezza per 9–14 mm di larghezza (tra i più grandi del genere Serapias). L'ovario è di colore verde chiaro, il ginostemio rosso scuro, i pollinii gialli.

Periodo di fioritura: da marzo a maggio.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È la specie più diffusa tra le entità del genere Serapias, è distribuita in gran parte delle regioni europee e mediterranee, dalla Spagna sino alla Turchia e a Cipro. In Italia è comune in tutto il territorio, eccetto che in Sardegna e Valle d'Aosta dove è assente.

Si può trovare nei prati assolati e umidi, ai margini di sentieri, negli ambienti cespugliati, dal piano fino a 1200 m di altitudine.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La specie appartiene al gruppo Serapias vomeracea (sezione Bilamellaria), che con 18 specie è il raggruppamento più numeroso del genere Serapias; le specie di questo gruppo sono caratterizzate:

  • da una callosità basale del labello nettamente suddivisa in due distinte lamelle
  • da petali con base orbiculare

Le specie di questo raggruppamento hanno tutte numero cromosomico 2n=36.[2]

Sottospecie[modifica | modifica wikitesto]

Ne sono note 2 sottospecie[3]:

Ibridi[modifica | modifica wikitesto]

Serapias vomeracea da frequentemente luogo ad ibridi con altre specie di Serapias[4]:

  • Serapias × albertii E.G.Camus (1892) (ibrido di S.neglecta × S. vomeracea)
  • Serapias × broeckii A.Camus, Rivièra Sci (1926) (S. parviflora × S. vomeracea)
  • Serapias × garganica H.Baumann & Künkele, (1989) (S. orientalis × S. vomeracea)
  • Serapias × intermedia Forest. ex F.W. Schultz (1851) (S. lingua × S. vomeracea)
  • Serapias × kelleri A.Camus (1926) (S. cordigera × S. vomeracea)
  • Serapias × watersii (S. politisii × S. vomeracea subsp. longipetala)[5]

Sono documentati anche diversi ibridi intergenerici con specie del genere Anacamptis[6]:

  • × Serapicamptis fontanae (E.G.Camus) H.Kretzschmar, Eccarius & H.Dietr., 2007 (A. morio × S. vomeracea)
  • × Serapicamptis garbariorum (Murr) J.M.H.Shaw, 2005 (A. morio × S. vomeracea)
  • × Serapicamptis ligustica (E.G.Camus) J.M.H.Shaw, 2005 (A. papilionacea × S. vomeracea)
  • × Serapicamptis rousii (Du Puy) J.M.H.Shaw, 2005 (A. laxiflora × S. vomeracea)
  • × Serapicamptis tommasinii (A.Kern.) J.M.H.Shaw, 2005 (A. coriophora × S. vomeracea)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Serapias vomeracea, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 31 marzo 2021.
  2. ^ Delforge, p. 244.
  3. ^ GIROS, pp. 150-151.
  4. ^ (EN) Serapias, su World checklist of selected plant families, The Board of Trustees of the Royal Botanic Gardens, Kew.
  5. ^ Gennaio R, Gargiulo M, Chetta FS, Serapias × watersii nothosubsp. watersii (S. politisii × S. vomeracea subsp. longipetala), nuovo ibrido naturale del Salento (Puglia) (PDF), in GIROS Orch. Spont. Eur. 60 (2017:2): 452-460. URL consultato il 24 gennaio 2018.
  6. ^ (EN) Serapicamptis, su World checklist of selected plant families, The Board of Trustees of the Royal Botanic Gardens, Kew.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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