Secondo governo imperiale di Napoleone I

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Governo imperiale di Napoleone I
StatoBandiera dell'Impero francese Impero francese
Capo del governoNapoleone I
LegislaturaAssente
Giuramento20 marzo 1815
Dimissioni22 giugno 1815
Governo successivo23 giugno 1815
Governo provvisorio Fouché

Il Secondo governo imperiale di Napoleone I (detto anche governo dei Cento giorni) è stato in carica dal 20 marzo al 22 giugno 1815, per un totale di 3 mesi e 2 giorni.

Cronologia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1º marzo 1815: dopo aver lasciato segretamente il suo principato elbano, Napoleone sbarca a Vallauris, intenzionato a riconquistare il trono occupato dai Borbone e marciando su Parigi
  • 11 marzo 1815: dopo aver ingrandito le sue file di ufficiali e soldati sleali ai Borbone, Napoleone entra a Lione senza colpo ferire
  • 15 marzo 1815: il comandante dell'esercito Michel Ney cambia fazione e si schiera con Napoleone contro Luigi XVIII
  • 19 marzo 1815: Napoleone si prepara ad assediare Parigi; Luigi XVIII, dopo aver subito ulteriori defezioni, abbandona la capitale nella notte con alcuni fedeli, rifugiandosi nella città olandese di Gand
  • 20 marzo 1815: Napoleone entra a Parigi e restaura l'Impero francese, formando un governo personale composto da esponenti del suo precedente regime
  • 26 marzo 1815: esplode la resistenza armata contro Napoleone; il Paese è diviso tra i "blu" bonapartisti e i "bianchi" borbonici
  • 29 marzo 1815: per decreto imperiale, viene abolita la schiavitù in tutti i territori dell'Impero
  • 8 aprile 1815: il generale "bianco" Luigi d'Angoulême, figlio di Carlo d'Artois, si arrende a Lapalud; contro i consigli di imprigionarlo o giustiziarlo, Napoleone gli consente di lasciare la Francia
  • 16 aprile 1815: grazie alla popolarità di Maria Teresa d'Angoulême, orfana di vecchio sovrano e consorte di Luigi, Bordeaux e la Guascogna rimangono sotto il controllo dei filo-borbonici
  • 22 aprile 1815: al fine di guadagnare consensi presso la borghesia e la nobiltà, Napoleone incarica Benjamin Constant di elaborare una costituzione liberale, che si traduce nella carta imperiale
  • 20 maggio 1815: viene sancita la capitolazione di Murat con il trattato di Casalanza; il regno di Napoleone si ritrova ora senza alleati
  • 21 maggio 1815: scoppia un'insurrezione "bianca" in Vandea, guidata da Louis de La Rochejaquelein
  • 3 giugno 1815: viene inaugurata la legislatura al seguito delle elezioni legislative del 15 maggio; contro le aspettative ed i desideri dell'Imperatore, la maggioranza è composta da liberali ostili ad un ritorno all'autocrazia bonapartista
  • 4 giugno 1815: la rivolta vandea viene stroncata.
  • 16 giugno 1815: Napoleone riassume il comando dell'esercito e lo dirige verso il Belgio olandese; dove pur in inferiorità numerica sconfigge i prussiani a Ligny
    • Nello stesso giorno, il generale Ney riesce a deviare l'controffensiva della Settima coalizione a Quatre-Bras, che si conclude in una vittoria strategica francese
  • 18 giugno 1815: Napoleone, nonostante il vantaggio numerico e strategico, viene sconfitto nella battaglia di Waterloo dalle forze della Coalizione guidate dal Duca di Wellington; con questa sconfitta, termina virtualmente il breve restauro napoleonico
  • 22 giugno 1815: dietro la spinta del Parlamento liberale, Napoleone abdica in favore di suo figlio, il Re di Roma, ancora sotto protezione austriaca a Vienna
  • 23 giugno 1815: il Parlamento incarica il ministro Joseph Fouché di formare un governo di transizione, ufficialmente per adempiere alle volontà di Napoleone I e trattare la pace, ma in realtà finalizzato a mantenere una parvenza di ordine pubblico fino al ritorno di Luigi XVIII

Composizione del gabinetto[modifica | modifica wikitesto]

Il governo, composto da 8 ministri (oltre al segretario di stato), vedeva partecipi:[1]

Carica Titolare
Segretario di Stato Hugues-Bernard Maret
Ministro degli Affari Esteri Armand de Caulaincourt
Ministro dell'Interno Lazare Carnot
Ministro della Polizia Joseph Fouché
Ministro della Giustizia Jean-Jacques-Régis de Cambacérès
Ministro della Guerra Louis Nicolas Davout
Ministro delle Finanze Martin Gaudin
Ministro del Tesoro Nicolas François Mollien
Ministro della Marina e delle Colonie Denis Decrès

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Muel, Léon, Gouvernements, ministères et constitutions de la France depuis cent ans, Marchal et Billard, 1891, p. 100.