Relazioni bilaterali tra Italia e Kurdistan iracheno

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Relazioni tra Italia e Kurdistan
Bandiera dell'Italia Bandiera del Kurdistan
Mappa che indica l'ubicazione di Italia e Kurdistan
Mappa che indica l'ubicazione di Italia e Kurdistan

     Italia

     Kurdistan

Le relazioni bilaterali tra Italia e regione del Kurdistan sono le relazioni estere tra l'Italia e la regione del Kurdistan. L'Italia ha un consolato generale a Erbil,[1] mentre la regione del Kurdistan ha una rappresentanza a Roma.[2] Le relazioni sono descritte come "forti" e l'Italia ha una presenza militare nella regione del Kurdistan.[3]

Numerosi incontri di alto livello si sono tenuti tra l'Italia e la regione del Kurdistan. Nel novembre 2005, il presidente curdo Mas'ud Barzani visitò il primo ministro italiano Berlusconi a Roma,[4] e di nuovo nel 2009.[5] Nel settembre 2012, il presidente Barzani ha incontrato il ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi a Roma per discutere dei legami economici e culturali.[6] Barzani ha visitato nuovamente l'Italia a maggio 2014, incontrando la ministro degli Esteri Federica Mogherini.[7] Tre mesi dopo, il Primo Ministro Matteo Renzi visitò Erbil per rafforzare i legami politici e militari.[8]

Le due parti hanno firmato un accordo ambientale nel luglio 2017, volto ad assistere il governo curdo con la tecnologia relativa ai cambiamenti climatici.[9]

Aiuto militare italiano al Kurdistan[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre 2015, il Primo Ministro Matteo Renzi decise di inviare 450 soldati italiani nella regione del Kurdistan, per proteggere la diga di Mosul controllata dai curdi, durante la ricostruzione da parte della società italiana Trevi Sp.A.[10] Inoltre, i soldati italiani hanno addestrato circa 7000 soldati curdi, a partire da gennaio 2017.[11][12] Per quanto riguarda l'aiuto militare, l'Italia ha inviato 100 mitragliatrici, una quantità sconosciuta di missili anticarro e un elicottero Boeing CH-47 Chinook in Kurdistan. Altri aiuti includono 2.000 granate a propulsione e un milione di proiettili di munizioni, che l'Italia ha sequestrato da una nave legata al blocco della Serbia nel 1994.[13][14] La regione del Kurdistan è anche la base per 8 elicotteri italiani; quattro Agusta A129 Mangustas e quattro NHIndustries NH90.[15] Nell'aprile 2017, la console generale italiana Serena Muroni dichiarò che l'Italia avesse ricevuto 11 soldati curdi feriti per un adeguato trattamento medico.[16]

Durante il suo viaggio a Erbil nel luglio 2015, la ministra della Difesa italiana Roberta Pinotti dichiarò che "l'Italia stava accanto al Kurdistan nella "sfida comune" di combattere il gruppo dello Stato islamico".[17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Consolato d'Italia a Erbil, su conserbil.esteri.it, Ministero degli Esteri. URL consultato il 24 luglio 2017.
  2. ^ Kurdistan Regional Government - Representation In Italy, su italy.gov.krd, Kurdistan Regional Government. URL consultato il 24 luglio 2017.
  3. ^ Decades-long Italian-Kurdish ties strengthened in defense minister’s recent visit, 9 febbraio 2017. URL consultato il 24 luglio 2017.
  4. ^ Biography President Masoud Barzani (PDF), su europarl.europa.eu, European Parliament. URL consultato il 25 luglio 2017.
  5. ^ President Barzani arrives in Germany to meet Chancellor Angela Merkel after Italy visit, 4 marzo 2009. URL consultato il 25 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2019).
  6. ^ President Barzani Meets Italian Foreign Minister in Rome, 22 settembre 2012. URL consultato il 25 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2019).
  7. ^ Kurdish Flag Set Tone of Barzani’s Meetings at Vatican, Rome, 31 maggio 2014. URL consultato il 25 luglio 2017.
  8. ^ Iraq, visita lampo di Renzi a Baghdad ed Erbil. Parlamento decide per l'invio di armi ai curdi, 20 agosto 2014. URL consultato il 24 luglio 2017.
  9. ^ Italia e Kurdistan iracheno firmano un accordo sulla cooperazione ambientale, 20 luglio 2017. URL consultato il 25 luglio 2017.
  10. ^ Kurdish PM, Italian military chief discuss military cooperation, Mosul Dam, 8 giugno 2017. URL consultato il 24 luglio 2017.
  11. ^ Pinotti visits Italian military in Iraq: training 25% local forces, 4 febbraio 2017. URL consultato il 24 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2019).
  12. ^ Italian advisers train 7,000 Peshmerga soldiers: Coalition, 21 gennaio 2017. URL consultato il 24 luglio 2017.
  13. ^ Italy adds military muscle for ISIS fight, 11 febbraio 2015. URL consultato il 25 luglio 2017.
  14. ^ Jan Joel Andersson and Florence Gaub, Adding fuel to the fire? Arming the Kurds (PDF), su iss.europa.eu, European Union Institute for Security Studies, July 2015, p. 2. URL consultato il 25 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2016).
  15. ^ Italy to send helicopters to Erbil, 130 infantry troops to Baghdad, 2 marzo 2016. URL consultato il 25 luglio 2017.
  16. ^ Italy receives wounded Peshmerga fighters for medical treatment, 30 maggio 2017. URL consultato il 25 luglio 2017.
  17. ^ Italy behind Kurdistan in ‘common challenge’ of fighting ISIS, 16 luglio 2015. URL consultato il 25 luglio 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Campanile, Storia della regione del Kurdistan e delle sette di religione ivi esistenti, Stamp. di fratelli Fernandes, 1818, p. 224.
  • Mirella Galletti, Le relazioni tra Italia e Kurdistan - La politica italiana verso assiri e curdi (1920-1943), in Oriente Moderno, vol. 20, n. 81, 2001, pp. 149-182.