Pasquale Bonavota

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Pasquale Bonavota (Vibo Valentia, 10 gennaio 1974) è un mafioso italiano, appartenente alla 'Ndrangheta e dal 28 novembre 2018 fino al 27 aprile 2023 nell'elenco dei latitanti più pericolosi d'Italia.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Vincenzo, ucciso nel 1997, fondatore e capo storico della cosca dei Bonavota; secondo il PM Marisa Manzini, Pasquale era già attivo all'interno della cosca sin dall'età di 16 anni, quando ci fu una violenta e sanguinosa faida tra i Bonavota di Sant'Onofrio ed i Petrolo-Bartolotta di Stefanaconi, consumata nel 1991 con la nota "Strage dell'Epifania"[2].

Dopo essere stato condannato dal Tribunale di Catanzaro alla pena dell'ergastolo per associazione a delinquere di tipo mafioso e concorso in omicidio, era ricercato anche in campo internazionale dal 2018.

La sua latitanza è terminata il 27 aprile 2023, con la sua cattura a Genova.[3][4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]