Pan troglodytes verus

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Scimpanzé occidentale[1]
Stato di conservazione
Critico[2]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Mammalia
Ordine Primates
Infraordine Simiiformes
Superfamiglia Hominoidea
Famiglia Hominidae
Tribù Hominini
Sottotribù Panina
Genere Pan
Specie P. troglodytes
Sottospecie P. t. verus
Nomenclatura trinomiale
Pan troglodytes verus
Schwarz, 1934
Areale
Areale dello scimpanzé occidentale

Lo scimpanzé occidentale (Pan troglodytes verus Schwarz, 1934)[2], anche noto come scimpanzé dell'Africa occidentale o scimpanzé di Guinea, è una sottospecie dello scimpanzé comune (P. troglodytes), che abita l'Africa occidentale, principalmente Costa d'Avorio, Guinea, Liberia, Mali e Sierra Leone, con alcune popolazioni nei paesi circostanti.[2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere tassonomico Pan deriva dal dio greco della natura Pan. Il nome della specie, troglodytes viene dal greco per "abitante delle caverne", ed è stato coniato da Johann Friedrich Blumenbach nel suo Handbuch der Naturgeschichte (Manuale di storia naturale), pubblicato nel 1779. Il nome della sottospecie, verus, viene dal latino per "vero" ed è stato dato a questa sottospecie in 1934 da Ernst Schwarz, che originariamente la nominò Pan satyrus verus.[3]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Lo scimpanzé occidentale (P. t. verus) è una sottospecie dello scimpanzé comune (Pan troglodytes), insieme allo scimpanzé dell'Africa centrale (P. t. troglodytes), allo scimpanzé della Nigeria-Camerun (P. t. ellioti), e allo scimpanzé scimpanzé orientale (P. t. schweinfurthii).[4] Lo scimpanzé occidentale condivide il suo ultimo antenato comune con P. t. ellioti, separatosi in due sottospecie distinte tra i 0,4 e i 0,6 milioni di anni fa, e con P. t. troglodytes e P. t. schweinfurthii circa 0,38-0,55 milioni di anni fa.[5]

Gli scimpanzé occidentali sono la sottospecie geneticamente più differenziata e omozigote dello scimpanzé comune.[6]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La popolazione dello scimpanzé occidentale un tempo si estendeva dal sud del Senegal fino al fiume Niger.[2][7] Oggi, le popolazioni più numerose si trovano in Costa d'Avorio[7] e in Guinea.[2] Altre popolazioni sopravvivono in Liberia, Sierra Leone e Guinea-Bissau. Popolazioni relitte vivono in Ghana, Senegal e Mali.[7] La sottospecie è estinta allo stato selvatico in Gambia, e forse in Benin, Burkina Faso e Togo.[2][7]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Dieta[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene sia fondamentalmente onnivoro, cibandosi soprattutto di frutti, lo scimpanzé occidentale è una delle sottospecie più carnivore di scimpanzé. I maschi e le femmine differiscono molto nel tipo e modalità di predazione. In Fongoli e in Senegal, i galagoni del Senegal rappresentano il 75% della dieta delle femmine e il 47% dei maschi. Mentre i maschi predano maggiormente altre scimmie, come i cercopitechi gialloverdi (27%) e i babbuini della Guinea (18%), è stato osservato che solo i maschi cacciano gli eritrocebi, e solo le femmine cacciano le manguste striate. Entrambi cacciano occasionalmente i bushbucks, preferendo i cuccioli, quando ne hanno la possibilità. Le femmine adulte, adolescenti e giovani hanno una probabilità leggermente maggiore di cacciare con strumenti rispetto ai maschi della stessa fascia d'età.[8]

Comportamenti unici[modifica | modifica wikitesto]

Uno scimpanzé occidentale che usa una lancia di legno per stanare un galagone del Senegal all'interno del ramo, mentre viene osservato dal fratello più giovane e inesperto

Gli scimpanzé occidentali mostrano comportamenti unici mai osservati in nessuna delle altre sottospecie dello scimpanzé. In effetti, il loro comportamento è così diverso da quello delle loro altre sottospecie di scimpanzé che è stato proposto che gli scimpanzé dell'Africa occidentale possano essere una specie distinta a sé stante.[9]

Gli scimpanzé occidentali si impegnano in un insolito comportamento lanciando sassi o pietroni in ceppi d'albero cavi o semplicemente contro alberi, presumibilmente come una sorta di rituale primitivo o forse una prima forma di sport competitivo.[10] Sono in grado di creare lance di legno per cacciare altri primati, usano le caverne come case, condividono tra loro cibi vegetali e viaggiano e si nutrono durante la notte. Si immergono anche nell'acqua e ci giocano per stare al fresco durante il caldo opprimente.[11][12][13] Le femmine di scimpanzé dell'Africa occidentale sono piuttosto socievoli e spesso si sostengono a vicenda durante i conflitti con i maschi, risultando in una gerarchia più equilibrata tra i sessi rispetto a quella degli scimpanzé dell'Africa orientale rigidamente patriarcali. Le femmine di scimpanzé dell'Africa occidentale sono state osservate mentre cacciavano[14] e accompagnavano i maschi nelle pattuglie territoriali, giocando un ruolo più importante nelle dinamiche sociali rispetto ad altre sottospecie di scimpanzé.[15] Sebbene fosse tradizionalmente accettato che solo gli scimpanzé femmine migrassero e che i maschi rimanessero nella loro tribù natale per tutta la vita, gli scimpanzé occidentali sono gli unici a mostrare immigrazione femminile e maschile tra i gruppi, suggerendo che i maschi siano meno territoriali e più disposti ad accettare maschi non familiari.[16] I test di paternità indicano che i maschi si accoppiano e procreano frequentemente con femmine di diverse comunità. Ci sono persino casi di scimpanzé occidentali maschi solitari, mentre in qualsiasi altra popolazione uno scimpanzé non potrebbe sopravvivere da solo.[17] Gli scimpanzé maschi dell'Africa occidentale sono generalmente rispettosi delle femmine e non rubano loro il cibo,[18] comportamento che può derivare almeno in parte dal fatto che le femmine formano spesso alleanze.[19] Nella comunità della foresta Tai, i cuccioli sono spesso adottati da adulti non imparentati, che risultano di entrambi i sessi in egual misura.[20] Anche le femmine di scimpanzé occidentali possono respingere le avances indesiderate dei maschi e selezionare i maschi con cui riprodursi alle loro condizioni. Ciò è ulteriormente in linea con il ruolo attivo e forse co-dominante che le femmine di scimpanzé occidentali svolgono nelle loro comunità.[21]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

L'IUCN elenca lo scimpanzé occidentale come in pericolo critico di estinzione nella Lista rossa delle specie minacciate.[2] In natura rimangono circa 21.300 a 55.600 individui.[2] La principale minaccia per lo scimpanzé occidentale è la perdita dell'habitat[2], oltre alla caccia per la sua carne per il mercato della bushmeat.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Western chimpanzee, in Panda.org, World Wide Fund for Nature, 29 maggio 2007. URL consultato il 9 marzo 2009.
  2. ^ a b c d e f g h i Humle, T., Boesch, C., Campbell, G., Junker, J., Koops, K., Kuehl, H. & Sop, T., Pan troglodytes ssp. verus, su iucnredlist.org, vol. 2016, 15935/0. URL consultato il 27 settembre 2016.
  3. ^ Angela Meder, Men who named the African apes, in Gorilla Journal, n. 11, Germania, dicembre 1995. URL consultato il 9 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2008).
  4. ^ Hof, Jutta; Sommer, Volker: Apes Like Us: Portraits of a Kinship, Edition Panorama , Mannheim 2010, ISBN 978-3-89823-435-1, p. 114.
  5. ^ M. K. Gonder, S. Locatelli, L. Ghobrial, M. W. Mitchell, J. T. Kujawski, F. J. Lankester, C.-B. Stewart e S. A. Tishkoff, Evidence from Cameroon reveals differences in the genetic structure and histories of chimpanzee populations, in Proceedings of the National Academy of Sciences, vol. 108, n. 12, 2011, pp. 4766–4771, DOI:10.1073/pnas.1015422108, PMC 3064329, PMID 21368170.
  6. ^ Marc de Manuel, Martin Kuhlwilm e Peter Frandsen, Supplementary Materials for Chimpanzee genomic diversity reveals ancient admixture with bonobos (PDF), in Science, et al., vol. 354, 28 ottobre 2016, pp. 1–129. URL consultato il 18 luglio 2020. Ospitato su sciencemag.org.
  7. ^ a b c d Western chimpanzee - Population & Distribution, in Panda.org, World Wide Fund for Nature, 1º Giugno 2007. URL consultato il 9 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2009).
  8. ^ J. D. Pruetz, P. Bertolani, K. Boyer Ontl, S. Lindshield, M. Shelley e E. G. Wessling, New evidence on the tool-assisted hunting exhibited by chimpanzees (Pan troglodytes verus) in a savannah habitat at Fongoli, Sénégal, in Royal Society Open Science, vol. 2, n. 4, Royal Society Publishing, 15 aprile 2015, pp. 140507, Bibcode:2015RSOS....240507P, DOI:10.1098/rsos.140507, PMC 4448863, PMID 26064638.
  9. ^ (EN) Cadell Last, Are Western Chimpanzees a New Species of Pan?, su Scientific American Blog Network. URL consultato il 6 ottobre 2020.
  10. ^ (EN) Scientists may have found evidence that chimps believe in god, su The Independent, 4 marzo 2016. URL consultato l'8 febbraio 2021.
  11. ^ Cadell Last, Are Western Chimpanzees a New Species of Pan? | Guest Blog, Scientific American Blog Network, su blogs.scientificamerican.com, 19 giugno 1980. URL consultato il 13 dicembre 2012.
  12. ^ Almost Human - National Geographic Magazine, su ngm.nationalgeographic.com, 15 giugno 2012. URL consultato il 13 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2008).
  13. ^ National Geographic video footage of behavior
  14. ^ (EN) Female chimpanzees hunt with spears while lazy males wait to steal glory - sound familiar?, su International Business Times UK, 16 aprile 2015. URL consultato il 1º Settembre 2020.
  15. ^ Sylvain Lemoine, Christophe Boesch, Anna Preis, Liran Samuni, Catherine Crockford e Roman M. Wittig, Group dominance increases territory size and reduces neighbour pressure in wild chimpanzees, in Royal Society Open Science, vol. 7, n. 5, 2020, pp. 200577, Bibcode:2020RSOS....700577L, DOI:10.1098/rsos.200577, PMC 7277268, PMID 32537232.
  16. ^ Yukimaru Sugiyama e Jeremy Koman, Social structure and dynamics of wild chimpanzees at Bossou, Guinea, in Primates, vol. 20, n. 3, luglio 1979, pp. 323–339, DOI:10.1007/BF02373387.
  17. ^ Yukimaru Sugiyama, Socioecological factors of male chimpanzee migration at Bossou, Guinea, in Primates, vol. 40, n. 1, gennaio 1999, pp. 61–68, DOI:10.1007/BF02557702, PMID 23179532.
  18. ^ (EN) Samantha Larson, Female Chimps More Likely Than Males to Hunt With Tools, su Smithsonian Magazine. URL consultato il 5 novembre 2020.
  19. ^ K. L. van Leeuwen, Bisexual bonding in West African chimpanzees: Implications for the evolution of human sociality, 28 ottobre 2013.
  20. ^ (EN) Clara Moskowitz, Altruistic Chimpanzees Adopt Orphans, su livescience.com. URL consultato il 24 febbraio 2021.
  21. ^ R. M. Stumpf e C. Boesch, The efficacy of female choice in chimpanzees of the Taï Forest, Côte d'Ivoire, in Behavioral Ecology and Sociobiology, vol. 60, n. 6, ottobre 2006, pp. 749–765, DOI:10.1007/s00265-006-0219-8.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  1. World Wildlife Fund: Central chimpanzee. Retrieved 18 July 2008.
  2. WWF: Central chimpanzee – Population & Distribution. Retrieved 18 July 2008.
  3. WWF: Chimpanzee facts and issues. Retrieved 18 July 2008.
  4. Reeves JD, Doms RW (June 2002). "Human immunodeficiency virus type 2". J. Gen. Virol. 83 (Pt 6): 1253–65. PMID 12029140. https://archive.today/20121228095942/http://vir.sgmjournals.org/cgi/pmidlookup?view=long&pmid=12029140.
  5. Keele BF, Van Heuverswyn F, Li Y, et al. (July 2006). "Chimpanzee reservoirs of pandemic and nonpandemic HIV-1". Science (journal) 313 (5786): 523–6. doi:10.1126/science.1126531. PMID 16728595.
  6. Gao F, Bailes E, Robertson DL, et al. (February 1999). "Origin of HIV-1 in the chimpanzee Pan troglodytes troglodytes". Nature 397 (6718): 436–41. doi:10.1038/17130. PMID 9989410.

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