Oreste Mosca

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Oreste Mosca

Oreste Mosca (Napoli, 4 febbraio 1892Mercogliano, 31 ottobre 1975) è stato un giornalista e scrittore italiano; è considerato un pioniere del giornalismo economico italiano[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque in una famiglia di artigiani ceramisti trasformatisi in imprenditori. Esordì nel giornalismo nel 1908 a sedici anni pubblicando articoli su periodici locali come Il Piccolo, L'Ora e L'Epoca. In gioventù espresse posizioni vicine alle correnti rivoluzionarie e socialiste, infatti nel 1911 si schierò contro la guerra libica.

Laureato in giurisprudenza e in lettere, allo scoppio della prima guerra mondiale fu ufficiale di fanteria e, dopo essere stato gravemente ferito, accettò di essere imbarcato come regio commissario sulle navi della marina mercantile. Trascorse gli anni della guerra viaggiando per i mari di tutto il mondo, acquisendo una approfondita conoscenza di popoli e paesi.

Sin dal primo dopoguerra si qualificò con la sua particolare specializzazione, quella economico-finanziaria, che lo mise in contatto con molti degli esponenti di maggior rilievo del mondo finanziario italiano e non.

Dopo la guerra, Mosca venne assunto nel 1919 come redattore economico dal quotidiano Il Mezzogiorno di Napoli, dove creò, per la prima volta in un quotidiano italiano, la pagina di vita economica e finanziaria (per lo stesso quotidiano fu poi inviato speciale). Nella sua ultracinquantennale carriera Mosca è stato di volta in volta collaboratore, redattore, capo-redattore, vice-direttore o direttore di vari giornali e riviste tra cui: Il Popolo d'Italia, Mezzogiorno, Il Mattino (tra 1924 e 1925)[2], Il Popolo di Roma (dal 1926 al 1939), Costruire (collaboratore e poi direttore), Il Pungolo di Napoli, La Nazione e il Resto del Carlino[3].

Licenziato dal Popolo di Roma, dove aveva raggiunto la carica di redattore capo[4], nel 1940 trovò lavoro all'EIAR come redattore al giornale radio; nel 1942 passò alla Direzione generale della stampa, presso il Ministero della cultura popolare[5].

Nella Roma liberata dagli anglo-americani, fu tra i fondatori del nuovo quotidiano Il Tempo (giugno 1944). Rimase al giornale romano fino al 1948, raggiungendo la carica di vicedirettore[6], poi passò al quotidiano economico Il Globo (di cui fu direttore dal 1948 al 1951)[7]. Dopo essere tornato al Tempo (1951-1955), dal 1956 al 1959 fu direttore del Corriere Mercantile di Genova.

La sua biblioteca, provvista di oltre 15.000 volumi, è stata donata alla biblioteca comunale di Follonica[8].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Nessuno volle i miei dollari d'oro
  • Vita di Carlo Pisacane
  • Volpi di Misurata
  • Sul fiume delle amazzoni

Racconti[modifica | modifica wikitesto]

  • Il mio cuore in bacino
  • Una beffa al Signore

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carmela Bavota, Cultura, politica e società nel carteggio Mosca-Prezzolini in L'Irpinia, 14 marzo 2009, p. 6.
  2. ^ Dopo il delitto Matteotti (10 giugno 1924) Mosca partecipò, dalle pagine del Mattino, alla campagna di stampa detta "della Quartarella", dalla località campestre fuori Roma in cui venne ritrovato il corpo senza vita dell'onorevole.
  3. ^ Pierluigi Allotti, Giornalisti di regime. La stampa italiana tra fascismo e antifascismo (1922-1948), Roma, Carocci, 2012, p. 48-51.
  4. ^ Pierluigi Allotti, op. cit., p. 197.
  5. ^ Vincenzo Barra, Oreste Mosca e il giornalismo italiano del Novecento.
  6. ^ Oreste Mosca-Giuseppe Prezzolini, Carteggio 1915-1975, su storiaeletteratura.it. URL consultato il 16 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2016).
  7. ^ Ricordi come dialogo, su bpp.it. URL consultato il 16 aprile 2016.
  8. ^ Carmela Bavota, Oreste Mosca e il giornalismo italiano del Novecento in L'Irpinia, 14 giugno 2008, p. 5.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vincenzo Barra, Oreste Mosca e il giornalismo italiano del Novecento, Elio Sellino editore;
  • Vincenzo Barra, Oreste Mosca-Giuseppe Prezzolini. Carteggio 1915-1975, Edizioni di storia e letteratura.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Direttore de Il Globo Successore
Luigi Barzini junior dal 1948 al 1951 Italo Zingarelli
Predecessore Direttore del Corriere Mercantile Successore
V. Lucci dal 1956 al 1959 Angelo Magliano
Controllo di autoritàVIAF (EN86365892 · ISNI (EN0000 0000 6669 1853 · SBN RAVV063891 · LCCN (ENno2009058370 · WorldCat Identities (ENlccn-no2009058370