Merrill Lynch

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Bank of America Merrill Lynch
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StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Forma societariapublic company
Borse valori
Fondazione1914
Fondata daCharles Merrill
Sede principaleNew York
GruppoBank of America
Persone chiave
SettoreBancario
Prodotti
Fatturato$47,783 miliardi (2005)
Dipendenti50.600
Sito webwww.ml.com

Bank of America Merrill Lynch (già Merrill Lynch & Co., Inc.) è una banca d'investimento con sede a New York, fondata nel 1914 da Charles E. Merrill e Edmund C. Lynch.

Attraverso le sue sussidiarie e filiali, offre servizi nel mercato dei capitali, investimenti bancari, consulenze, gestioni di capitali, gestione di attivi, assicurazioni e servizi bancari. Opera in più di 40 Paesi nel mondo.

Nel settembre 2008, dopo che la società stessa aveva comunicato forti perdite sul mercato dei subprimes, Merrill Lynch è stata acquistata dalla Bank of America. Ogni azione Merrill Lynch è stata convertita in una quota pari a 0,85965 di un'azione di Bank of America.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Società fu fondata nel 1914 da Charles E. Merrill con sede al 7 di Wall Street a New York. Dopo pochi mesi entrò in società anche l'amico Edmund C. Lynch e nel 1915 la ragione sociale divenne Merrill, Lynch & Co..

Nei primi anni Merrill, Lynch & Co. infilò alcune operazioni fortunate: nel 1921 acquistò la Pathé Exchange, che poi divenne la RKO Pictures; nel 1926 fece l'investimento migliore comprando il pacchetto di controllo della Safeway e trasformando una piccola drogheria nella terza catena di drogherie degli Stati Uniti entro gli anni Trenta.

Il logo della E.A. Pierce

Nel 1930 Charles Merrill ristrutturò l'impresa, cedendo a E.A. Pierce il settore di intermediazione borsistica al dettaglio e si concentrò sull'attività di banca d'affari[1][2]. Durante gli anni Trenta E.A. Pierce rimase la più grossa ditta di intermediazione di borsa e introdusse nel settore le macchine meccanografiche IBM. Inoltre, E.A. Pierce aveva la più estesa rete telegrafica privata degli Stati Uniti con più di 23.000 miglia di cavi, usati per inviare gli ordini di borsa[3].

Nonostante la posizione dominante sul mercato, E.A. Pierce era finanziariamente in difficoltà ed era poco capitalizzata[4]. Dopo la morte di Edmund C. Lynch nel 1938, si arrivò, nel 1940 alla fusione fra la Merrill Lynch e la E.A. Pierce & Co. nonché la Cassatt & Co., un'altra ditta di intermediazione di borsa, con sede a Filadelfia[4] per formare la Merrill Lynch, E. A. Pierce, and Cassatt.

Nel 1941 la società fu la prima di Wall Street a pubblicare una relazione fiscale annuale.

Logo della Fenner & Beane

Nel 1941 la Merrill Lynch, E. A. Pierce and Cassatt si fuse con la Fenner & Beane, una società di investimenti e di commercio in materie prime di New Orleans. Durante gli anni Trenta la Fenner & Beane era sistematicamente la seconda più grande società di intermediazione in strumenti finanziari degli Stati Uniti. La nuova società, chiamata Merrill Lynch, Pierce, Fenner & Beane, divenne perciò la prima ditta di intermediazione in titoli degli Stati Uniti[5].

Nel 1952 fu costituita la Merrill Lynch & Co. come holding del gruppo, in forma di società di capitali. La fusione rese l'impresa la più grande ditta di intermediazione di borsa del mondo con uffici in 98 città e accreditamento in 28 borse. Nel 1958 il nome della società divenne Merrill Lynch, Pierce, Fenner & Smith e la ditta divenne membro del Big Board del New York Stock Exchange[6].

Nel 1964 Merrill Lynch acquisì anche la C. J. Devine & Co, principale collocatrice dei titoli stato americani. I soci della C. J. Devine & Co. crearono il settore titoli di stato della Merrill Lynch. L'operatività sui titoli di stato portò alla Merrill Lynch la liquidità per elaborare i prodotti e fondi monetari e obbligazionari alla base della crescita della ditta negli anni Settanta e Ottanta[7].

Fino agli anni Settanta Merryll Lynch era considerata la ditta "cattolica" di Wall Street[8].

La Merrill Lynch divenne importante soprattutto in virtù della sua rete di agenzie di borsa (15.000 nel 2006)[9]. Al contrario molte ditte affermate di Wall Street, come Morgan Stanley, si appoggiavano a gruppi di brokers indipendenti per il collocamento degli strumenti finanziari che sottoscrivevano[10].

La società fu quotata in borsa nel 1971 e divenne una multinazionale attiva in più di trenta nazioni del mondo.

Nel 2007 Merrill Lynch registrò perdite per quasi 52 miliardi di dollari in mortgage-backed securities in seguito alla crisi dei subprimes[11]. Perdite significative furono attribuite al crollo di valore del suo vasto portafoglio non coperto di crediti ipotecari sotto forma di collateralized debt obligations[12]

Il 14 settembre 2008 (il giorno prima che dichiarasse fallimento Lehman Brothers) la Bank of America annunciò di essere in trattative per rilevare Merrill Lynch[13], operazione che fu poi conclusa. Il direttore esecutivo della Bank of America Kenneth Lewis ha successivamente testimoniato davanti al Congresso, affermando che la Bank of America subì pressioni dai regolatori federali affinché acquisisse Merrill Lynch[14][15].

In Italia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo dati AIPB[16] in Italia Merril Lynch opera con un ufficio a Milano e, nel complesso, contando anche le attività non bancarie, con una novantina di dipendenti.

Particolarmente importante è l'attività nel settore dei crediti in sofferenza di origine bancaria. Merril Lynch, insieme a Fortress, si è resa acquirente dei crediti in sofferenza di Banca Intesa, tramite la società Il Castello. Secondo i dati di un'interrogazione parlamentare, il ramo di azienda era costituito da 600 dipendenti e i beni ceduti erano per un nominale di 9 miliardi di euro. L'operazione è poi confluita nel'Italfondiario[17].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Wire House, in Time, n. 1, 4 febbraio 1935. URL consultato il 20 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2013).
  2. ^ Bigger Biggest, in Time, 10 novembre 1930. URL consultato il 20 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2013).
  3. ^ Curious Services, collana Life, 27 giugno 1938.
  4. ^ a b David A. Heenan e Warren Bennis, Co-leaders: the power of great partnerships, John Wiley and Sons, 1999.
  5. ^ Barrie A. Wigmore, The crash and its aftermath: a history of securities markets in the United States, 1929–1933, Greenwood Publishing Group, 1985.
  6. ^ Revising a Sonorous Piece of Americana: Merrill Lynch, Pierce, Fenner and Smith su The New York Times, 31 dicembre 1957, p. 29
  7. ^ Wall Street: A Sweet Deal su Time, 22 maggio 1964
  8. ^ James B. Stewart, Den of Thieves, Touchstone Books, 1992: "Nel 1971 Wall Street era ancora divisa fra le ditte "ebraiche" e quelle "WASP". In un'epoca precedente, quando le aziende e le banche discrimanavano gli ebrei, Wall Street riconosceva il merito e lo spirito d'iniziativa. Ditte come Goldman Sachs, Lehman Brothers e Kuhn, Loeb & Co., storicamente fondate da ebrei di origine tedesca, avevano raggiunto il prestigio delle più autorevoli ditte WASP: Morgan Stanley- un ramo dell'impero finanziario di John Pierpont Morgan —, First Boston, Dillon Read e Brown Brothers Harriman. Il gigante Merrill Lynch Pierce Fenner & Smith, una sorta di anomalia, una volta era considerata una ditta "cattolica". Kidder, Peabody rimaneva saldamente nel campo WASP"
  9. ^ sito Askmerrill.ml.com consultato l'11 luglio 2011, su askmerrill.ml.com. URL consultato il 20 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2008).
  10. ^ Ron Chernow, The House of Morgan, Touchstone Books, 1990.
  11. ^ Brett Miller e Chua Kong Ho, Merrill Lynch Cut to 'Sell' at Goldman on Writedowns, Bloomberg, 5 settembre 2008. URL consultato il 14 settembre 2008.
  12. ^ Pierre Paulden, Merrill, Wachovia Hit With Record Refinancing Bill (Update1), Bloomberg News, 26 agosto 2008. URL consultato il 12 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2008).
    «In response to a slump in demand for their bonds, financial firms, which have incurred $504 billion of writedowns and credit losses since the start of 2007, are selling assets such as mortgage securities and collateralized debt obligations at fire-sale prices to pay down looming maturities»
  13. ^ Andrew Ross Sorkin, Bank of America in Talks to Buy Merrill Lynch, in The New York Times, 14 settembre 2008.
  14. ^ LOUISE STORY e JO BECKER, Bank Chief Tells of U.S. Pressure to Buy Merrill Lynch, in The New York Times, 11 giugno 2009. URL consultato il 13 giugno 2009.
  15. ^ Scott Lanman e Craig Torres, Republican Staff Says Fed Overstepped on Merrill Deal (Update1), Bloomberg, 10 giugno 2009. URL consultato il 13 giugno 2009.
  16. ^ AIPB[collegamento interrotto]
  17. ^ Interrogazione parlamentare, su camera.it.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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