Mauro Garofalo

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Mauro Garofalo (Roma, 19 settembre 1974) è uno scrittore e giornalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Roma, perde il padre a tre anni, trascorre la prima infanzia nelle campagne romane. Cresciuto in Maremma, si laurea in "Storia del pensiero economico" con uno degli allievi di Henri Lefebvre.

Inizia la carriera nel 2004 a L'Unità come giornalista di cronaca, sotto la direzione di Antonio Padellaro; contemporaneamente diventa autore del programma per ragazzi DN@ - Dimensione Nucleare Avanzata sulla piattaforma digitale Rai Futura, in onda fino al 2007. Nello stesso anno si trasferisce a Milano dove inizia la collaborazione con Nòva, inserto scientifico-tecnologico de Il Sole 24 Ore, per il quale ha realizzato reportage di viaggio su giovani, musica, culture underground e fumetti e con cui attualmente collabora, su temi ambientali, con il reportage Viaggio al centro dell'Antropocene. Negli anni a venire collabora con diversi settimanali e mensili tra i quali D - La Repubblica delle donne e Class Magazine.

È titolare dei corsi di Narrativa di genere e di Editing del romanzo alla Scuola Mohole di Milano, e co-titolare del corso di Romanzo (avanzato); insegna Strutture Narrative presso il Centro Sperimentale di Cinematografia - Sede Lombardia e il modulo Storytelling alla Civica Scuola di Cinema di Milano. Autore di libri-intervista e racconti, nel 2012, con il premio Urania Nicoletta Vallorani fonda il collettivo di scrittura Cailín Óg. Camminatore delle alte vie della montagna, è co-autore della guida Lonely Planet Milano e Lombardia pubblicata nel maggio 2015 in occasione dell'Esposizione Universale EXPO 2015 Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Da settembre 2017 collabora con LaStampa TuttoGreen, curatore dei Racconti dal Bosco e della serie sulle nuove narrazioni per uscire dall'Antropocene, Storie dagli altri mondi, dal 2020 collabora con La Stampa Tuttoscienze Huffington Post Terra scrivendo articoli di cultura e ambiente, e reportage per La Stampa Viaggi, sempre sui temi dell'ambiente collabora con Aboca Life Magazine.

Insieme a Gilles Clément ha firmato il testo Il mondo è una foresta per lo speciale "Fermata Terra" de Il Giornale dell'Arte all'interno del progetto espositivo del Padiglione Italia alla LIX Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, e curato il Catalogo della mostra cinematografica di Terna per il Festival Cinemambiente.

Il suo primo romanzo, Alla fine di ogni cosa (Frassinelli), racconta la storia del pugile sinti Johann Rukeli Trollmann ambientato nella Germania nazista è stato pubblicato nel 2016. Alla fine di ogni cosa ha ottenuto un significativo successo di critica[1] ricevendo una menzione al Premio Campiello. Finalista al Premio Giuseppe Berto, Alla fine di ogni cosa ha vinto il Premio della Critica e il Premio letterario Segafredo Zanetti Città di Asolo 2016 Un libro per il cinema, il Premio ALI-Librai ASCOM Memo Geremia e il Premio Internazionale Città di Como 2016. Nel 2017 Alla fine di ogni cosa è stato finalista al Premio Megamark e del Premio Città di Cuneo per il Primo romanzo. Il romanzo è stato selezionato per rappresentare l'Italia alla 15ª edizione del Debütroman in Kiel, 2017, Festival del romanzo d'esordio Archiviato il 10 novembre 2017 in Internet Archive..

A gennaio 2019 esce, sempre per i tipi di Frassinelli, il suo secondo romanzo Il fuoco e la polvere "Feuilleton western. Ambientato in un immaginario far west nella Maremma, a cavallo dell'Unità d'Italia, segue le suggestioni di Sergio Leone, l'idea della frontiera, del confine, la natura e la libertà[2]".

Nel 2020 pubblica con Mondadori Ballata per le nostre anime: "Una rapida pennellata dopo l'altra, un quadro dipinto da un divisionista. Frasi spezzate, voci, allusioni, sguardi, sogghigni, delazioni, spiate, sospiri, desideri inconfessati, rancori. Con parole scabre, di volta in volta ruvide, impastate di fango e pregiudizi (...) grazie all'uso sapiente di un indiretto libero che ricorda quello di Giovanni Verga nei Malavoglia (...) In questo romanzo «gli spiriti ci vivono accanto, i vivi e i morti nello stesso quadro». Mauro Garofalo dissemina lungo tutta la narrazione (...) sette elegie che danno profondo respiro a un romanzo destinato a durare nel tempo." [3]

Il suo quarto romanzo si intitola L'ultima foresta, uscito per le edizioni di Aboca all'interno della collana "Il Bosco degli scrittori", L'ultima foresta ha vinto il premio Demetra 2023 per la narrativa ambientale. In questo romanzo Garofalo scrive dei migranti climatici che si muovono lungo le frontiere del mondo, uomini e donne tentano di passare i confini, costretti ad abbandonare la propria terra a causa delle catastrofi ambientali. Un padre, una madre e i loro bambini attraversano i campi, sulla rotta balcanica, lungo l’antica foresta di Białowieža, per la Lettura del Corriere della Sera: «Il romanzo ha un passo volutamente evangelico: sono fitti i richiami alla Bibbia. Rievocare le Sacre Scritture serve, con tutta probabilità, a conferire all'azione uno sfondo che suona come disperazione e preghiera. In questo senso — e sembrano le pagine più efficaci da un punto di vista puramente stilistico — la descrizione della natura è una specie di canto, una sorta di invocazione che porta il lettore nella bellezza di un mondo che è primordiale».

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

Libri per ragazzi[modifica | modifica wikitesto]

Racconti[modifica | modifica wikitesto]

Altre pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Trollmann, lo zingaro che stendeva gli ariani, su la Repubblica, 22 gennaio 2016. URL consultato il 25 giugno 2020.
  2. ^ Il feuilleton western di Mauro Garofalo - Libri, su Agenzia ANSA, 16 gennaio 2019. URL consultato il 25 giugno 2020.
  3. ^ lastampa.it, https://www.lastampa.it/tuttolibri/recensioni/2020/07/11/news/il-giorno-d-ordinaria-follia-di-simone-pianetti-sette-morti-ammazzati-in-nome-della-sua-giustizia-1.39062772.
  4. ^ Vita vera di un creativo precario - Milano, su milano.corriere.it. URL consultato il 25 giugno 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN316644258 · ISNI (EN0000 0001 1072 2726 · SBN UBOV083486 · LCCN (ENno2009024878 · GND (DE137360401 · BNF (FRcb16259706j (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2009024878