Mauro Carbone

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Mauro Carbone (Mantova, 8 dicembre 1956) è un filosofo italiano.

Dal 2009 è professore ordinario di Filosofia presso la Facoltà di Filosofia dell'Università Jean Moulin Lyon 3 di Lione, dove insegna Estetica, Teoria delle immagini, Cultura visuale; dal 2012 al 2017 è stato membro senior dell'Institut Universitaire de France, di cui ora è membro onorario. Si occupa principalmente di questioni di estetica contemporanea. Collabora con l’inserto Nòva de Il Sole 24 ore.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Mauro Carbone si laurea nel 1980 in Storia della Filosofia Contemporanea presso l'Università degli Studi di Bologna con la tesi dal titolo "Il problema del soggetto nella storia: Merleau-Ponty e il marxismo". Nel 1985 consegue il Diploma di Perfezionamento in Metodologia della Ricerca filosofica e Filosofia delle scienze presso l'Università degli Studi di Padova. Nel 1990 ottiene il dottorato di ricerca presso l'Institut Supérieur de Philosophie dell'Université Catholique de Louvain, in Belgio, con la tesi dal titolo "À partir de Cézanne et de Proust. La philosophie de l'expression de Maurice Merleau-Ponty", premiata dall'Académie Royale de Belgique. Dal 1994 è stato ricercatore presso l'Università degli Studi di Milano, dove nel 2001 è diventato professore associato di Estetica, inaugurando tre anni più tardi la cattedra di Estetica Contemporanea, che ha tenuto sino al 2009. Carbone è l'ideatore della rivista "Chiasmi International. Pubblicazione trilingue intorno al pensiero di Merleau-Ponty"[1] di cui è condirettore sin dalla fondazione avvenuta nel 1999. È stato professore invitato in Francia, in Messico, alla New School for Social Research di New York (2007), all'Università Beida di Pechino (2009) e a quella cinese di Hong Kong (2010). Nella primavera del 2005 è stato fellow dell'Italian Academy for Advanced Studies presso la Columbia University di New York e nella primavera del 2011 Distinguished Visiting International Scholar presso l'Università del Rhode Island. Nel 2005 ha scritto, in collaborazione con Paolo Bignamini, Condannàti alla libertà, adattamento teatrale del romanzo di Sartre L'età della ragione, che è stato messo in scena in quello stesso anno. Tra il 2008 e il 2010 è stato tra i fondatori e direttori dell'European Network in Contemporary French Philosophy (ENCFP) insieme con Miguel de Beistegui, University of Warwick (UK), A. Davidson, Università degli Studi di Pisa (IT) e F. Worms, École Normale Supérieure (FR), il quale, con il sostegno del «Leverhulme Trust», ha organizzato un Programma internazionale di ricerca sulla filosofia del XX secolo in Francia concentrandolo su alcune delle sue figure più importanti e sulle parole-chiave «l'essere, la vita, il concetto». Dal 2002 dirige la collana filosofica italo-francese «L'occhio e lo spirito. Estetica, fenomenologia, testi plurilingui / L'œil et l'esprit. Esthétique, phénoménologie, textes plurilingues»[2] per Mimesis Edizioni.

Aree di Studio[modifica | modifica wikitesto]

Mauro Carbone ha inizialmente concentrato i suoi studi sulla fenomenologia di Maurice Merleau-Ponty, indagandone il duplice ma unitario significato estetico di riflessione filosofica sull'esperienza percettiva e sull'esperienza artistica attraverso l'esame del parallelo interesse manifestato da Merleau-Ponty per l'opera pittorica di Paul Cézanne e per quella letteraria di Marcel Proust. Tale indirizzo di studi si è allargato dapprima a una più vasta considerazione della fenomenologia e poi a quella del pensiero post-strutturalistico sviluppatosi in Francia, pur mantenendosi imperniato sul parallelo interesse per la riflessione filosofica sulla pittura e sulla letteratura moderne. Questo ampliamento ha inoltre condotto gli studi di Carbone ad affrontare tematiche di carattere gnoseologico e ontologico, spingendolo anche a problematizzare il tradizionale rapporto tra la filosofia e la "non filosofia". Più recentemente, tali orientamenti hanno trovato sbocco in una riflessione sul peculiare statuto delle immagini nella nostra epoca, sulle possibili implicazioni etico-politiche del rapporto con esse e sulla dimensione ontologica dell'"essere in comune" che in tali implicazioni troverebbe espressione. Mauro Carbone ha curato, tra l'altro, l'edizione italiana di quattro opere di Maurice Merleau-Ponty (Il visibile e l'invisibile; Linguaggio Storia Natura. Corsi al Collège de France, 1952-1961; La Natura. Lezioni al Collège de France, 1956-1960; È possibile oggi la filosofia? Lezioni al Collège de France 1958-1959 e 1960-1961), di una di Jan Patočka (Saggi eretici sulla filosofia della storia) e di una di Ernst Cassirer (Eidos ed eidolon. Il problema del bello e dell'arte nei dialoghi di Platone).

Pensiero[modifica | modifica wikitesto]

Il pensiero di Mauro Carbone è stato influenzato prevalentemente da quello di Maurice Merleau-Ponty, di cui ha sviluppato in maniera teoreticamente personale alcune nozioni che il filosofo francese aveva potuto soltanto abbozzare prima della sua morte improvvisa. Tra queste, spicca la nozione di "idea sensibile", intesa quale essenza che s'inaugura nel nostro incontro col sensibile e da questo rimane inseparabile, sedimentandosi in una peculiare temporalità retroflessa che Carbone chiama, con Merleau-Ponty, "tempo mitico". Alla prima di queste nozioni è dedicato il dittico composto dai volumi Ai confini dell'esprimibile. Merleau-Ponty a partire da Cézanne e da Proust (1990) e Una deformazione senza precedenti. Marcel Proust e le idee sensibili (2004). Nel secondo di questi volumi Carbone porta a sintesi le implicazioni filosofiche delle nozioni sopra citate nell'originale idea di "deformazione senza precedenti", con cui egli intende caratterizzare il peculiare statuto che a suo avviso la deformazione assume nell'arte del XX secolo al fine di staccarsi dal principio imitativo della rappresentazione e dunque dalla "concezione del modello inteso quale forma preliminarmente data".[3] Alle nozioni sopra menzionate si è andata successivamente collegando quella di "precessione reciproca" tra immaginario e reale che Carbone ha proposto, sviluppando una formulazione di Merleau-Ponty, al fine di dar conto del prodursi della peculiare temporalità retroflessa detta "tempo mitico". Carbone ha cercato inoltre di sviluppare le implicazioni etico-politiche della concezione della memoria legata all'idea di "deformazione senza precedenti" nella sua riflessione sull'evento dell'11 settembre 2001, di cui ha sottolineato l'irriducibile carattere visivo indagandolo pertanto mediante un approccio anzitutto estetico. Egli ha altresì cercato le radici ontologiche di tali implicazioni etico-politiche nel pensiero di Maurice Merleau-Ponty, Jan Patočka e Gilbert Simondon, proponendo le nozioni di "a-individuale" e di "dividuo" per sottolineare l'intrinseco carattere relazionale (e dunque il divenire e la divisibilità) di ogni identità.

Borse di Studio, Premi e riconoscimenti scientifici[modifica | modifica wikitesto]

  • 1985 - Borsa di studio della Communauté française de Belgique presso l'Institut Supérieur de Philosophie dell'Université Catholique de Louvain-la-Neuve (Belgio).
  • 1987 - Menzione speciale per la tesi di diploma di perfezionamento al concorso per il Premio del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali per le scienze filosofiche.
  • 1988 - Borsa di studio della Communauté française de Belgique presso l'Institut Supérieur de Philosophie dell'Université Catholique de Louvain-la-Neuve (Belgio).
  • 1993 - Premio per la tesi di dottorato, nella Categoria delle Lettere, al concorso annuale dell'Académie Royale des sciences, des lettres et des beaux-arts del Belgio.
  • 2005 - Fellowship all'Italian Academy for Advanced Studies in America, presso la Columbia University (New York).
  • 2005 - Premio "Viaggio a Siracusa" assegnato (ex aequo) al libro Una deformazione senza precedenti in quanto migliore saggio italiano di carattere filosofico pubblicato nel 2004.
  • 2009 - "Premio Internazionale Maurizio Grande", riservato a saggi d'argomento cinematografico, assegnato (ex aequo) al libro Sullo schermo dell'estetica. La pittura, il cinema e la filosofia da fare.
  • 2005/2011 - Associate Fellow presso il Dipartimento di Filosofia dell'Università di Warwick (UK).
  • 2011 - University of Rhode Island Distinguished Visiting International Scholar.
  • 2012/2017 - Membro senior dell'Institut Universitaire de France.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  1. Ai confini dell'esprimibile. Merleau-Ponty a partire da Cézanne e da Proust, Milano, Guerini e Associati, 1990, 1992, 1993.
  2. Il sensibile e l'eccedente. Mondo estetico, arte, pensiero, Milano, Guerini e Associati, 1996.
  3. Di alcuni motivi in Marcel Proust, Milano, Libreria Cortina, 1998.
  4. La visibilité de l'invisible. Merleau-Ponty entre Cézanne et Proust, Hildesheim, Georg Olms Verlag, 2001.
  5. La carne e la voce. In dialogo tra estetica ed etica, Milano, Mimesis, 2003 (con David Michael Levin).
  6. The Thinking of the Sensible. Merleau-Ponty's A-Philosophy, Evanston (IL), Northwestern University Press, 2004.
  7. Una deformazione senza precedenti. Marcel Proust e le idee sensibili, Macerata, Quodlibet, 2004; ed. ampliata "Proust et les idées sensibles", tr. fr. di S. Kristensen rivista da P. Rodrigo e dall'autore, Paris, Vrin, 2008; tr. ingl. di N. Keane, An unprecedented Deformation: Marcel Proust and the Sensible Ideas, Albany (NY), SUNY Press, 2010.
  8. Essere morti insieme. L'evento dell'11 settembre 2001, Torino, Bollati Boringhieri, 2007.
  9. Sullo schermo dell'estetica. La pittura, il cinema e la filosofia da fare, Milano, Mimesis Edizioni, 2008.
  10. Merleau-Ponty, la chair des images: entre peinture et cinéma, Paris, Vrin, 2011.
  11. Pensare (con) Patočka oggi, a cura di Mauro Carbone e Caterina Croce, Napoli, Orthotes Editrice, 2012.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chiasmi Archiviato il 20 marzo 2012 in Internet Archive., sito ufficiale
  2. ^ «L'occhio e lo spirito» Archiviato il 29 novembre 2011 in Internet Archive., sito della collana.
  3. ^ M. Carbone, Una deformazione senza precedenti. Marcel Proust e le idee sensibili, Macerata, Quodlibet, 2004, p. 94.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN76367955 · ISNI (EN0000 0001 2282 0462 · SBN CFIV102859 · Europeana agent/base/146640 · ORCID (EN0000-0002-4561-9232 · LCCN (ENnr94036545 · GND (DE12288860X · BNF (FRcb12222436s (data) · J9U (ENHE987007453723205171 · CONOR.SI (SL209188707 · WorldCat Identities (ENlccn-nr94036545