Mario Camilloni

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Mario Camilloni
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex portiere)
Termine carriera 1966 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
1951-1952Bandiera non conosciuta Tettora? (-?)
1952-1953Reggiana8 (-5)
1953-1954SPAL9 (-14)
1954-1955Fanfulla34 (-34)[1]
1955-1956Inter0 (0)
1956-1957Catania2 (-4)
1957-1958Fanfulla7 (-?)
1959-1960Crema34 (-?)
1960-1966Sondrio146 (-35+)
Carriera da allenatore
19??Bandiera non conosciuta Loano
19??Bandiera non conosciuta Ceriale
1973-1974Bandiera non conosciuta Pietra Ligure
1974-1976Bandiera non conosciuta Borghetto
1982-1983Bandiera non conosciuta Pietrasport
1984-1985Bandiera non conosciuta Borghetto
1986-1987Bandiera non conosciuta Borghetto
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Mario Camilloni (Roma, 7 giugno 1929Albenga, 8 marzo 2018[2]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo portiere.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Dopo gli esordi tra i dilettanti, nel 1952 viene prelevato dalla Reggiana con cui disputa da riserva il campionato di Serie C 1952-1953 alle spalle di Corrado Danti. L'anno successivo viene acquistato dalla SPAL, in Serie A, come riserva di Renato Bertocchi. Il suo esordio nella massima serie avviene l'8 novembre 1953 a Torino, nella gara persa dai biancoazzurri per 1-0 contro i granata[3]. Disputa 9 partite nella massima serie, e a fine stagione viene ceduto al Fanfulla, in Serie C[4]. Con la formazione lodigiana retrocede in IV Serie, dopo lo spareggio perso contro il Prato, giocando da titolare l'intero campionato, il che gli vale il ritorno in Serie A con la maglia dell'Inter.

La stagione nerazzurra lo vede impiegato quasi esclusivamente nella squadra riserve[5]. Gioca in prima squadra in un'unica occasione, il 16 maggio 1956, quando nella partita Inter-Birmingham City (0-0) di Coppa delle Fiere subentra all'infortunato Giorgio Ghezzi a 12 minuti dal termine[6]. Nelle stagioni successive scende nelle serie inferiori, continuando a essere scarsamente impiegato, con Catania (Serie B) e di nuovo Fanfulla, nel frattempo sceso nel Campionato Interregionale 1957-1958. Ritrova un posto da titolare nel 1959, in Serie D con il Crema[7], e quindi con il Sondrio[8][9] dove resta per sei stagioni consecutive sempre in Serie D.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Terminata la carriera agonistica, allena diverse squadre dilettantistiche liguri: Loano, Ceriale, Pietra Ligure[10], Borghetto[11], Pietrasport[12] e di nuovo Borghetto[13][14].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 35 (-36) se si comprende lo spareggio contro il Prato.
  2. ^ Lutto per la scomparsa di Mario Camilloni ex giocatore dell’Inter Savonanews.it
  3. ^ Fontanelli, Negri, p. 152.
  4. ^ Le liste di trasferimento 1954-55, Il Corriere dello Sport, 2 settembre 1954, pag.3
  5. ^ I cadetti della Juventus pareggiano con l'Inter: 1-1, La Nuova Stampa, 12 aprile 1956, pag.4
  6. ^ Inter-Birmingham 0-0, Il Corriere dello Sport, 17 maggio 1956, pag.5
  7. ^ Il Crema ospita il Falck Archiviato l'11 febbraio 2017 in Internet Archive., La Provincia, 27 settembre 1959, pag.7
  8. ^ Massimo D’Agostino e Alexandru Palosanu, Almanacco storico della Serie D – Stagione 1961/62, 2013, p. 250.
  9. ^ L'Asti si impone al Sondrio per 2-0 ed è secondo nella classifica della D, La Stampa, 14 novembre 1963, pag.9
  10. ^ Camilloni (ex interista) allenatore del Pietra, La Stampa, 17 agosto 1973
  11. ^ Borghetto, arbitro azzoppato, La Stampa, 23 dicembre 1975
  12. ^ Piovono gol e il Bordighera sorpassa Anche il Celle tra i "grandi" del B, La Stampa, 1º dicembre 1982
  13. ^ Allenatori, il vostro pagellone!, La Stampa, 3 ottobre 1984
  14. ^ C'è il valzer delle panchine, La Stampa, 12 agosto 1986

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]