Maria di Borbone-Vendôme

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Disegno di Jean Clouet, 1545

Maria di Borbone-Vendôme (29 ottobre 151528 settembre 1538) è stata una principessa francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era la figlia di Carlo IV, duca di Vendôme, e di sua moglie, Francesca d'Alençon, figlia di Renato, duca di Alençon.

Trattative Matrimoniali[modifica | modifica wikitesto]

Prima trattativa[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1517 venne firmato il trattato di Rouen, che mirava a sostenere la vecchia alleanza dopo la sconfitta degli Scozzesi nella Battaglia di Flodden. Una delle disposizioni del trattato era il matrimonio del re scozzese con una principessa francese. Nell'aprile del 1530 John Stewart, duca di Albany era stato autorizzato a concludere i negoziati sullo status di Giacomo V di Scozia e Maddalena di Valois.

Tuttavia, poiché Maddalena non aveva una salute eccellente, fu proposta un'altra sposa francese - Maria di Borbone-Vendôme - e una dote pari a quella della figlia del re francese. Entro la fine del 1534 il suo segretario Nicolas Canivet e il segretario di Giacomo V, Thomas Erskine portarono a Giacomo V ritratto di Maria[1]. Nel 1533, Margherita di Navarra aveva discusso di questo piano matrimoniale con il diplomatico di Enrico VIII di Inghilterra, il duca di Norfolk: notò che il Duca di Vendôme era alleato dell'imperatore e affermò che Maria e le sue sorelle erano "malate e storte"; Margherita anche espresso la possibilità di un matrimonio tra Giacomo V e Cristina di Danimarca, più adatta di sua cognata, Isabella d'Albret[2].

Nel gennaio del 1535, Giacomo V scrisse a Francesco I spiegando che si sentiva travisato in questa trattativa e mandò il suo araldo, James Aikenhead in Francia. Aikenhead fu incaricato di spiegare che Giacomo V non poteva ritirarsi dal trattato del 1517 sposando una principessa senza il consenso del Parlamento scozzese[3].

Seconda trattativa[modifica | modifica wikitesto]

In risposta alle spiegazioni di Aikenhead, Francesco I ha nuovamente sottolineato che un matrimonio con Maddalena non era possibile, a causa della sua cattiva salute. Francesco ha nuovamente proposto un matrimonio alternativo con Maria[4].

Il 3 giugno 1535, Giacomo V scrisse da Stirling Castle a Francesco I in merito al suo possibile matrimonio con Maddalena, del trattato e del fidanzamento alternativo con Maria di Borbone. Lo stesso giorno, Giacomo V ha inviato lettere con contenuti simili a Philippe Chabot e Anne de Montmorency.

Durante questo periodo, il duca di Albany pensò seriamente alla possibilità del matrimonio di Giacobbe V con Cristina di Danimarca, ora duchessa vedova di Milano e iniziò a rallentare i negoziati sul matrimonio con Maria. Ci furono voci su un possibile matrimonio con la sua ex amante, Margaret Erskine. Tuttavia, il 28 dicembre 1535, Aikenhead andò in Francia per riprendere i negoziati su un'alleanza con la casa di Vendôme e fu in grado di concludere un accordo più vantaggioso per il re. Giacomo V nominò i suoi "procuratori", i suoi rappresentanti legali per finalizzare la trattativa[5].

Il 29 marzo 1536 fu concluso il contratto di matrimonio definitivo tra Giacomo V e Maria Borbone a Cremieux, vicino a Lione, e sigillato con il sigillo reale di Francesco I. Il contratto fu firmato dal cardinale Tournon, dal cancelliere Antoine de Bourg, da Anne de Montmorency, maresciallo di Francia, e dall'ammiraglio Philippe de Chabot, conte di Busançois[6]. Secondo l'accordo, tra l'altro, in caso di morte prematura di Giacomo V, Maria avrebbe ereditato il Falkland Palace[7]. Il duca di Albany, che aveva promosso questo piano matrimoniale, morì nel luglio del 1536.

Il re scozzese visitò Maria di Borbone a Saint-Quentin, in Piccardia nel settembre del 1536, ma poi andò a sud per incontrare Francesco I[8]. Alla corte francese, Giacomo V incontrò la figlia di Francesco I, Maddalena, di cui si innamorò a prima vista. Nonostante l'accordo già concluso, il re scozzese chiese la mano di Maddalena. Riferendosi alla malattia della principessa e al clima rigido della Scozia, che poteva essere fatale per la salute già scossa di sua figlia, Francesco I non acconsentì al matrimonio. Giacomo V insistette e, alla fine, Francesco I cedette: il contratto con Maria di Borbone è stato annullato e il 1 gennaio 1537 a Notre-Dame a Parigi, Giacomo V e Maddalena si sposarono[9].

Il 14 ottobre 1536, Rodolfo Pio da Carpi, vescovo di Faenza, scrisse che Francesco I offrì la mano di Maria a Francesco, marchese di Lorena[10]. Maddalena morì pochi mesi dopo il matrimonio; Maria morì un anno e mezzo dopo. Secondo il cronista scozzese Robert Lindsey, Maria era così sconvolta dal rifiuto di Giacomo V di sposarla, che ben presto si ammalò gravemente e morì.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giovanni VIII di Borbone-Vendôme Luigi I di Borbone-Vendôme  
 
Giovanna di Montfort  
Francesco di Borbone-Vendôme  
Isabelle de Beauvau Luigi di Beauvau  
 
Margherita di Chambley  
Carlo IV di Borbone-Vendôme  
Pietro II di Lussemburgo-Saint-Pol Luigi di Lussemburgo-Saint-Pol  
 
Giovanna di Marle  
Maria di Lussemburgo-Saint-Pol  
Margherita di Savoia Ludovico di Savoia  
 
Anna di Lusignano  
Maria di Borbone-Vendôme  
Giovanni II d'Alençon Giovanni I d'Alençon  
 
Maria di Bretagna  
Renato d'Alençon  
Maria d'Armagnac Giovanni IV d'Armagnac  
 
Isabella di Navarra  
Francesca d'Alençon  
Federico II di Vaudémont Antonio di Vaudémont  
 
Maria d'Harcourt  
Margherita di Lorena  
Iolanda d'Angiò Renato d'Angiò  
 
Isabella di Lorena  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hay, Denys, ed., Letters of James V, HMSO (1954), 280-281: Bapst, E., Les Mariages de Jacques V, 232.
  2. ^ Letters and Papers Henry VIII, vol. 6 (1882), no. 692
  3. ^ Hay, Denys, Letters of James V, HMSO (1954), 282-283.
  4. ^ Hay, Denys, Letters of James V, HMSO (1954), 51-52, 283.
  5. ^ Hay, Denys, ed., The Letters of James V, HMSO (1954), 283, 289-290, 302-5.
  6. ^ Decagny, Paul, Notice historique sur le château de Suzanne en Santerre (Somme) et sur la maison d'Estourmel, (1857), 37.
  7. ^ Hay, Denys, ed., Letters of James V, HMSO (1954), 314-215.
  8. ^ Cameron, Jamie, James V, the personal rule, 1528-1542, Tuckwell, (1998), 131.
  9. ^ (EN) Lindsay Webster, Why did the «Rough Wooing» Fail to break the Auld Alliance?, in Rough Wooing, gaddgedlar.com. URL consultato il 6 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2004).
  10. ^ Letters & Papers Henry VIII, vol. 11, (1888), no. 711, cited Cameron, Jamie, James V, Tuckwell (1998), 131.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]