Lone Wolf and Cub

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Lone Wolf and Cub
子連れ狼
(Kozure ōkami)
Copertina del primo volume dell'edizione italiana
Generestorico
Manga
TestiKazuo Koike
DisegniGōseki Kojima
EditoreFutabasha
RivistaWeekly Manga Action
Targetseinen
1ª edizionesettembre 1970 – aprile 1976
Tankōbon28 (completa)
Editore it.Panini Comics - Planet Manga
1ª edizione it.3 luglio 2003 – 22 maggio 2008
Volumi it.28 (completa)

Lone Wolf and Cub (子連れ狼?, Kozure ōkami) è un manga di tipo gekiga[1][2] creato dallo scrittore Kazuo Koike e dal disegnatore Gōseki Kojima. L'opera è stata pubblicata a puntate sulla rivista giapponese Weekly Manga Action della casa editrice Futabasha da settembre 1970 ad aprile 1976, ed è stata in seguito raccolta in 28 volumi tankōbon.

Ambientato nel Giappone del periodo Edo, ricreato con cura, dettaglio e realismo nella sua violenza e tragicità, il fumetto narra la storia di Ogami Itto, un samurai decaduto in cerca di vendetta che si muove su campi di battaglia e tra incarichi di assassino sempre accompagnato dal suo figlio infante Daigoro[2][3].

L'opera ha generato svariati adattamenti: una serie di sei film interpretati da Tomisaburō Wakayama, quattro opere teatrali, due serie televisive, oltre che di un videogioco. È inoltre considerato uno dei manga più influenti della storia e ha ispirato numerosi artisti e opere in patria e in Occidente[4][2][3].

Lone Wolf and Cub racconta le gesta di Ogami Itto, ex kogi kaishakunin (l'assistente al seppuku per i condannati dallo shōgun) che utilizza una spada dōtanuki. A causa di una falsa accusa, perde l'onore e la sua famiglia viene assassinata dal clan Yagyū. Da allora vagherà in cerca di vendetta prendendo la via dell'assassinio, diventando un sicario a pagamento. In tutte le sue battaglie si porta dietro il figlio Daigoro, ancora di pochi anni.

Pubblicazione

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Il manga di Lone Wolf and Cub è stato scritto da Kazuo Koike e disegnato da Gōseki Kojima. L'opera si inserisce nel filone gekiga[1][2] ed è stata serializzata sulla rivista di seinen manga Weekly Manga Action della casa editrice Futabasha da settembre 1970 ad aprile 1976, per un totale di circa 8400 tavole[3]. In seguito i capitoli sono stati ristampati anche in albi monografici, a partire dall'edizione tankōbon in 28 volumi di 300 pagine ciascuno, edita da maggio 1972 a maggio 1976.

Kazuo Koike ha dato seguito alla storia con Shin kozure ōkami (新・子連れ狼?), un manga sequel di Lone Wolf and Cub disegnato da Hideki Mori, nel quale il protagonista è Daigoro. L'opera è stata serializzata tra il 2003 e il 2006 sulla rivista Weekly Post di Shōgakukan e raccolta in 11 volumi tankōbon[5][6]. Un ulteriore sequel, Soshite kozure ōkami: shikaku no ko (そして――子連れ狼 刺客の子?), realizzato sempre da Koike e Mori, è stato pubblicato da Koike Shoin, la casa editrice dell'autore, dal 2007 al 2010 per un totale di cinque albi[7].

Edizioni estere

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Un'edizione italiana di Lone Wolf and Cub è stata pubblicata da Panini Comics sotto l'etichetta Panet Manga da luglio 2003 a maggio 2008 nella collana Manga Sun[1]. A questa ha fatto seguito una riedizione deluxe in 12 volumi dal formato maggiorato di 18,5x25 cm e con una impaginazione di circa 700 pagine cadauno, pubblicata sempre da Panini Comics dal 24 dicembre 2020 al 20 gennaio 2022[8][9].

Il manga è stato uno dei primi a essere importato per il mercato nordamericano, grazie all'impatto del film da esso tratto Shogun il giustiziere (1980) e del sostegno del fumettista Frank Miller. La casa editrice First Comics ne iniziò la pubblicazione nel 1987 come una serie mensile di 64-128 pagine, con copertine firmate da Miller. Sebbene le vendite fossero molto positive, la First Comics incontrò difficoltà finanziarie e chiuse i battenti nel 1991, lasciando la serie incompiuta. Dark Horse Comics ha in seguito pubblicato l'intero manga in inglese tra il 2000 e il 2002[3].

Nel 2002 una versione reimmaginata della saga, Lone Wolf 2100, è stata creata dallo scrittore Mike Kennedy e dal disegnatore Francisco Ruiz Velasco, con la partecipazione indiretta di Kazuo Koike. Si tratta di una revisione post-apocalittica, con marcate differenze rispetto all'originale: in essa Daisy Ogami, una bambina che rappresenta l'ultima speranza per la specie umana, e Itto, la sua guardia del corpo androide, cercano di fuggire dai loschi piani della corporazione Cygnat Owari[10][11].

GiapponeseKanji」 - RōmajiData di prima pubblicazione
GiapponeseItaliano
1「鏤骨之章」 - Rukotsu no shōmaggio 1972[12]
3 luglio 2003[13]
2「鬼哭之章」 - Kikoku no shōmaggio 1972[14]
4 settembre 2003[15]
3「怨流之章」 - Onryū no shōgiugno 1972[16]
6 novembre 2003[17]
4「鏖殺之章」 - Ōsatsu no shōluglio 1972[18]
8 gennaio 2004[19]
5「斬奸之章」 - Sankan no shōagosto 1972[20]
4 marzo 2004[21]
6「涙断之章」 - Ruidan no shōottobre 1972[22]
6 maggio 2004[23]
7「僵屍之章」 - Kyōshi no shōnovembre 1972[24]
1º luglio 2004[25]
8「愁刃之章」 - Shūjin no shōgennaio 1973[26]
2 settembre 2004[27]
9「怒髪之章」 - Dohatsu no shōfebbraio 1973[28]
4 novembre 2004[29]
10「別離之章」 - Betsuri no shōaprile 1973[30]
8 gennaio 2005[31]
11「腥血之章」 - Seiketsu no shōgiugno 1973[32]
10 marzo 2005[33]
12「逝水之章」 - Seisui no shōagosto 1973[34]
5 maggio 2005[35]
13「肺腑之章」 - Haifu no shōottobre 1973[36]
7 luglio 2005[37]
14「光芒之章」 - Kōbō no shōottobre 1973[38]
8 settembre 2005[39]
15「背水之章」 - Haisui no shōdicembre 1973[40]
10 novembre 2005[41]
16「霜刃之章」 - Shūjin no shōgennaio 1974[42]
12 gennaio 2006[43]
17「凛冽之章」 - Rinretsu no shōgiugno 1974[44]
16 marzo 2006[45]
18「震慄之章」 - Shinritsu no shōnovembre 1974[46]
11 maggio 2006[47]
19「虚空之章」 - Kokū no shōdicembre 1974[48]
13 luglio 2006[49]
20「星辰之章」 - Seishin no shōgennaio 1975[50]
12 ottobre 2006[51]
21「輪廻之章」 - Rinne no shōaprile 1975[52]
14 dicembre 2006[53]
22「蒼茫之章」 - Sōbō no shōgiugno 1975[54]
15 febbraio 2007[55]
23「死活之章」 - Shikatsu no shōagosto 1975[56]
14 aprile 2007[57]
24「荊棘之章」 - Keikyoku no shōottobre 1975[58]
14 giugno 2007[59]
25「流涕之章[60] - Ryūtei no shōgennaio 1976[61]
9 agosto 2007[62]
26「白眉之章」 - Hakubi no shōfebbraio 1976[63]
22 novembre 2007[64]
27「乾坤之章」 - Kenkon no shōmarzo 1976[65]
21 febbraio 2008[66]
28「余光之章」 - Yokō no shōmaggio 1976[67]
22 maggio 2008[68]

Lone Wolf and Cub ha ispirato una serie di sei film, interpretati da Tomisaburō Wakayama nel ruolo di Ogami Itto e Tomikawa Akihiro come Daigoro. I primi tre film, della regia di Kenji Misumi, sono stati pubblicati nel 1972 e prodotti da Shintarō Katsu, il fratello di Wakayama. I successivi tre, invece, furono prodotti dallo stesso Wakayama, diretti da Buichi Saito, Kenji Misumi e Yoshiyuki Kuroda, e distribuiti rispettivamente nel 1972, 1973 e 1974. Come il manga da cui sono tratti, i lungometraggi sono noti per l'elevata dose di violenza. In italiano è stato distribuito solo il secondo capitolo. Una versione per il mercato statunitense fu girata nel 1980 con il nome di Shogun il giustiziere, prendendo scene e dialoghi da due film della serie giapponese.

Nel 1993 la storia è stata ancora una volta ripresa in un film, Kozure ōkami: sono chīsaki te ni, per la regia di Akira Inoue e interpretato da Masakazu Tamura.

Lista degli adattamenti cinematografici

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  1. Kozure ōkami: kowokashi udekashi tsukamatsuru (子連れ狼 子を貸し腕貸しつかまつる?), 1972
  2. Ogami il pericolo giallo (子連れ狼 三途の川の乳母車?, Kozure ōkami: sanzu no kawa no ubaguruma), 1972
  3. Kozure ōkami: shinikazeni mukau ubaguruma (子連れ狼 死に風に向う乳母車?), 1972
  4. Kozure ōkami: oya no kokoro ko no kokoro (子連れ狼 親の心子の心?), 1972
  5. Kozure ōkami: meifumado (子連れ狼 冥府魔道?), 1973
  6. Kozure ōkami: jigoku e ikuzo! Daigoro (子連れ狼 地獄へ行くぞ!大五郎?), 1974
  7. Shogun il giustiziere (Shogun Assassin), 1980
  8. Kozure ōkami: sono chīsaki te ni (子連れ狼 その小さき手に?), 1993

Il manga è stato adattato in due serie televisive live action. La prima, intitolata Samurai (子連れ狼?, Kozure ōkami), è stata prodotta da Union Motion Picture e Studio Ship e trasmessa in Giappone nel corso di tre stagioni dal 1973 al 1976 su Nippon Television. L'attore scelto per interpretare la parte di Ogami Itto è Kinnosuke Yorozuya.

Una seconda serie televisiva, intitolata sempre Kozure ōkami, è andata in onda dal 2002 al 2004 in Giappone su TV Asahi, con Kinya Kitaoji nel ruolo di Ogami Itto.

Nel 1987 è uscito un videogioco arcade del genere picchiaduro a scorrimento intitolato Kozure ōkami e prodotto da Nichibutsu[69]. Il giocatore controlla Ogami Itto attraverso un esercito di assassini, mentre tiene Daigoro sulla schiena. Un potenziamento in forma di carrozzina gli permette di sconfiggere i suoi nemici con sfere di fuoco.

Lone Wolf and Cub ha contribuito a popolarizzare in Occidente l'immagine dei manga e delle storie epiche di samurai ambientate al tempo dello shogunato Tokugawa[2][3].

È considerato uno dei manga più influenti della storia[4] e ha ispirato numerosi artisti e opere in patria e in Occidente, tra cui Frank Miller nei fumetti Daredevil e Ronin, Quentin Tarantino[3][8], il fumetto di Roberto Recchioni e Andrea Accardi Chanbara e la serie televisiva The Mandalorian[2][1].

  1. ^ a b c d Lone Wolf & Cub: nuova edizione in arrivo per Panini Comics?, su AnimeClick.it, 28 maggio 2020. URL consultato il 5 maggio 2024.
  2. ^ a b c d e f Davide Mirabello, Lone Wolf & Cub Omnibus Vol. 1, su mangaforever.net, 4 febbraio 2021. URL consultato il 5 maggio 2024.
  3. ^ a b c d e f (EN) Jason Thompson, Jason Thompson's House of 1000 Manga - Lone Wolf and Cub, su Anime News Network, 14 luglio 2011. URL consultato il 5 maggio 2024.
  4. ^ a b (EN) Marc Bernardin, Father Knows Best, su ew.com, Entertainment Weekly, 19 luglio 2002. URL consultato il 10 aprile 2020.
  5. ^ (JA) 新・子連れ狼-LONE WOLF- / 1, su s-book.com. URL consultato il 5 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2005).
  6. ^ (JA) 2007年06月29日のアーカイブ, su manganohi.jp. URL consultato il 5 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2007).
  7. ^ (EN) Egan Loo, Lone Wolf and Cub Manga Resumes in Katana Web Mag, su animenewsnetwork.com, 14 aprile 2009. URL consultato il 5 maggio 2024.
  8. ^ a b Lone Wolf & Cub Omnibus 1, su panini.it. URL consultato il 5 maggio 2024.
  9. ^ Lone Wolf & Cub Omnibus 12, su panini.it. URL consultato il 5 maggio 2024.
  10. ^ (EN) Lone Wolf 2100 Omnibus TPB, su darkhorse.com. URL consultato il 5 maggio 2024.
  11. ^ (EN) Christopher Macdonald, Lone Wolf and Cub 2100, su animenewsnetwork.com, 30 dicembre 2001. URL consultato il 5 maggio 2024.
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  66. ^ Lone Wolf & Cub 27, su animeclick.it. URL consultato il 9 aprile 2020.
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  68. ^ Lone Wolf & Cub 28, su animeclick.it. URL consultato il 9 aprile 2020.
  69. ^ Kodure Ookami - Videogame by Nichibutsu

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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