Lettere a Milena

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Lettere a Milena
Titolo originaleBriefe an Milena
AutoreFranz Kafka
1ª ed. originale1952
1ª ed. italiana1954
Genereepistolario
Lingua originaletedesco

Lettere a Milena (Briefe an Milena in tedesco) è una raccolta di lettere dal 1920 al 1923, scritte da Franz Kafka a Milena Jesenská. Invece, la corrispondenza di Milena a Kafka non fu conservata.

Vicenda editoriale[modifica | modifica wikitesto]

Le lettere, redatte per la maggior parte a Merano nella primavera-estate del 1920, furono pubblicate solo parzialmente nel 1952 in tedesco, a cura di Willy Haas, quindi in nuova edizione nel 1983 senza i tagli che il curatore decise di fare per non ferire la sensibilità di persone allora ancora viventi, a cura di Jürgen Born e Michael Müller.

In Italia l'epistolario fu tradotto nel 1954 da Ervino Pocar; la prima versione integrale, che restaurò i passi e le lettere soppresse - tradotti da Enrico Ganni - apparve con la curatela di Ferruccio Masini[1] nel 1988 per Mondadori. La raccolta contiene anche alcune lettere della destinataria a Max Brod e il necrologio scritto in occasione della morte di Franz Kafka.[2]

In francese, il libro fu tradotto da Alexandre Vialatte nel 1956 e, con le traduzioni aggiunte di Claude David, nel 1983; in inglese, nel 1953 tradotte da Tania e James Stern, quindi, nel 1990, da Philip Boehm.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Franz Kafka, Briefe an Milena, a cura di Willy Haas, Frankfurt a. M., S. Fischer, 1952.
  • Franz Kafka, Lettere a Milena, trad. Ervino Pocar, Prefazione di Remo Cantoni, Collana Biblioteca Contemporanea n. 10, Milano: Mondadori, 1954; Collana Biblioteca moderna n. 633-34, 1958; Introduzione di Cinzia Calcagnile, Collana Oscar n. 1033, Mondadori, 1979. [edizione censurata]
  • Franz Kafka, Lettere a Milena, trad. Ervino Pocar ed Enrico Ganni, Introduzione e cura di Ferruccio Masini, Collana Oscar saggi n.136, Mondadori, 1988; in Lettere, Collezione I Meridiani, Mondadori, 1988, pp. 625-897; Collana Oscar narrativa n. 1383, Mondadori, 1994; Collana Oscar Scrittori del Novecento, 1999; Collana Oscar moderni, Mondadori, 2017. [edizione integrale]
  • Franz Kafka, Lettere a Milena, traduzione di Isabella Bellingacci, a cura di Guido Massino e Claudia Sonino, Collana Schulim Vogelmann, Firenze, Giuntina, 2019, ISBN 978-88-805-7818-5. [edizione integrale critica]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'introduzione è poi in Ferruccio Masini, Franz Kafka. La metamorfosi del significato, Torino: Ananke, 2010, pp. 221-227.
  2. ^ L'elogio funebre è stato scritto per "Národní listy", LXIV, 156, 6 giugno 1924; nell'edizione delle Lettere de I Meridiani è a pp. 913-914.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maurice Blanchot, L'echec de Milena, "La nouvelle Nouvelle Revue Française", 23, novembre 1954, pp. 875-888; trad. Giorgio Patrizi e Giulia Urso, Lo scacco di Milena, in Da Kafka a Kafka, Milano: Feltrinelli, 1983
  • Werner Vordtriede, "Letters to Milena": The Writer as Advocate of Himself (1958), in Angel Flores e Homer Swander (a cura di), Franz Kafka Today, Madison: University of Wisconsin Press, 1977, pp. 239-248
  • Margarete Buber-Neumann, Kafkas Freundin Milena (1963), trad. Caterina Zaccaroni, Milena. L'amica di Kafka, Milano: Adelphi, 1984
  • Jacqueline Raoul-Duval, Kafka, l'éternel fiancé (2011), trad. Giulia Castorani, Kafka in Love, Roma: Gremese, 2013
  • Antonio Muñoz Molina, Kafka et Milena: trains de nuit, in «Cahiers de l'Herne» n. 108, 2014, pp. 357-358

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN208775656 · GND (DE7741778-1 · J9U (ENHE987007522589905171
  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura