Le ragazze di piazza di Spagna

Le ragazze di piazza di Spagna
	Liliana Bonfatti, Lucia Bosè e Cosetta Greco in una scena del film
Lingua originale	Italiano
Paese di produzione	Italia
Anno	1952
Durata	99 min
Dati tecnici	B/N;
Genere	commedia, drammatico
Regia	Luciano Emmer
Soggetto	Sergio Amidei
Sceneggiatura	Sergio Amidei, Fausto Tozzi, Karin Valde
Produttore	Giorgio Agliani
Casa di produzione	Astoria Film
Distribuzione in italiano	DCN
Fotografia	Rodolfo Lombardi
Montaggio	Jolanda Benvenuti
Musiche	Carlo Innocenzi
Scenografia	Mario Garbuglia
Interpreti e personaggi
	Lucia Bosè: Marisa; Cosetta Greco: Elena; Liliana Bonfatti: Lucia; Marcello Mastroianni: Marcello; Renato Salvatori: Augusto; Mario Silvani: Alberto; Ave Ninchi: madre di Marisa; Leda Gloria: madre di Elena; Eduardo De Filippo: Vittorio; Anna Maria Bugliari: Irene; Giorgio Bassani: professore; Galeazzo Benti: accompagnatore di Marisa;
Doppiatori originali
	Gabriella Genta: Marisa; Adriana Parrella: Elena; Flaminia Jandolo: Lucia; Nino Manfredi: Marcello;

Le ragazze di piazza di Spagna è un film del 1952 diretto da Luciano Emmer.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Tre ragazze di estrazione popolare lavorano come sarte presso un'importante casa di moda romana. Il loro obiettivo è quello di sposarsi e il lavoro è solo un mezzo per farsi la dote nel modo più veloce.

Marisa è bella e slanciata e grazie al suo aspetto le viene offerto di fare la modella. Nonostante il parere contrario del padre e del burbero fidanzato Augusto, ma con la complicità della madre, accetta e scappa di casa per non lasciarsi sfuggire questa opportunità. Elena è fidanzata con Alberto, un ragioniere schivo che tiene molto alla propria onorabilità. Proprio per questa ragione decide di lasciarla quando viene a sapere che il ferroviere Vittorio si offre di sposare la madre di lei, perché entrambi vedovi. Lucia, ossessionata dalla bassa statura di un amico fantino, è alla ricerca di un fidanzato molto alto.

Entra poi nelle loro vite un tassista che le osserva ogni giorno da lontano, invaghito di una delle tre. Il tutto è narrato da un giovane professore che segue le loro giornate con curiosità.