Lampronycteris brachyotis

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Lampronycteris brachyotis
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Phyllostomidae
Sottofamiglia Phyllostominae
Genere Lampronycteris
Sanborn, 1949
Specie L.brachyotis
Nomenclatura binomiale
Lampronycteris brachyotis
Dobson, 1879
Sinonimi

L.platyceps

Areale

Lampronycteris brachyotis Dobson, 1879 è un pipistrello della famiglia dei Fillostomidi, unica specie del genere Lampronycteris (Sanborn, 1949), diffuso nell'America centrale e meridionale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 48 e 62 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 40 e 42 mm, la lunghezza della coda tra 7 e 13 mm, la lunghezza del piede tra 11 e 14 mm, la lunghezza delle orecchie tra 13 e 19 mm e un peso fino a 14 g.[3]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio è tozzo e leggermente allungato. Una cresta sagittale poco sviluppata è spesso presente. La regione inter-orbitale è rigonfia. Il rostro è appiattito e leggermente concavo. Gli incisivi superiori interni sono grandi e a forma di cesello, mentre quelli più esterni sono bifidi.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 2 1 2 2 1 2 3
3 3 1 2 2 1 3 3
Totale: 34
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è relativamente corta. Le parti dorsali variano dal nero-brunastro al rosso-cannella, mentre le parti ventrali sono più chiare, con un collare di lunghi peli rigidi rossastri lungo la gola. La foglia nasale è piccola, con una lancetta sottile e appuntita. Un cuscinetto carnoso è presente sul labbro inferiore, con un solco a forma di Y. Le orecchie sono di dimensioni normali, arrotondate e separate. Il trago è lungo ed appuntito. I piedi sono lunghi ed esili. Il calcar è più corto del piede. La coda è corta ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio, il quale è cosparso di peli in prossimità al corpo. Il quinto metacarpo è più corto degli altri. Il cariotipo è 2n=32 FNa=60.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia in cavità degli alberi, grotte, miniere e tra le rovine. Forma piccoli gruppi fino a 10 individui consistenti in un maschio, diverse femmine e giovani. L'attività predatoria solitamente inizia 2 ore dopo il tramonto, con un secondo picco di attività dopo la mezzanotte.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti, sebbene durante le stagioni secche si possa nutrire anche di frutta, nettare e polline.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Maschi sessualmente attivi sono stati osservati a maggio e giugno sull'isola di Trinidad. Femmine che allattavano sono state invece osservate in Messico durante il mese di agosto e a giugno in Guatemala, insieme ad altre gravide. Probabilmente sono presenti due stagioni riproduttive sincronizzate con le stagioni piovose.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nell'America centrale dagli stati messicani meridionali di Veracruz e Oaxaca attraverso il Belize, Guatemala, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Venezuela, Colombia, Ecuador[4] e Perù orientali, Guyana, Suriname, Guyana francese, Bolivia settentrionale e negli stati brasiliani del Pará a nord e Bahia, Espírito Santo e San Paolo a sud-est. Si trova anche sull'isola di Trinidad.

Vive nelle foreste umide tropicali decidue e sempreverdi di pianura fino a 700 metri di altitudine.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, sebbene non sia comune localmente ma fortemente associata agli ambienti forestali disturbati, classifica L. brachyotis come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Ochoa, J., Lew, D., Sampaio, E., Lim, B., Peters, S., Arroyo Cabrales, J., Álvarez Castañeda, S., Cuarón, A.D. & de Grammont, P.C. 2008, Lampronycteris brachyotis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Lampronycteris brachyotis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Reid, 2009, p.93.
  4. ^ Tirira DG, Boada CE & Burneo SF, Mammalia, Chiroptera, Phyllostomidae, Lampronycteris brachyotis (Dobson, 1879); First confirmed record for Ecuador, in Checklist, 2010. URL consultato l'8 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rodrigo A.Medellin, Don E.Wilson & Daniel Navarro L., Lampronycteris brachyotis (PDF), in Mammalian Species, n. 251, 1985 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  • Fiona A. Reid, A field guide to the Mammals of Central America and Southeast Mexico, Oxford University Press, 2009. ISBN 9780195343236

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