Kill Switch

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Kill Switch
videogioco
PiattaformaPlayStation 2, Xbox, Microsoft Windows, Game Boy Advance
Data di pubblicazionePlayStation 2:
28 ottobre 2003
Zona PAL 17 marzo 2004

Xbox:
28 ottobre 2003
Windows:
4 gennaio 2004
Zona PAL 2004
Game Boy Advance:
9 settembre 2004
Zona PAL 27 agosto 2004

GenereSparatutto in terza persona
TemaGuerra
OrigineStati Uniti
SviluppoNamco USA, Visual Impact (GBA)
PubblicazioneNamco, Destination Software (GBA)
DesignChris Esaki
ProgrammazioneGil Colgate
SceneggiaturaAlvin Muolic
MusicheKevin Manthei
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputDualShock 2, gamepad, tastiera
Motore graficoRenderWare
SupportoDVD, CD-ROM, cartuccia
Fascia di etàESRBM · PEGI: 16 · USK: 16

Kill Switch è un videogioco sviluppato e distribuito da Namco nel 2004.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nel gioco si vestiranno i panni di un soldato la cui memoria è stata cancellata e che viene inviato da una misteriosa organizzazione in varie zone del globo per scatenare un nuovo conflitto mondiale. Mano a mano che le missioni si susseguono però, il protagonista comincia ad avere ricordi della sua vita passata che lo porteranno a ribellarsi a tale organizzazione.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Kill Switch è uno dei primi videogiochi in cui viene impiegato un sistema di copertura per affrontare i PNG avversari. Il giocatore, per poterli affrontare, deve forzatamente ripararsi dietro numerosi ripari e aprire il fuoco al momento più opportuno. Dietro suddetti ripari si avrà anche la possibilità di sparare alla cieca per impedire l'avanzamento dei nemici. L'arsenale è di vario genere, ed include al suo interno mitra, fucili d'assalto, mitragliatrici pesanti, granate e fucili di precisione[1].

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco è stato giudicato positivamente dalla critica per quanto concerne l'intelligenza artificiale degli avversari, la grafica, il sistema di controllo, il sonoro e la meccanica di copertura, mentre è stato giudicato negativamente per la ripetitività dell'azione, il controllo dell'inquadratura e per la brevità della modalità principale[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Andrea Cani, Recensione Kill.switch, su Gamesurf, 14 aprile 2004, p. 1. URL consultato l'11 ottobre 2020.
  2. ^ Kill.Switch, su Multiplayer.it, 25 marzo 2004. URL consultato l'11 ottobre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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