Karel Schwarzenberg
Karel Schwarzenberg | |
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Ministro degli affari esteri della Repubblica Ceca | |
Durata mandato | 9 gennaio 2007 – 8 maggio 2009 |
Predecessore | Alexandr Vondra |
Successore | Jan Kohout |
Coalizione | Governo Topolánek II |
Durata mandato | 13 luglio 2010 – 10 luglio 2013 |
Predecessore | Jan Kohout |
Successore | Jan Kohout |
Coalizione | Governo Petr Nečas |
Dati generali | |
Partito politico | TOP 09 |
Firma |
Karel Schwarzenberg (nome completo Karl Johannes Nepomuk Josef Norbert Friedric Antonius Wratislaw Mena, Prinz zu Schwarzenberg; Praga, 10 dicembre 1937 – Vienna, 12 novembre 2023[1]) è stato un politico, nobile e imprenditore ceco, con doppia cittadinanza ceca e svizzera.
Fu ministro degli esteri della Repubblica Ceca. Ricoprì lo stesso incarico una prima volta dal 9 gennaio 2007 all'8 maggio 2009 e, dal gennaio al maggio 2009, fu presidente di turno del Consiglio dell'Unione europea.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]XII Principe di Schwarzenberg | |
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Karel nel 2017 a Praga | |
Principe di Schwarzenberg Capo del Casato di Schwarzenberg | |
In carica | dal 1979 al 2023 |
Predecessore | Giuseppe di Schwarzenberg (Ramo primogenito) Carlo VI di Schwarzenberg (Ramo secondogenito) |
Nome completo | Karl Johannes Nepomuk Josef Norbert Friedric Antonius Wratislaw Mena Schwarzenberg |
Nascita | Praga, 10 dicembre 1937 |
Padre | Carlo VI di Schwarzenberg |
Madre | Antonie zu Fürstenberg |
Consorte | Therese von Hardegg auf Glatz und im Machlande |
Religione | Cattolicesimo |
Nacque nel 1937, secondo di quattro figli, nella famiglia principesca degli Schwarzenberg, una dinastia cattolica, figlio del principe Carlo VI di Schwarzenberg (1911–1986) e della principessa Antonie zu Fürstenberg (1905–1988).
Nel 1948 dovette lasciare la Cecoslovacchia al seguito dei genitori, che vi possedevano nel 1947 undici castelli e 30.000 ettari di terreni.
Nel 1960 Schwarzenberg fu adottato da Enrico, fratello minore di Giuseppe III, divenendo in seguito Capo delle due Case di Schwarzenberg.
Nel 1967 sposò (div. 1988, risposati 2008) la contessa Therese von Hardegg auf Glatz und im Machlande (Vienna 17 febbraio 1940) ed ebbe tre figli:
- Johannes (1967), sposato con l'artista e nobile ungherese Diana Orgoványi-Hanstein (1972)
- Anna (1968), sposata con lo sceneggiatore Peter Morgan (1963)
- Karl Philipp (1979), adottato dall'industriale e politico austriaco Thomas Prinzhorn[2]; ha sposato la contessa Anna von und zu Eltz genannt Faust von Stromberg (1982).
Schwarzenberg era un albergatore e selvicoltore e risiedette a suo piacimento in Svizzera, nell'avito castello di Scheinfeld in Media Franconia, nel castello di Orlík nad Vltavou in Boemia, nel castello Obermurau in Stiria, a Praga o nel Palazzo Schwarzenberg a Vienna. Egli si definiva un Mitteleuropeo con passaporto svizzero[3].
Si occupò anche di editoria e fu fino al 2007 il principale azionista del settimanale ceco Respekt, del quale continuò a possedere una quota di minoranza[4].
Secondo la rivista economica "Bilanz", Schwarzenberg disponeva di un patrimonio di circa 200 milioni di franchi svizzeri[3].
In qualità di capo della Casa principesca di Schwarzenberg, era noto come Seine Durchlaucht Fürst zu Schwarzenberg, Graf zu Sulz, gefürsteter Landgraf im Kleggau und Herzog zu Krummau (Sua Altezza Serenissima Principe di Schwarzenberg, conte di Sulz, langravio principesco in Kleggau e duca di Krummau).
Politica
[modifica | modifica wikitesto]Negli anni sessanta, Schwarzenberg fu attivo nella politica austriaca dove lavorò insieme a Hermann Withalm e a Josef Klaus alla riforma del Partito Popolare Austriaco, che alle elezioni nazionali del 1966 ottenne la maggioranza assoluta.
Schwarzenberg appoggiò la resistenza cecoslovacca contro il regime comunista. Dopo la repressione della Primavera di Praga, si schierò con gli esponenti dell'opposizione e si impegnò per la protezione internazionale dei diritti umani. In particolare, dal 1984 al 1991, fu presidente della Federazione internazionale di Helsinki per i diritti umani. Nel 1986 fondò a Scheinfeld il centro di documentazione per sostenere la letteratura cecoslovacca indipendente denominato "Dokumentationszentrum zur Förderung der unabhängigen tschechoslowakischen Literatur". Nel 1989 ricevette insieme a Lech Wałęsa il premio per i diritti umani del Consiglio d'Europa.
Dopo la "rivoluzione di velluto" rientrò a Praga, divenendo consigliere del presidente Václav Havel dal 1990 al 1992.
Nel novembre del 2004 venne eletto al Senato Ceco tra le file dell'Unione della Libertà-Unione democratica (US-DEU). Nell'ambito del suo impegno per la protezione dei diritti umani, fece scalpore nel 2005 la sua espulsione da Cuba dove voleva incontrare dissidenti.
Il 9 gennaio 2007 fu nominato ministro degli Esteri nel secondo governo Topolánek, dopo aver vinto l'opposizione del presidente Václav Klaus, che aveva messo in dubbio la sua lealtà alla Repubblica Ceca per gli stretti legami con l'Austria.
L'8 maggio 2009, a seguito della mancata fiducia in parlamento, il Governo Topolánek si dimise. Al principe di Schwarzenberg succedette come ministro degli esteri e presidente del Consiglio europeo Jan Kohout.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
8. Karl IV, principe von Schwarzenberg | 16. Karl III, principe von Schwarzenberg | ||||||||||||
17. Principessa Wilhelmine von Oettingen-Oettingen und Oettingen-Wallerstein | |||||||||||||
4. Karl V, principe von Schwarzenberg | |||||||||||||
9. Contessa Maria Theresa Kinsky von Wchinitz und Tettau | 18. Conte Friederick Karl Kinsky von Wchinitz und Tettau | ||||||||||||
19. Contessa Sophie von Mensdorff-Pouilly | |||||||||||||
2. Karl VI, principe von Schwarzenberg | |||||||||||||
10. Conte Franz von Clam und Gallas | 20. Conte Eduard von Clam und Gallas | ||||||||||||
21. Contessa Clothilde von Dietrichstein-Proskau und Leslie | |||||||||||||
5. Contessa Eleanor von Clam und Gallas | |||||||||||||
11. Contessa Maria von Hoyos-Sprinzenstein | 22. Conte Ernest Karl von Hoyos-Sprinzenstein | ||||||||||||
23. Contessa Eleanor Paar | |||||||||||||
1. Karel Johannes, principe von Schwarzenberg | |||||||||||||
12. Maximilian Egon I, principe von Fürstenberg | 24. Karl Egon II, principe von Fürstenberg | ||||||||||||
25. Principessa Amalie Christine von Baden | |||||||||||||
6. Principe Karl Emil von Fürstenberg | |||||||||||||
13. Contessa Leontina Antonie von Khevenhüller-Metsch | 26. Richard, V principe von Khevenhüller-Metsch | ||||||||||||
27. Contessa Antonia Lichnowsky | |||||||||||||
3. Principessa Antonie Leontina von Fürstenberg | |||||||||||||
14. Tasziló, I principe Festetics de Tolna | 28. Conte György Festetics de Tolna | ||||||||||||
29. Contessa Eugénia Erdődy de Monyorókerék et Monoszló | |||||||||||||
7. Contessa Maria Matilda Festetics de Tolna | |||||||||||||
15. Lady Mary Victoria Douglas-Hamilton | 30. William Hamilton, XI duca di Hamilton | ||||||||||||
31. Principessa Marie Amalie von Baden | |||||||||||||
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze ceche
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]- Premio Diritti Umani del Consiglio d'Europa (1989), con Lech Wałęsa
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ p0011773-Schwarzenberg-Karel-1937
- ^ "Ich war nie gern geschieden": Fürstin Schwarzenberg lüftet ihr Heiratsgeheimnis • Lifestyle
- ^ a b Die armen Reichen, Bilanz (5 dicembre 2008), su bilanz.ch. URL consultato il 18 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2009).
- ^ Prague Daily Monitor (8 gennaio 2009)[collegamento interrotto]
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Karel Schwarzenberg
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ministero degli Esteri della Repubblica Ceca, su czechembassy.org (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2007).
- Ue/ Gaza: Karel Schwarzenberg l'aristocratico guida diplomazia Ue, APCOM (4 gennaio 2009), su notizie.alice.it.
- Sito del Comune di Murau [collegamento interrotto], su tgi19.telekom.at.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 24650373 · ISNI (EN) 0000 0001 1046 4755 · LCCN (EN) n78050095 · GND (DE) 104245352 · BNF (FR) cb122097497 (data) · J9U (EN, HE) 987007350548505171 · NSK (HR) 000093146 · NDL (EN, JA) 00516084 · CONOR.SI (SL) 269000547 |
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