Iván Merlo

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Iván Merlo
Dati biografici
Paese Bandiera dell'Argentina Argentina
Altezza 183 cm
Peso 90 kg
Rugby a 15
Ruolo Tre quarti centro
Ritirato 2007
Carriera
Attività di club[1]
1988-1997Palermo Bajo
1997-1998Viadana
1998-2000La Rochelle19 (18)
2000-2001Amat. & Calvisano
2001-2002Mirano
2002-2003Veneziamestre
2003-2004Silea
2004-2007Montebelluna
Attività in franchise
1995-1997Córdoba
Attività da giocatore internazionale
1993Bandiera dell'Argentina Argentina2 (10)
Palmarès internazionale
Vincitore Sudamericano 1993

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 10 dicembre 2019

Iván Merlo (Córdoba, 10 agosto 1970) è un ex rugbista a 15, imprenditore e procuratore sportivo argentino; in carriera attivo nel ruolo di tre quarti centro e due volte internazionale per l'Argentina, con la quale vinse l'edizione 1993 del campionato sudamericano di rugby.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Merlo nasce a Córdoba, in Argentina, da genitori con origini italiane. Fratello di Matías, anch'egli ex rugbista di Udine e Feltre in Italia e cantautore, si avvicina al rugby da bambino, all'età di quattro anni, vestendo per la prima volta la maglia della prima squadra del Palermo Bajo dell'Unión Cordobesa de Rugby all'età di 17 anni.[1]

Nel 1995 viene selezionato per rappresentare la provincia di Córdoba nel Campionato argentino di rugby a 15, aggiudicandosi il primo titolo nella storia della Federazione cordobesa e siglando una meta nella finale vinta contro l'URBA. Viene selezionato anche nei due anni successivi, alzando il trofeo in entrambe le occasioni nel 1996 e nel 1997.[1]

Nel 1993 viene convocato nella Nazionale argentina, esordendo nel campionato sudamericano di rugby il 2 ottobre a San Paolo contro il Brasile. La partita termina 3-114 per i Pumas e, Merlo, subentrato dalla panchina, è autore di una meta. L'11 ottobre è nella formazione titolare che affronta il Cile a Buenos Aires: il match si conclude 70-7 per l'Argentina e Merlo marca un'altra meta. L'Argentina si aggiudicherà la competizione con quattro vittorie su quattro incontri disputati.

Nel 1997 arriva in Europa, ingaggiato dal Viadana per la stagione 1997-98. L'anno successivo firma un contratto di due stagioni con il club francese La Rochelle militante in Élite 1, collezionando 19 presenze in massima divisione.[2] Nell'estate del 2000, fa ritorno in Italia all'Amat. & Calvisano, raggiungendo la finale scudetto di Serie A1 contro la Benetton. Il 2 giugno 2001, a Bologna, i calvini abdicano per 13-33, nonostante due mete di Merlo negli ultimi dieci minuti di gioco, che rendono soltanto meno pesante il passivo.[3]

Dal 2001 al 2007 continua l'attività agonistica, giocando nelle serie minori del campionato italiano con le maglie di: Mirano, Veneziamestre da capitano,[4] Silea[5] e Montebelluna.[6] Parallelamente coltiva una piccola attività imprenditoriale, titolare di Rugby Planet, una società di servizi sportivi: abbigliamento, rappresentanza dei giocatori e sponsorizzazioni, con sede a Treviso, e procuratore sportivo di diversi giocatori italo-argentini, tra i quali Ramiro Pez[7] e Julio García. Rugby Planet sponsorizzava otto giocatori della Nazionale italiana e ne rappresenta due: Luciano Orquera di Córdoba e Martín Castrogiovanni di Entre Ríos[8]

La sua immagine, insieme a quella di Sebastián Irazoqui, è impressa sul francobollo rilasciato nel 1999 in occasione del centenario dell'Unión Argentina de Rugby[1].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (ES) Iván Merlo. Un Puma a la Carta!!!, su clubpalermobajo.com.ar, 13 luglio 2012. URL consultato il 10 dicembre 2019.
  2. ^ (FR) Fiche de Iván Merlo, su rugbyrochelais.fr. URL consultato il 10 dicembre 2019.
  3. ^ Paul Griffen: i kiwi maturano a Calvisano, su rugbymeet.com, 20 ottobre 2014. URL consultato il 10 dicembre 2019.
  4. ^ Preso lo scozzese Common, su ricerca.gelocal.it, la Nuova di Venezia e Mestre, 22 luglio 2003. URL consultato il 10 dicembre 2019.
  5. ^ Il Marchiol Silea punta su Iván Merlo, su ricerca.gelocal.it, La Tribuna di Treviso, 2 agosto 2003. URL consultato il 10 dicembre 2019.
  6. ^ E il Montebelluna di Merlo sogna la B, su ricerca.gelocal.it, La Tribuna di Treviso, 10 ottobre 2004. URL consultato il 10 dicembre 2019.
  7. ^ Pez, a Bayonne senza squadra, su sixnationsrugby.com, 5 dicembre 2007. URL consultato il 10 dicembre 2019.
  8. ^ (ES) El adelantado, in La Voz del Interior, Córdoba, 11 settembre 2005. URL consultato il 10 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2019).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]