Isotta Fraschini Tipo 6 LMH Competizione

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Isotta Fraschini Tipo 6 LMH Competizione
Descrizione generale
Costruttore Bandiera dell'Italia  Isotta Fraschini
Categoria Campionato del mondo endurance
Classe Hypercar
Squadra Isotta Fraschini
Progettata da Michelotto Automobili
Descrizione tecnica
Meccanica
Telaio Monoscocca in fibra di carbonio
Motore Isotta Fraschini V6 a 90° turbo da 3000 cm³ + motore elettrico da 272 CV
Trasmissione cambio meccanico sequenziale a 7 rapporti
Altro
Pneumatici Michelin
Avversarie Cadillac V-Series.R, Glickenhaus 007 LMH, Peugeot 9X8, Porsche 963, Toyota GR010 Hybrid, Vanwall Vandervell 680, Ferrari 499P

La Isotta Fraschini Tipo 6 LMH Competizione è un'autovettura da competizione di tipo sport prototipo, progettata secondo i regolamenti Le Mans Hypercar per gareggiare nel campionato del mondo endurance FIA. La vettura rappresenta il ritorno dello storico marchio italiano dopo decenni di inattività.[1]

Contesto e sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

La vettura è stata annunciata a dicembre 2022 sui profili social della rinata casa automobilistica, nei mesi successivi viene annunciata una collaborazione con il team inglese Vector Sport che si occuperà di affiancare la casa costruttrice nella gestione della squadra impiegata nel programma LMH.[2] La progettazione della vettura è stata affidata alla italiana Michelotto Automobili mentre il motore è progettato da HWA su specifiche tecniche di Isotta Fraschini. Il 28 febbraio 2023 la vettura, non ancora definitiva, è stata ufficialmente presentata presso l'Automobile Club di Milano mentre il primo test in pista è avvenuto nei primi giorni di aprile presso l'Autodromo di Vallelunga. A guidare il prototipo durante il suo debutto in pista è stato Maurizio Mediani, che già aveva contribuito nello sviluppo al simulatore. Nel corso della primavera e dell'estate dello stesso anno la vettura è stata impegnata in diversi giorni di test, principalmente presso l'Autodromo di Monza e il Motorland Aragon, inoltre in occasione della 6 ore di Monza del WEC la vettura ha percorso alcuni giri di pista dimostrativi di fronte al pubblico presente. I piloti scelti per i test in pista che hanno contribuito allo sviluppo della vettura sono stati Marco Bonanomi, Matteo Malucelli e Jean-Karl Vernay.[3][4] A fine novembre del 2023 viene annunciata ufficialmente la partecipazione del marchio italiano, con una sola vettura, al Campionato del mondo endurance FIA dell'anno successivo. Nel 2024, a differenza di quanto precedentemente annunciato, le operazioni in pista verranno gestite dal team francese Duqueine. Il team Vector decide di lasciare il programma, denunciando il non rispetto degli accordi firmati in precedenza[5].

Specifiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

A spingere la vettura c'è un powertrain ibrido composto da un motore a combustione interna e un motore elettrico, quest'ultimo viene montato sull'asse anteriore conferendo alla Tipo 6 la trazione integrale. La parte termica è composta da un motore V6 con bancate di 90° 3 litri di cilindrata, sovralimentato da un singolo turbocompressore. La potenza erogata, limitata da regolamento, è di circa a 700 CV. La parte elettrica è invece composta da una batteria agli ioni di litio da 900V progettata da Williams Advanced Engineering e da un blocco inverter-motore elettrico. Il motore elettrico è un'unità sincrona trifase a magneti permanenti prodotta da Helix. Il software di gestione del powertrain ibrido è stato sviluppato da Isotta Fraschini in collaborazione con la tedesca Bosch. Nel complesso la Tipo 6 raggiunge i 520 kW di potenza massima concessi dal regolamento, circa 700 cavalli, con il motore elettrico che può fornire fino a 200 kW. Si ricorda che i dati relativi alla potenza sono indicativi poiché soggetti alla variazione del balance of performance (BoP). Per quanto riguarda telaio e sospensioni, la vettura è dotata di un monoscocca in fibra di carbonio prodotto in collaborazione con ARS Technologies, mentre lo schema sospensivo è il classico quadrilatero con doppio braccio oscillante e barre di torsione, lo sviluppo del gruppo molle ammortizzatori viene affidato a Multimatic. Il differenziale e il cambio a 7 marce sono invece prodotti da Xtrac.[6]

Attività sportiva[modifica | modifica wikitesto]

In fase di presentazione viene dichiarato l'intento di partecipare al WEC 2023 a partire dall'appuntamento italiano di Monza. Tuttavia la casa costruttrice decide in seguito di dedicare tutto il 2023 allo sviluppo della vettura e al lungo processo di omologazione, rimandando il debutto al campionato 2024[7].

Campionato del mondo endurance FIA[modifica | modifica wikitesto]

2024

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato del mondo endurance 2024.

Una singola vettura viene iscritta al campionato del mondo endurance 2024 dalla casa costruttrice. Si tratta a tutti gli effetti di una vettura ufficiale, iscritta come Isotta Fraschini e gestita tramite la collaborazione di Isotta Fraschini, Michelotto e Duqueine. L'equipaggio alla guida della vettura numero 11 è formato da Jean-Karl Vernay, che già aveva preso parte allo sviluppo, e dai giovani Antonio Serravalle e Carl Wattana Bennett. Il debutto avviene alla prima gara del calendario, la 1812 km del Qatar, in cui la vettura è costretta al ritiro dopo circa sei ore di gara per la rottura della sospensione anteriore destra[8].

Risultati completi[modifica | modifica wikitesto]

Campionato del mondo endurance FIA[modifica | modifica wikitesto]

Anno Team Classe Pilota # 1 2 3 4 5 6 7 8 Punti Pos
2024 Bandiera dell'Italia Isotta Fraschini Hypercar Bandiera del Qatar QAT Bandiera dell'Italia IMO Bandiera del Belgio SPA Bandiera della Francia LMN Bandiera del Brasile SAO Bandiera degli Stati Uniti USA Bandiera del Giappone FUJ Bandiera del Bahrein BHR 0
Bandiera della Francia Jean-Karl Vernay 11 Rit
Bandiera del Canada Antonio Serravalle
Bandiera della Thailandia Carl Wattana Bennett

Auto derivate[modifica | modifica wikitesto]

La casa milanese ha in programma di costruire due ulteriori varianti di questa auto. Una versione denominata Isotta Fraschini Tipo 6 LMH Pista, non omologata per uso stradale, di fatto uguale alla versione da corsa ma priva di limitazioni regolamentari. Il prototipo di questa versione ha fatto il suo debutto in pista a giugno 2023 presso il Paul Ricard durante il week end del GT World Challenge Europe. Una seconda versione denominata Isotta Fraschini Tipo 6 LMH Strada, appositamente modificata sarà omologata per l'uso su strada.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il ritorno del marchio, su veloce.it.
  2. ^ Intervista a Claudio Berro (Direttore generale), su it.motorsport.com.
  3. ^ Resoconto test Aragon, su p300.it.
  4. ^ Intervista Claudio Berro 2, su motori.ilmessaggero.it.
  5. ^ Francesco Corghi, Isotta c'è, ma Vector sbatte la porta: arriva Duqueine, su it.motorsport.com, 28 novembre 2023.
  6. ^ Analisi tecnica, su formulapassion.it.
  7. ^ Iscrizione rimandata, su it.motorsport.com.
  8. ^ Il debutto nel WEC 2024, su it.motorsport.com.
  9. ^ I piani futuri, su gqitalia.it.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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