Inertia Creeps

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Inertia Creeps
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaMassive Attack
Pubblicazione21 settembre 1998
Durata5:56 (LP Version)
5:31 (Album Version)
Album di provenienzaMezzanine
GenereTrip hop
EtichettaCirca, Virgin
ProduttoreMassive Attack, Neil Davidge
ArrangiamentiMassive Attack, Neil Davidge
Registrazione1997, Massive Attack Studios e Christchurch Studios, Bristol (Regno Unito)
FormatiCD, 12", 2 12"
Massive Attack - cronologia
Singolo precedente
(1998)
Singolo successivo
(2003)
Logo
Logo del disco Inertia Creeps
Logo del disco Inertia Creeps

Inertia Creeps è un singolo del gruppo musicale britannico Massive Attack, pubblicato il 21 settembre 1998 come quarto estratto dal terzo album in studio Mezzanine.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il brano si caratterizza principalmente per le sue sonorità derivative dalla musica araba, soprattutto per quanto riguarda gli strumenti a percussione,[1][2] che si inseriscono all'interno del brano subito dopo l'introduzione, comprendente un campionamento del brano ROckWrok degli Ultravox.[3]

Come dichiarato da Robert "3D" Del Naja, dal punto di vista ritmico il beat del brano è stato costruito partendo da delle musicassette acquistate durante un viaggio ad Istanbul:[4]

«La musica proveniva dalle serate a Istanbul. C'è un po' di musica folle lì in alcuni spettacoli di danza del ventre che sono orientati al turismo in modo piuttosto imbarazzante. Ma la musica era fottutamente cool. Ho preso alcuni nastri [...] e abbiamo iniziato a scrivere questo nuovo beat partendo da essi ed è stato davvero bello.»

Per quanto riguarda invece il testo, esso descrive una relazione precedente di Del Naja, come da lui stesso spiegato:[4]

«Parla di una relazione del cazzo che stavo attraversando. Si tratta di essere in una situazione ma sapendo che dovresti esserne fuori, ma sei fottutamente troppo pigro o debole per andartene. E sei disonesto con te stesso e disonesto con l'altra persona. Li stai tradendo ogni giorno e l'intera scena sembra che si stia avvicinando a te. L'idea è una combinazione di movimenti che ti spingono in avanti e ti tirano indietro allo stesso tempo»

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Inertia Creeps è stato commercializzato in molteplici versioni includenti quattro diversi remix realizzati da Manic Street Preachers, Alpha, Mad Professor (con il titolo Back/She Comes) e State of Bengal. In particolare, quello curato da quest'ultimo si caratterizza per la presenza di strumenti tipici della tradizione musicale indiana e per questo è stato accostato alla produzione di Bill Laswell. Nel singolo è inoltre presente la traccia inedita Reflection, composta dai soli del Naja e Neil Davidge.[5]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante si tratti del singolo di minor successo dell'album, essendosi posizionato esclusivamente nella classifica neozelandese,[6] Inertia Creeps è stato definito da parte della critica specializzata come il punto culminante di Mezzanine.[2] Nello specifico, John Bush di AllMusic nella sua recensione del disco ha dichiarato che «la canzone potrebbe essere la migliore produzione del miglior team di produttori che il mondo della elettronica abbia mai visto».[7]

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il video musicale, diretto da W.I.Z.,[8] vede 3D seduto su un divano mentre sta guardando un video amatoriale che mostra la sua partner fare sesso con quello che sembra essere Mushroom. Il video è registrato da Daddy G che si trova nella stanza insieme alla coppia, dove è riconscibile un'imitazione di una Eames Lounge Chair.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Robert Del Naja, Grant Marshall e Andrew Vowles, eccetto dove indicato.

CD promozionale (Regno Unito)
  1. Inertia Creeps (Radio Edit) – 4:09
  2. Inertia Creeps (Manic Street Preachers Version) – 5:01
CD (Australia, Europa, Malesia, Regno Unito)
  1. Inertia Creeps (Alpha Mix) – 5:56
  2. Back/She Comes – 6:08
  3. Inertia Creeps (State of Bengal Mix) – 6:23
CD maxi (Europa)
  1. Inertia Creeps (Album Version) – 5:31
  2. Reflection – 4:52 (Robert Del Naja, Neil Davidge, Jon Harris)
  3. Inertia Creeps (Manic Street Preachers Version) – 5:01
12" (Stati Uniti)
  • Lato A
  1. Inertia Creeps (LP Version) – 5:56
  2. Inertia Creeps (Manic Street Preachers Version) – 5:01
  • Lato B
  1. Inertia Creeps (Alpha Mix) – 5:56
  2. Inertia Creeps (State of Bengal Mix) – 6:23
2 12" (Regno Unito)
  • Lato A
  1. Inertia Creeps (LP Version) – 5:56
  2. Inertia Creeps (Manic Street Preachers Version) – 5:01
  • Lato B
  1. Reflection – 4:52 (Robert Del Naja, Neil Davidge, Jon Harris)
  2. Reflection (Instrumental) – 4:52 (Robert Del Naja, Neil Davidge, Jon Harris)
  • Lato C
  1. Inertia Creeps (Alpha Mix) – 5:56
  2. Back/She Comes – 6:08
  • Lato D
  1. Inertia Creeps (State of Bengal Mix) – 6:23
CD (Europa, Regno Unito)
  1. Inertia Creeps (Album Version) – 5:31
  2. Reflection – 4:52 (Robert Del Naja, Neil Davidge, Jon Harris)
  3. Inertia Creeps (Manic Street Preachers Version) – 5:01
  4. Inertia Creeps (Alpha Mix) – 5:56
  5. Back/She Comes – 6:08
  6. Inertia Creeps (State of Bengal Mix) – 6:23

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note di copertina di Mezzanine:[9]

Gruppo
Altri musicisti
  • Neil Davidge – arrangiamento, programmazione, tastiera, campionatore
  • Horace Andy – voce
  • Elizabeth Fraser – voce
  • Sara Jay – voce
  • Angelo Bruschini – chitarra
  • John Harris – basso
  • Bob Locke – basso
  • Winston Blisset – basso
  • Andy Gangadeen – batteria
  • Dave Jenkins – tastiera aggiuntiva
  • Michael Timothy – tastiera aggiuntiva
Produzione

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1998) Posizione
massima
Nuova Zelanda[6] 16

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lorenzo Salzano, Massive Attack - Mezzanine, su Ondarock, 16 luglio 2008. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  2. ^ a b (EN) Michelle Dhilion, Album Review: Massive Attack - Mezzanine, su THe Rockhaq Community, 22 marzo 2019. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  3. ^ (EN) Nate Patrin, Mezzanine - Massive Attack, su Pitchfork, 8 gennaio 2017. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  4. ^ a b (EN) Anil Prasad, Massive Attack - Friendly Fire, su Innerviews. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  5. ^ (EN) Matt Whalley, Inertia Creeps, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  6. ^ a b (EN) Massive Attack - Inertia Creeps (Song), su charts.nz. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  7. ^ (EN) John Bush, Mezzanine, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  8. ^ Note di copertina di Collected, Massive Attack, EMI, 50999 5 08275 9 6, DVD, 27 marzo 2006.
  9. ^ Note di copertina di Mezzanine, Massive Attack, Circa Records Virgin Records, 7243 8 45599 1 5, LP, 20 aprile 1998.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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