Il medico olandese

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Il medico olandese
Commedia in cinque atti
AutoreCarlo Goldoni
Generecommedia in versi
Composto nel1756
Prima assolutaestate 1756
Milano
Personaggi
  • Monsieur Bainer, medico e filosofo olandese
  • Madama Marianna, sua nipote
  • Monsieur Guden, polacco ipocondriaco
  • Il Marchese di Croccand, fiammingo
  • Madama Elisabetta
  • Madama Federica
  • Madama Giuseppina
  • Carolina, cameriera di madama Marianna
  • Monsieur Lass
  • Monsieur Taus
  • Monsieur Mann
  • Monsieur Paff
  • Pettizz, servitore di monsieur Bainer
  • Un servitore di monsieur Bainer, che non parla
 

Il medico olandese è un'opera teatrale in versi martelliani in 5 atti di Carlo Goldoni del 1756 messa in scena per la prima volta a Milano, con successo, nell'estate dello stesso anno[1]

Con questa commedia, che riassume la filosofia medica dell'autore[2], Goldoni tornò ad affrontare, più compiutamente, il tema della medicina dopo La finta ammalata del 1751.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Leida (Paesi Bassi). Il dottor Bainer, opponendo la sua onestà intellettuale e morale alla falsa scienza perseguita da quattro accademici suoi antagonisti, guarisce Guden, un mercante polacco ipocondriaco, consigliandogli vita sana, passaggiate, cavalcate, moderati divertimenti e un amore onesto. Il polacco applica la terapia alla lettera, ma cominciando dalla fine: si innamora della nipote del medico, Marianna, e se la sposa.

Poetica[modifica | modifica wikitesto]

Per il personaggio del dottor Bainer, il commediografo si ispirò alla figura del medico, chimico e botanico olandese Herman Boerhaave (definito personaggio riguardevole per virtù e per fama[3]), mentre per l'ipocondriaco Guden trasse spunto sia dall'esperienza personale (ho inteso di lavorare sopra di me medesimo, che per due anni interi mi vidi soggetto a simili galanterie[3]), sia dalla vicenda del suo amico musicista Egidio Romualdo Duni il quale, ritenendosi gravemente ammalato, utilizzava un numero spropositato di medicamenti. Un giorno Duni decise di andare a Leida, nei Paesi Bassi, per consultare Herman Boerhaave, uno dei più grandi medici della storia della medicina, ammalato lui stesso di gotta. Boerhaave, scrupolosissimo, lo visitò e lo ammonì di non prendere nessun genere di medicamento, senza averne bisogno. Poi, confermando la sua fama di pratico, suggerì questa terapia: Andate a cavallo ogni mattina e, soprattutto, divertitevi molto[4]

Nella commedia, una parte di rilievo viene affidata al personaggio di Marianna, nipote del medico, attraverso il quale l'autore inserisce il motivo tutto settecentesco della buona educazione delle fanciulle[1]. Scrive infatti Goldoni nella prefazione alla commedia: Piacquemi d'innestarvi la buona educazione delle fanciulle, famigliare in Olanda, e questa può essere utile a tutto il Mondo. I pazzi che vi ho introdotto, sono ancora più universali, e se ne trovano in ogni parte[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Giuseppe Ortolani, Tutte le opere di Carlo Goldoni, volume 6, Mondadori Editore, 1943
  2. ^ F. Fido, Le professioni e il lavoro nel teatro di Goldoni in [1]
  3. ^ a b Carlo Goldoni, prefazione a Il medico olandese
  4. ^ Copia archiviata, su ordinemedicipavia.it. URL consultato il 2 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2018).
  5. ^ Carlo Goldoni, Prefazione a Il medico olandese