Idroscalo di Desenzano del Garda

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Idroscalo di Desenzano del Garda
idroscalo
Panoramica interna in direzione del lago
Codice IATAnessuno
Codice ICAOnessuno
Nome commercialeAeroporto "Lionello Caffaratti"[1]
Descrizione
Tipomilitare
Gestore Aeronautica Militare
6º Stormo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lombardia
CittàDesenzano del Garda
Costruzione1915
Chiusura1936[N 1]
RepartiReparto Sperimentale Alta Velocità
Altitudine69[2] m s.l.m.
Coordinate45°27′50″N 10°33′20″E / 45.463889°N 10.555556°E45.463889; 10.555556
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Idroscalo di Desenzano del Garda
Idroscalo di Desenzano del Garda
enciclopediabresciana.it[3]

L'Idroscalo di Desenzano del Garda è un ex idroscalo italiano situato nel territorio del comune di Desenzano del Garda, attualmente sotto competenza del 6º Stormo dell'Aeronautica Militare.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Festeggiamenti dopo la conquista del record mondiale di velocità per idrovolanti a pistoni il 23 ottobre 1934
Vista dell'hangar con la dicitura "Stabilimento Balneare A.M."

L'idroscalo nacque nel 1915 come base per alcuni idroplani che vennero utilizzati, il 23 luglio ed il 27 agosto dello stesso anno, per bombardare la stazione ferroviaria di Riva del Garda[3].

Dopo la fine della guerra l'aeroporto venne principalmente utilizzato da Gabriele D'Annunzio, che ne fece base stabile per l'"Alcione", soprannome assegnato al Savoia-Marchetti S.59 dello scrittore, che veniva pilotato dal tenente pilota Daniele Minciotti affiancato dal motorista Lorenzo Malfatti[4].

Il 1º maggio 1926, alla presenza di D'Annunzio, del musicista Arthur Honegger e dell'architetto Giancarlo Maroni, venne inaugurata un'antenna portabandiera in cemento alta circa 20 metri, recante sulla sommità una scultura[5]. Questa scultura, denominata "Colonna Marciana" dal Vate, venne costruita dai militari della base su progetto di Giancarlo Maroni ed è costituita da una sfera terrestre e celeste alata, con sottostanti due cornucopie a formare una cetra[5]. Il pennone è visibile ancora oggi sulla destra dopo l'ingresso, mentre la scultura è stata rimossa per motivi di sicurezza ed è conservata all'interno dei locali della base.

Nel 1927, l'idroscalo, grazie alla sua posizione geografica che offriva sia ottimi spazi di manovra sul lago (circa 55km verso nord e 20 in direzione E-O) sia facili collegamenti via terra con le industrie produttrici[6], venne scelto come base per la Scuola Alta Velocità, divenuta poi Reparto Alta Velocità. In questa occasione vennero ampliati e costruiti vari hangar ed edifici. Durante questo periodo l'idroscalo ebbe il suo massimo splendore, grazie anche alla conquista, il 23 ottobre 1934, del record mondiale di velocità per idrovolanti a pistoni da parte del maresciallo Francesco Agello, ai comandi del Macchi-Castoldi M.C.72, con la velocità di 709,209 km/h[7].

Nel 1936 il reparto venne dismesso e l'idroscalo rimase sotto il controllo della Regia Aeronautica prima e dell'Aeronautica Militare poi.

Nel corso degli anni le strutture dell'idroscalo vennero utilizzate anche come luogo di villeggiatura per i militari delle basi di Ghedi e Montichiari e per le loro famiglie, come testimoniato dalla dicitura "Stabilimento Balneare A.M." presente sul muro esterno di uno degli hangar.

Sviluppi futuri[modifica | modifica wikitesto]

Incidenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni
  1. ^ Contestualmente alla dismissione del Reparto Alta Velocità.
Fonti
  1. ^ Parco Idroscalo, su comune.desenzano.brescia.it, Comune di Desenzano del Garda. URL consultato il 6 novembre 2021.
    «[...] per realizzare l’aeroporto “Lionello Caffaratti” [...]»
  2. ^ Fasce Altimetriche - Geoportale, su sit.provincia.brescia.it, Provincia di Brescia, Inserire "Viale Giuseppe Motta 56, 25015, Desenzano del Garda, Brescia, ITA" nel campo di ricerca. URL consultato il 9 giugno 2019.
  3. ^ a b Enciclopedia bresciana.
  4. ^ Bendoni, p. 24.
  5. ^ a b Saglia, pp. 101-102.
  6. ^ Bendoni, p. 15.
  7. ^ Bendoni, p. 155.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Manlio Bendoni, L'epopea del Reparto Alta Velocità, Asola, Tipolitografia editrice Rongoni & Gozzoli, 1971.
  • Armando Palanca, Reparto Alta Velocità: Coppa Schneider e primati mondiali di velocità 1928/1934, Roma, Stato maggiore dell'Aeronautica Militare - Ufficio storico, 1996 [1992].
  • Simone Saglia, Storia di un paese: i tempi dell'inganno 1900-1940, 1ª ed., Brescia, Nuova Ricerca editrice, 1978.
  • Antonio Fappani (a cura di), Idroscalo di Desenzano, in Enciclopedia bresciana, vol. 6, Brescia, La Voce del Popolo, 1985, p. 188, ISBN non esistente, OCLC 163181975.
  • Giorgio Danilo Cocconcelli Gli idrovolanti a Desenzano nella grande guerra, Gli Archivi Ritrovati, 2022, ISBN 9788894609851

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]