Gran Premio di Modena 1957

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Bandiera dell'Italia Gran Premio di Modena 1957
Gara non valevole per il mondiale
Data 22 settembre 1957
Luogo Modena
Percorso 2.37 km
Distanza 40x2 giri, 189.60 km
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera della Francia Jean Behra Bandiera dell'Italia Luigi Musso
Maserati Ferrari in 1:02.2
Podio
1. Bandiera della Francia Jean Behra
Maserati
2. Bandiera dell'Italia Luigi Musso
Ferrari
3. Bandiera degli Stati Uniti Harry Schell
Maserati

Il Gran Premio di Modena è stata una gara automobilistica, corsa secondo le regole della Formula 1, che si è svolta il 22 settembre 1957 presso l'Aerautodromo di Modena. La gara si è svolta su due manche da 40 giri del circuito, sommando i risultati, ed è stata vinta dal pilota francese Jean Behra su Maserati 250F.

Questa gara, insieme al Gran Premio di Modena 1961, furono gli unici due Gran Premi di Modena disputati secondo le regole della Formula 1.

Vigilia[modifica | modifica wikitesto]

Circuito[modifica | modifica wikitesto]

L'aerautodromo di Modena era una pista di 2,37 km basata sul perimetro di una vecchia base aerea, con la pista di atterraggio ancora in uso per gli aviatori di club. L'autodromo era stato inaugurato nel 1950 e, essendo Modena la città natale della Maserati dal 1937 e vicino alla sede della Ferrari a Maranello (lo stesso Enzo Ferrari era nato in città), divenne presto un luogo di prova privilegiato per le aziende italiane. Tra il 1950 e il 1953 la pista aveva ospitato anche gare di Formula 2, mentre negli anni successivi solo eventi nazionali; l'aerautodromo tornò nel calendario internazionale con il primo appuntamento di Formula 1 della pista nel 1957: la gara si sarebbe svolta in due manche da quaranta giri, con i piazzamenti finali decisi dai tempi complessivi.[1][2]

Iscrizione[modifica | modifica wikitesto]

La Maserati inizialmente iscrisse quattro vetture per Jean Behra, Harry Schell, Giorgio Scarlatti e Juan Manuel Fangio. Il campione argentino fu però coinvolto in un incidente stradale, quando un camion lo investì a bordo della sua Lancia Aurelia B20 in viaggio verso Modena, riportando la lesione del braccio.

La Ferrari nel frattempo abbandonò la Tipo 801 senza successo, inserendo invece una coppia di Dino 156 F2, guidate da Peter Collins e Luigi Musso. Esteriormente simili alle solite F1, ma con il motore da 1,86 litri migliorato con componenti dei modelli 801 e 555, utile per i piani di sviluppo della Ferrari per il 1958; le vetture funzionavano anche con carburante per aviazione commerciale, come da regolamento per la stagione successiva.

Dopo le vittorie a Caen e Silverstone, la BRM iscrisse una coppia di auto P25. Dato che Behra e Schell erano vincolati contrattualmente alla Maserati, la squadra di Bourne inizialmente avrebbe voluto affiancare Stuart Lewis-Evans e Ron Flockhart, ma Vanwall non lo concesse, cosicché alla BRM non rimase che ingaggiare Joakim Bonnier dalla Scuderia Centro Sud. A questo punto Guglielmo Dei ingaggiò Horace Gould, schierandolo sulla 250F insieme a Masten Gregory. A sua volta, la vetfura vuota fu affidata a Colin Davis. Infine, Bruce Halford si presentò sulla sua Maserati.

Qualifiche[modifica | modifica wikitesto]

Grazie all'assenza di lunghi rettilinei, le Ferrari ibride si dimostrarono molto veloci in pista: Musso fece segnare il miglior tempo davanti a Schell e Behra, entrambi su Maserati V12 (delusi, decisero di riprendere le loro fidate auto a 6 cilindri). Seguirono Flockhart, Scarlatti, Gould, Bonnier, Collins, Davis e Halford. Assente Gregory, che aveva litigato con Dei la mattina delle prove: la sua autovettura fu affidata a Gould quando la seconda Maserati del Centro Sud ruppe la frizione.

Pos N. Pilota Squadra Autovettura Tempo/note
1 26 Bandiera dell'Italia Luigi Musso Scuderia Ferrari Ferrari Dino 156 F2
2 6 Bandiera degli Stati Uniti Harry Schell Officine Alfieri Maserati Maserati 250F
3 4 Bandiera della Francia Jean Behra Officine Alfieri Maserati Maserati 250F
4 10 Bandiera del Regno Unito Ron Flockhart Owen Racing Organisation BRM P25
5 8 Bandiera dell'Italia Giorgio Scarlatti Officine Alfieri Maserati Maserati 250F
6 20 Bandiera del Regno Unito Horace Gould Horace Gould Maserati 250F
7 12 Bandiera della Svezia Jo Bonnier Owen Racing Organisation BRM P25
4 28 Bandiera del Regno Unito Peter Collins Scuderia Ferrari Ferrari Dino 156 F2
9 30 Bandiera del Regno Unito Colin Davis Horace Gould Maserati 250F
10 22 Bandiera del Regno Unito Bruce Halford Bruce Halford Maserati 250F
DNA 2 Bandiera dell'Argentina Juan Manuel Fangio Officine Alfieri Maserati Maserati 250F infortunato mentre stava raggiungendo l'autodromo
DNA 14 Bandiera del Regno Unito Roy Salvadori Cooper Car Company Cooper T43 - Climax
DNA 16 Bandiera della Svezia Jo Bonnier Scuderia Centro Sud Maserati 250F ha guidato l'auto numero 12
DNA 18 Bandiera degli Stati Uniti Masten Gregory Scuderia Centro Sud Maserati 250F rottura della frizione nelle prove libere e litigio con Dei
DNA 2 Bandiera del Regno Unito Charles Houghton Charles Houghton Maserati 250F

Gara[modifica | modifica wikitesto]

Prima manche[modifica | modifica wikitesto]

Schell fece una buona partenza, precedendo Musso e Behra, che invece era scattato male. Mentre Behra tentava di recuperare, Musso inseguì Schell, andando in testa al secondo giro. All'8º giro Davis dovette ritirarsi per un guasto al motore della vecchia 250F. Al 9º giro Flockhart andò in testacoda, lasciando in lotta per il quarto posto Bonnier, Scarlatti e Collins, che alla fine vide prevalere Collins. All'11º giro Behra, ritrovato il suo ritmo, superò gli avversari conquistando la testa della corsa e allontanandosi progressivamente. Flockhart tentò di recuperare il ritardo, ma fu ostacolato da un pit-stop per controllare la caduta della pressione dell'olio.

Musso tagliò il traguardo con un vantaggio di 20 secondi su Behra, seguito a 9 secondi da Collins. Scarlatti, Bonnier, Flockhart, Gould e Halford completarono l'ordine d'arrivo.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Pos N. Pilota Squadra Autovettura Giri Tempo/Ritiro Griglia
1 4 Bandiera della Francia Jean Behra Officine Alfieri Maserati Maserati 250F 40 42:23.1 3
2 26 Bandiera dell'Italia Luigi Musso Scuderia Ferrari Ferrari Dino 156 F2 40 + 20.5 1
3 6 Bandiera degli Stati Uniti Harry Schell Officine Alfieri Maserati Maserati 250F 80 + 46.7 2
4 28 Bandiera del Regno Unito Peter Collins Scuderia Ferrari Ferrari Dino 156 F2 80 + 55.4 8
5 8 Bandiera dell'Italia Giorgio Scarlatti Officine Alfieri Maserati Maserati 250F 39 +1 giro 5
6 12 Bandiera della Svezia Jo Bonnier Owen Racing Organisation BRM P25 39 +1 giro 7
7 10 Bandiera del Regno Unito Ron Flockhart Owen Racing Organisation BRM P25 38 +2 giri 4
8 20 Bandiera del Regno Unito Horace Gould Horace Gould Maserati 250F 47 +3 giri 6
9 22 Bandiera del Regno Unito Bruce Halford Bruce Halford Maserati 250F 47 +3 giri 10
Rit. 30 Bandiera del Regno Unito Colin Davis Horace Gould Maserati 250F 7 motore 9

Seconda manche[modifica | modifica wikitesto]

I nove piloti rimasti partirono nell'ordine di arrivo della prima batteria. Questa volta Behra scattò bene, rimanendo in testa indisturbato e ripetendo il suo giro veloce. Una battaglia a tre venne ingaggiata per il secondo posto tra Schell e la coppia di Ferrari. Più arretrato, Scarlatti sentì la pressione dalla coppia di BRM, scivolando al 7º posto, anche se né Bonnier né Flockhart furono in grado di progredire.

Al 28º giro Musso conquistò la seconda posizione, ma il vantaggio di Behra in testa era ormai incolmabile; Schell continuò a difendersi da Collins. Scarlatti recuperò, andando ad attaccare le BRM che però si ritirarono entrambe per problemi meccanici a pochi giri l'una dall'altra, lasciando di default il quinto posto al pilota italiano. Gould prese il 6º posto, dopo la rottura dell'asse posteriore di Gould che comunque riuscì a tagliare il traguardo per entrare in classifica.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Pos N. Pilota Squadra Autovettura Giri Tempo/Ritiro Griglia
1 4 Bandiera della Francia Jean Behra Officine Alfieri Maserati Maserati 250F 40 42:24.8 1
2 26 Bandiera dell'Italia Luigi Musso Scuderia Ferrari Ferrari Dino 156 F2 40 + 19.8 2
3 6 Bandiera degli Stati Uniti Harry Schell Officine Alfieri Maserati Maserati 250F 40 + 22.2 3
4 28 Bandiera del Regno Unito Peter Collins Scuderia Ferrari Ferrari Dino 156 F2 40 + 22.5 4
5 8 Bandiera dell'Italia Giorgio Scarlatti Officine Alfieri Maserati Maserati 250F 39 +1 giro 5
6 20 Bandiera del Regno Unito Horace Gould Horace Gould Maserati 250F 38 +2 giri 8
7 22 Bandiera del Regno Unito Bruce Halford Bruce Halford Maserati 250F 34 +6 giri 9
Rit. 12 Bandiera della Svezia Jo Bonnier Owen Racing Organisation BRM P25 26 giunto cardanico 6
Rit. 10 Bandiera del Regno Unito Ron Flockhart Owen Racing Organisation BRM P25 22 azionamento della pompa del carburante 7

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

La classifica finale fu compilata sommando i tempi delle due manche.

Pos N. Pilota Squadra Autovettura Giri Tempo/Ritiro
1 4 Bandiera della Francia Jean Behra Officine Alfieri Maserati Maserati 250F 80 1h 24m 47.9s, 130.51 km/h
2 26 Bandiera dell'Italia Luigi Musso Scuderia Ferrari Ferrari Dino 156 F2 80 1h 25m 28.2s (+40.3s)
3 6 Bandiera degli Stati Uniti Harry Schell Officine Alfieri Maserati Maserati 250F 80 1h 25m 56.8s (+1m 8.9s)
4 28 Bandiera del Regno Unito Peter Collins Scuderia Ferrari Ferrari Dino 156 F2 80 1h 26m 5.8s (+1m 17.9s)
5 8 Bandiera dell'Italia Giorgio Scarlatti Officine Alfieri Maserati Maserati 250F 78 +2 giri
6 20 Bandiera del Regno Unito Horace Gould Horace Gould Maserati 250F 75 +5 giri
7 22 Bandiera del Regno Unito Bruce Halford Bruce Halford Maserati 250F 71 +9 giri

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Tom Prankerd, GP '57 - V Gran Premio di Modena, su A Second Lap: Stories from Grand Prix History, 16 novembre 2013. URL consultato il 30 maggio 2022 (archiviato il 5 giugno 2022).
  2. ^ (EN) Denis Jenkinson, Fifth Grand Prix de Modena: Italy Has a Win, in Motor Sport, XXXIII, n. 10, ottobre 1957, p. 37. URL consultato il 5 giugno 2022 (archiviato il 20 giugno 2021).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]