Giovanni Mercurino Antonio Arborio di Gattinara

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Giovanni Mercurino Antonio
Arborio di Gattinara, B.
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Alessandria (1729-1743)
 
Nato22 settembre[1] 1685 a Lucca
Ordinato presbitero9 dicembre 1708
Nominato vescovo23 dicembre 1729 da papa Benedetto XIII
Consacrato vescovo8 gennaio 1730 da papa Benedetto XIII
Deceduto20 settembre 1743 (57 anni) ad Alessandria
 

Giovanni Mercurino Antonio Arborio di Gattinara (Lucca, 22 settembre 1685[1]Alessandria, 20 settembre 1743) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del marchese Carlantonio Mercurino (*? †1726), patrizio di Vercelli e capitano dell'esercito imperiale, e della seconda moglie Matilde Tizzoni, nacque il 22 settembre[1] 1685 a Lucca mentre suo padre serviva per le truppe della repubblica[2].

Come il fratello maggiore Francesco Giuseppe, suo predecessore come vescovo di Alessandria e di cui seguì strettamente la carriera, entrò nella congregazione dei Chierici regolari di San Paolo e fu ordinato sacerdote il 9 dicembre 1708.

Fu nominato vescovo di Alessandria il 23 dicembre 1729 e consacrato da papa Benedetto XIII l'8 gennaio 1730[3], insieme a Nicola de Simoni, vescovo titolare di Marciana, e Giuseppe Caccia, O.F.M., vescovo di Cefalonia e Zante in qualità di co-consacranti.

Si prodigò nella cura della diocesi, fece nel 1730 la visita pastorale e l'anno seguente pubblicò il XII sinodo diocesano della Chiesa alessandrina[2]. Restaurò ed ingrandì il seminario vescovile nel 1738 e nel 1742 benedì la posa della prima pietra di due chiese molto importanti per Alessandria: la chiesa dei santi Alessandro e Carlo e la chiesa di Santo Stefano.

Nominò come proprio erede universale la chiesa dei Santi Alessandro e Carlo di Alessandria per la sua ultimazione e per l'erezione di una cappella al suo interno dedicata ad Alessandro Sauli. In totale l'eredità ammontò a quasi 49.000 lire piemontesi e 3.000 once d'argento[4].

Morì il 20 settembre 1743 e fu sepolto nella cattedrale di San Pietro di Alessandria[5], di fianco all'altare maggiore, in cornu epistolæ.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Battezzato il 24 settembre 1685. Cfr. Hierarchia Catholica vol. V, p. 77
  2. ^ a b Giuseppe Antonio Chenna, p. 341.
  3. ^ Hierarchia Catholica vol. V, p. 77.
  4. ^ Andrea Merlotti.
  5. ^ La cattedrale di San Pietro di Alessandria, costruita nel 1170, fu demolita pochi decenni dopo, nel 1803, su ordine di Napoleone Bonaparte.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Alessandria Successore
Carlo Vincenzo Maria Ferrero Thaon 23 dicembre 1729 – 28 settembre 1743 Giuseppe Alfonso Miroglio
Controllo di autoritàVIAF (EN89023695 · BAV 495/79113