Erminio Boso

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Erminio Enzo Boso

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato23 aprile 1992 –
8 maggio 1996
LegislaturaXI, XII
Gruppo
parlamentare
LN
CircoscrizioneTrentino-Alto Adige
CollegioPergine Valsugana
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoLega Nord
ProfessioneTecnico Alcatel

Erminio Enzo Boso (Pieve Tesino, 9 luglio 1945Pieve Tesino, 10 gennaio 2019) è stato un politico italiano della Lega Nord.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Anche noto con lo pseudonimo di Obelix[1] per la sua massiccia corporatura e statura[2], è stato uno dei fondatori della Lega Nord della provincia di Trento. È stato senatore nella XI e XII Legislatura, dal 1992 al 1996.

Nel 1995, in varie interrogazioni parlamentari, ha chiamato in causa l'operato di Antonio Fojadelli, Procuratore distrettuale di Venezia, che lo ha denunciato per calunnia e diffamazione nonostante si trattasse di opinioni espresse da un membro del Parlamento nell’esercizio delle sue funzioni e, pertanto, non fossero perseguibili in accordo all’articolo 68 della Costituzione. Nel 1997 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha trasmesso gli atti al Senato, che ha confermato l'immunità parlamentare di Boso e la conseguente insindacabilità di opinioni espresse in ambito parlamentare[3]. Nello stesso anno venne eletto nel Parlamento della Padania.

Nel 1998 è stato eletto al Consiglio della provincia autonoma di Trento[4] ed è stato poi rieletto nel 2003. Nello stesso anno ha proposto in consiglio provinciale, insieme a Sergio Divina, di istituire vagoni speciali per immigrati sul treno regionale Verona-Bolzano delle 7:45[5].

Dichiaratamente euroscettico e anti-americano, è stato candidato alle elezioni europee del 2004[6], ottenendo circa 10 000 preferenze nella circoscrizione nord-orientale per la Lega Nord[7]. A giugno 2008 venne proclamato europarlamentare, subentrando a Gian Paolo Gobbo, e si iscrisse al gruppo parlamentare Indipendenza/Democrazia. Nel maggio 2013 attaccò la Ministra Cécile Kyenge autodefinendosi "razzista”[8] e il 9 luglio successivo, intervenendo nella trasmissione radiofonica "La Zanzara" dichiarò di essere contento quando un barcone di migranti affonda[9].

Il 9 novembre 2013 dichiarò la sua volontà di candidarsi come segretario nazionale della Lega Nord, proponendo un programma che prevede la fine del "partito da salotto" e l'abbandono di ogni alleanza elettorale dei padani[10]. Successivamente non risultò candidato.

Alle elezioni europee del 2014, Boso fu candidato per la lista Lega Nord-Die Freiheitlichen per la circoscrizione Italia nord-orientale. Ottenne circa 3300 preferenze, non abbastanza per risultare eletto. In campagna elettorale aveva proposto una nuova bandiera per l'Unione europea, sulla base di quella usata dai confederati americani.[11]

Boso è morto il 10 gennaio 2019 all'età di 73 anni nella sua città natale a causa di un infarto.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'Obelix della Lega che duellava con Bossi, Corriere della Sera, 12 gennaio 2019, p. 8.
  2. ^ Piero Colaprico, Di Pietro contro Boso: "Non ho mai fatto lo 007", su ricerca.repubblica.it, La Repubblica, 8 febbraio 1997. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  3. ^ Relazione della Giunta delle Elezioni e delle Immunità Parlamentari (relatore Valentino) sulla applicabilità dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, nell'ambito di un procedimento penale nei confronti del signor Erminio Boso, su senato.it, Senato della Repubblica, 30 luglio 1997. URL consultato il 25 gennaio 2008.
  4. ^ Consiglio PAT - Dodicesima legislatura, su consiglio.provincia.tn.it, Consiglio della Provincia autonoma di Trento. URL consultato il 25 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2008).
  5. ^ La Lega: "Vagoni separati per gli extracomunitari", su repubblica.it, la Repubblica, 17 gennaio 2003. URL consultato il 25 gennaio 2008.
  6. ^ Ettore Paris, Boso: il candidato euroscettico e anti-americano, su questotrentino.it, Questotrentino, 12 giugno 2004. URL consultato il 25 gennaio 2008.
  7. ^ Risultato elezioni europee 2004 - Nord-est - Lega nord, su repubblica.it, La Repubblica. URL consultato il 19 giugno 2012.
  8. ^ Copia archiviata, su tv.ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 26 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2013)., Intervento al programma la zanzara.
  9. ^ [1] Archiviato l'11 luglio 2013 in Internet Archive., Intervento al programma la zanzara
  10. ^ Concetto Vecchio, Lega, riecco 'Obelix' Boso candidato alla segreteria, su repubblica.it, La Repubblica, 9 novembre 2013. URL consultato il 9 novembre 2013.
  11. ^ Ansa Trentino
  12. ^ E’ morto Enzo Erminio Boso, in Secolo Trentino, 11 gennaio 2019.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]