Emmerich Joseph von Dalberg

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Emmerich Joseph von Dalberg
Duca di Dalberg
Stemma
Stemma
In carica1810 –
1833
Investitura14 aprile 1810 da Napoleone Bonaparte
Nome completoEmmerich Joseph Franz Heinrich Felix Dismas von Dalberg
TrattamentoSua Eccellenza
NascitaMagonza, 31 maggio 1773
MorteWorms, 27 aprile 1833 (59 anni)
DinastiaDalberg
PadreWolfgang Heribert von Dalberg
MadreElisabeth Ulner von Dieburg
ConsorteMarie Pellegrina Teresa Brignole Sale
ReligioneCattolicesimo

Emmerich Joseph von Dalberg, noto anche in francese come Emmerich-Joseph de Dalberg (Magonza, 31 maggio 1773Worms, 27 aprile 1833), è stato un politico, diplomatico e nobile tedesco naturalizzato francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni e la carriera diplomatica[modifica | modifica wikitesto]

Emmerich Joseph Wolfgang Heribert von Dalberg nacque a Magonza, allora capitale dell'Elettorato di Magonza, il 31 maggio 1773. Suo padre era Wolfgang Heribert von Dalberg, uomo di stato del Margraviato di Baden. Emmerich era nipote di Karl Theodor von Dalberg, arcicancelliere del Sacro Romano Impero, principe primate della Confederazione del Reno e granduca di Francoforte. La sua famiglia lo avviò in un primo tempo alla carriera ecclesiastica ottenendogli un canonicato, ma successivamente lo avviò alla carriera diplomatica e per questo lo inviò a studiare diritto all'Università di Gottinga, in Bassa Sassonia, sotto la sapiente guida di Georg Friedrich von Martens e Johann Stephan Pütter.[1]

Dalberg si trovava come attaché a Vienna presso l'ufficio di Johann Aloys Josef von Hügel alla cancelleria imperiale per conto di suo zio che aveva preso le parti dei francesi napoleonici, ma venne richiamato e nominato cancelliere del regno di Baviera. Dopo la firma del trattato di Lunéville (9 febbraio 1801) tra la prima repubblica francese e Francesco II del Sacro Romano Impero, venne accreditato come ambasciatore a Parigi per conto del margraviato di Baden. Negoziò quindi il matrimonio tra il giovane granduca Carlo di Baden e la principessa Stéphanie de Beauharnais, nipote dell'imperatrice Josephine. Talleyrand gli fu amico e lo spinse a sposare madmoiselle Brignole, una delle dame di compagnia dell'imperatrice nonché sorella del politico e diplomatico genovese Antonio Brignole Sale.[1]

Dopo la firma del trattato di Vienna nel 1809, Dalberg venne naturalizzato cittadino francese ed incaricato di negoziare il matrimonio di Napoleone con l'arciduchessa Maria Luisa d'Asburgo-Lorena. Il 14 aprile 1810 venne creato duca dell'impero col titolo di "duca di Dalberg". Divenne consigliere di stato il 14 ottobre 1810 con abbinato un generoso compenso. Quando Talleyrand cadde in disgrazia, anch'egli cadde con lui.[1]

La restaurazione borbonica[modifica | modifica wikitesto]

Particolare del dipinto di Jean-Baptiste Isabey raffigurante il Congresso di Vienna: Dalberg ai lavori congressuali
Il castello di Herrnsheim

Dopo la sconfitta di Napoleone, Dalberg e Talleyrand aderirono entrambi al governo provvisorio del 1814, assistendo entrambi ai lavori del Congresso di Vienna. Il 22 luglio 1814, re Luigi XVIII di Francia concesse a Dalberg la gran croce dell'Ordine della Legion d'onore.

Dalberg lasciò la Francia durante i Cento Giorni nei quali Napoleone tornò dall'esilio, tornandovi poi con la Restaurazione borbonica. Il 17 agosto 1815, venne nominato pari di Francia e ministro di stato. Il 26 gennaio 1816, venne nominato ambasciatore francese alla corte di Torino. Nella camera dei pari, si schierò a favore della costituzione francese del 1814 propugnata dal cardinale Louis-François de Bausset.[1] Si schierò contro le leggi per la restrizione della libertà di stampa nel 1824 e fece parte del comitato filelleno di Parigi del 1827.

Al momento dello scoppio della rivoluzione di luglio del 1830, si trovava in Italia e non tornò in patria per assistere al processo ai ministri di Carlo X. Sotto il governo di Luigi Filippo di Francia, la sua salute non gli permise di accettare l'ambasciata in Russia che gli venne offerta.

Si ritirò nel castello di Herrnsheim, dove morì il 27 aprile 1833.[2]

Fervente collezionista di disegni antichi, acquistò pezzi dalla collezione di Pierre-Jean Mariette e del marchese di Lagoy, collezione che poi cedette a Luigi I d'Assia e si trova oggi a Darmstadt, presso l'Hessisches Landesmuseum.

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

Il 27 febbraio 1808 a Parigi, Emmerich Joseph von Dalberg sposò Maria Pellegrina Teresa Brignole Sale (1787 - 15 dicembre 1825, Herrnsheim), dama di palazzo dell'imperatrice Maria Luisa (1810-1814). La coppia ebbe un'unica figlia:

Antenati[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Wolfgang Eberhard von Dalberg Philipp Franz Eberhard von Dalberg  
 
Anna Katharina Franziska von Dalberg  
Franz Heinrich von Dalberg  
Maria Anna von Greiffenclau zu Vollrads Johann Erwein von Greiffenclau zu Vollrads  
 
Anna Lioba von Sickingen  
Wolfgang Heribert von Dalberg  
Karl Anton Ernst Damian Heinrich von und zu Eltz Johann Jakob von und zu Eltz  
 
Anna Maria Antoinetta von und zu Eltz  
Maria Sophie Anna von Eltz-Kempenich  
Helene Katharina Wambolt von Umstadt Heinrich Fredrich Wambolt von Umstadt  
 
Eva Maria Wambolt von Umstadt  
Emmerich Joseph von Dalberg  
Franz Pleickard Ulner von Dieburg Johan Frantz Gernand Ulner von Dieburg  
 
Maria Dorothea von Bettendorf  
Johann Wilhelm Franz Ulner von Dieburg  
Maria Theresia Josepha von Haxthausen Johann Raab von Haxthausen  
 
Margaretha Concordia von Syrgenstein  
Elisabeth Augusta Ulner von Dieburg  
Johann Adolf Josef Alexander von Loë zu Wissen Philip Christoph von Loë zu Wissen  
 
Anna Maria Theresia von Winckelhausen  
Maria Luisa von Loë zu Wissen  
Maria Catharina Anna Martina von Wachtendonck Johann Hermann Adrian Diederik von Wachtendonck  
 
Anna Marie Auguste von und zu Weichs zur Wenne  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine dello Spirito Santo (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine di San Michele (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine de la Réunion (Impero Napoleonico) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Fedeltà (Granducato di Baden) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Robert, Cougny, 1891, p.242
  2. ^ Robert, Cougny, 1891, p.242-243

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Adolphe Robert e Gaston Cougny, DAHLBERG, Emerich-Joseph-Wolfgang-Heribert, duc de (PDF), in Dictionnaires des Parlementaires français de 1789 à 1889, II, de CAY à FES, 1891. URL consultato il 1º maggio 2014.
  • Friedrich Battenberg: Dalberger Urkunden. Regesten zu den Urkunden der Kämmerer von Worms gen. von Dalberg und der Freiherren von Dalberg 1165–1843 Band 14/3: Corrigenda, Indices und Stammtafeln (v. Dalberg und Ulner von Dieburg) = Repertorien des Hessischen Staatsarchivs Darmstadt 14/3. Darmstadt 1987. ISBN 3-88443-238-9
  • Johannes Bollinger: 100 Familien der Kämmerer von Worms und der Herren von Dalberg. Bollinger, Worms-Herrnsheim 1989. Ohne ISBN.
  • Arnulf Jürgens: Emmerich von Dalberg zwischen Deutschland und Frankreich. Seine politische Gestalt und Wirksamkeit 1803–1810 = Veröffentlichungen der Kommission für Geschichtliche Landeskunde in Baden-Württemberg, Reihe B. Forschungen, Bd. 83. Kohlhammer, Stuttgart 1976.
  • Arnold Kurzyński (Hg.): Catalog der werthvollen und reichhaltigen Bibliothek des Schlosses Herrnsheim bei Worms a. Rh. gesammelt von W. H. Freiherrn von Dalberg dem bekannten Intendanten der Mannheimer Bühne und Gönner Schillers und dessen Sohne Emmerich Joseph Herzogs zu Dalberg welche Montag den 15. Oktober 1883 u. ff. TT. durch Fidelis Butsch Sohn (Arnold Kurzyński) in Augsburg [...] öffentlich gegen Baarzahlung versteigert werden wird. Augsburg 1883.
  • L.-G. Michaud: Dalberg (Emmerich – Joseph – [...]). In: L.-G. Michaud: Biographie universelle, ancienne et moderne. Supplementband 62. Michaud, Paris 1837, S. 29–44.
  • Detlev Schwennicke: Europäische Stammtafeln. Stammtafeln zur Geschichte der europäischen Staaten. Neue Folge, Bd. 9: Familien vom Mittel- und Oberrhein und aus Burgund. Marburg 1986. Ohne ISBN, Tafel 60.

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