El pueblo unido jamás será vencido (album)

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El pueblo unido jamás será vencido
album in studio
ArtistaQuilapayún
Pubblicazione1975
Durata39:56
Dischi1
Tracce10
GenereWorld music
Nueva Canción Chilena
EtichettaPathé Marconi EMI
Registrazione1974, studi Pathé Marconi - EMI a Boulogne-Billancourt
FormatiLP, CD
Quilapayún - cronologia
Album precedente
(1973)
Album successivo
(1975)

El pueblo unido jamás será vencido è un album in studio del gruppo cileno Quilapayún pubblicato nel 1975.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo è il primo disco in studio realizzato dopo il golpe di Pinochet, e il primo durante l'esilio in Francia. In seguito a un lungo periodo caratterizzato da continui concerti e manifestazioni di solidarietà con il Cile e contro la dittatura, il gruppo registra nel 1974 e pubblica l'anno seguente un disco che non può non risentire del vissuto di quei giorni.[1] Molti sono quindi i brani con riferimenti al dramma cileno, a partire dalla traccia di apertura, Compañero presidente, dedicata allo scomparso presidente del Cile Salvador Allende. Ci sono poi i due brani entrambi intitolati La represión ("La repressione"), Canción de la esperanza, un brano strumentale composto subito dopo il colpo di stato (da cui il titolo Canzone della speranza),[2] Con el alma llena de banderas, una canzone scritta qualche anno prima da Víctor Jara come omaggio a un giovane comunista cileno ucciso dalla polizia, qui presente in quanto brano di lotta e di speranza[2], El rojo gota a gota irá creciendo ("Il rosso crescerà goccia a goccia") che racconta con toni drammatici l'orrore del presente e la speranza per il futuro.

Il disco si conclude con uno dei brani più famosi del gruppo, El pueblo unido jamás será vencido, scritta prima del colpo di stato e cantata in Cile in molte manifestazioni a difesa del governo di Unidad Popular. Dopo il golpe si è trasformata nella canzone simbolo della resistenza cilena e non poteva mancare in questa produzione.[2]

La traccia 8, La represión, era già stata incisa dal gruppo all'interno dell'LP La fragua. In questa nuova registrazione è stata arrangiata per strumenti folklorici, sostituiti all'orchestra presente nella versione originale.[2] Titicaca è uno strumentale la cui parte lenta è stata scritta da Eduardo Carrasco, mentre l'altra sezione è la rielaborazione di una melodia popolare utilizzata come base per la costruzione della prima.[2] Elegía al Che Guevara è una nuova versione del brano contenuto nell'album Quilapayún 3 e lì intitolato semplicemente Elegía.

Gli arrangiamenti appartengono tutti collettivamente al gruppo, tranne Chacarilla (brano dell'altopiano andino, questa versione si rifà all'arrangiamento realizzato dagli Illapu[2]) e La represión e El pueblo unido jamás será vencido arrangiati da Sergio Ortega.

Prima di questo disco abbandona il gruppo Rubén Escudero, sostituito da Guillermo García, che aveva collaborato col gruppo negli anni precedenti e che per unirsi ai Quilapayún sceglie volontariamente di vivere in esilio.[3]

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Questo album è stato pubblicato per la prima volta nel 1975, in formato LP, e in questo stesso formato è stato pubblicato in diversi paesi del mondo, sempre con le stesse canzoni, ma a volte con l'ordine modificato, identico titolo e a volte con la copertina modificata. L'edizione italiana contiene solo 7 brani dal disco originale, uniti a 5 altre canzoni provenienti da dischi precedenti del gruppo. Nella sola edizione tedesca il testo di El rojo gota a gota irá creciendo è attribuito anche a Pablo Neruda (il titolo e il testo riprendono alcuni frammenti della sua poesia Cómo nacen las banderas parte del Canto general).

Negli anni '90 El pueblo unido jamás será vencido è stato anche pubblicato in CD in edizioni che hanno sempre escluso le canzoni Compañero presidente e La represión (traccia 8). Sono state però aggiunte svariate bonus-track tratte da altri dischi (indicate come "altri titoli fondamentali registrati nella stessa epoca"[4]).

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

LP[modifica | modifica wikitesto]

  1. Compañero presidente – 5:41 (Eduardo Carrasco)
  2. Elegía al Che Guevara – 3:05 (musica: Eduardo Carrasco)
  3. Canción de la esperanza – 4:08 (Eduardo Carrasco)
  4. El rojo gota a gota irá creciendo – 3:55 (testo: Eduardo Carrasco – musica: Eduardo Carrasco e Horacio Salinas)
  5. Chacarilla – 2:49 (tradizionale della Bolivia)
  6. Con el alma llena de banderas – 4:52 (Víctor Jara)
  7. Titicaca – 3:30 (musica: Eduardo Carrasco)
  8. La represión (da La fragua) – 4:21 (Sergio Ortega)
  9. La represión – 4:04 (testo: Julio Rojas – musica: Jaime Soto León)
  10. El pueblo unido jamás será vencido – 3:31 (testo: Sergio Ortega e Quilapayún – musica: Sergio Ortega)

Durata totale: 39:56

CD[modifica | modifica wikitesto]

  1. Comienza la vida nueva (dal disco Vivir como él) – 3:40 (Luis Advis) – bonus track
  2. Elegía al Che Guevara – 3:05 (musica: Eduardo Carrasco)
  3. Niño araucano (dal disco La fragua) – 3:28 (Sergio Ortega) – bonus track
  4. ¿Onofre? Sí Frei (dal disco No volveremos atrás) – 2:54 (Sergio Ortega e Quilapayún) – bonus track
  5. Nuestro cobre (dal disco La marche et le drapeau) – 3:44 (Eduardo Yáñez) – bonus track
  6. Titicaca – 3:30 (musica: Eduardo Carrasco)
  7. Venceremos (dal disco Enregistrement public) – 2:44 (testo: Claudio Iturra – musica: Sergio Ortega) – bonus track
  8. Tío Caimán (dal disco La marche et le drapeau) – 2:53 (Chang Marín) – bonus track
  9. La represión – 4:04 (testo: Julio Rojas – musica: Jaime Soto León)
  10. Canción de la esperanza – 4:08 (Eduardo Carrasco)
  11. El rojo gota a gota irá creciendo – 3:55 (testo: Eduardo Carrasco – musica: Eduardo Carrasco e Horacio Salinas)
  12. Chacarilla – 2:49 (tradizionale della Bolivia)
  13. Con el alma llena de banderas – 4:52 (Víctor Jara)
  14. El pueblo unido jamás será vencido – 3:31 (testo: Sergio Ortega e Quilapayún – musica: Sergio Ortega)

Durata totale: 49:17

Crediti[modifica | modifica wikitesto]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Eduardo Carrasco: quena, pincuyo, zampoña, voce
  • Carlos Quezada: percussioni, chitarra, voce
  • Willy Oddó: chitarra, percussioni, voce
  • Hernán Gómez: chitarra, charango, voce
  • Rodolfo Parada: chitarra, tiple, tres, cuatro, zampoña, voce
  • Hugo Lagos: quena, zampoña, charango, chitarra, voce
  • Guillermo Garcia: chitarra, percussioni, voce

Collaboratori[modifica | modifica wikitesto]

  • Jean-Claude Lefevre - ingegnere del suono
  • José Balmes - disegno di copertina

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Eduardo Carrasco, La revolución y las estrellas - capitolo 13, su cancioneros.com. URL consultato il 28 febbraio 2021.
  2. ^ a b c d e f Note di copertina di El pueblo unido jamás será vencido, Quilapayún, I Dischi dello Zodiaco, VPA 8245, 1975.
  3. ^ (ES) Eduardo Carrasco, La revolución y las estrellas - capitolo 14, su cancioneros.com. URL consultato il 28 febbraio 2021.
  4. ^ Note di copertina di El pueblo unido jamás será vencido, Quilapayún, Disques DOM, CD 1048, 1991.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


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