Domenico Quartaironi

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Domenico Quartaironi, in alcuni testi anche accreditato come Domenico Quarteroni[1] o Quartarone (Messina, 1651Roma, 26 aprile 1736), è stato un matematico italiano. È stato autore di studi di matematica, ingegneria, meccanica e idrostatica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1651 a Messina, studiò presso il locale collegio gesuitico, conseguendovi il dottorato in filosofia e teologia nel 1669. Nel 1668, ancora alunno, aveva pubblicato l'opera Argus Philosophicus, «dove con breve metodo si insegna la logica, e la fisica»[2].

Lì iniziò a insegnare matematica, ma alla rivolta antispagnola di Messina del 1678 seguì una repressione che portò anche alla chiusura del collegio. Quarteroni si trasferì a Roma dove ottenne il ruolo di lettore all'Università la Sapienza[3], ancora parte del Collegio Romano gesuitico, e presso il Collegio Clementino dei somaschi.

Successivamente ottenne la cattedra soprannumeraria di matematica della Sapienza, svolgendo un insegnamento culturalmente assai vivace, che coniugava matematica e geometria euclidea, astronomia, ottica, statica e meccanica, idrostatica e pneumatica, proprietà dell'atmosfera, influssi del Sole e della Luna sul corpo umano, spiegazione del calendario gregoriano, elementi di geografia, cosmografia e geometria, ancora meccanica dei solidi e dei fluidi. Incontrò a Roma anche Leibniz, che ne apprezzò la vivacità intellettuale e lo nominò nella sua opera Phoranomus[4]. Viene ricordato da Giangiuseppe Origlia per avere insegnato matematica ed ingegneria idraulica al principe Raimondo di Sangro, celebre ermetista napoletano[5].

Prese parte attiva alle articolate e accese discussioni che si svolsero circa la riforma del calendario gregoriano[6][7].

Di lui ci restano nelle biblioteche italiane un trattato Responsiones ad nonnullas assertiones pro reformatione kalendarii gregoriani del 1703, presso la Biblioteca Casanatense di Roma) e uno studio sulle Ragioni per escludere il progetto di unire il Reno al Po del 1717, presso la Biblioteca Alessandrina di Roma; all'estero invece un Trattato della fortificazione del 1728, presso la Houghton Library dell'Università di Harvard.

Fu membro dell'Accademia dell'Arcadia con il nome di Cratilo Erculeo[4].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Università di Harvard, Houghton Library, MS Typ 255: Trattato della fortificazione, 1728.

A stampa[modifica | modifica wikitesto]

Manoscritti[modifica | modifica wikitesto]

  • (LA) , Responsiones ad nonnullas assertiones pro reformatione kalendarii gregoriani, Roma, 1703.
  • Ragioni per escludere il progetto di unire il Reno al Po, Roma, 1717.
  • Trattato della fortificazione, Roma, 1728.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Filippo Maria Renazzi, Storia dell'Università degli studj di Roma, detta comunemente la Sapienza, che contiene anche un saggio storico della letteratura romana, dal principio del XIII secolo sino al declinare del XVIII secolo, vol. IV, Roma, Nella Stamperia Pagliarini, 1806, p. 100. URL consultato il 15 aprile 2020. Renazzi riferisce anche: «Ha il Mongitore onorato di magnifico elogio questo Professore, e rilevato i pregj, che lo adornavano (Bibl. Sicul. Append. I)».
  2. ^ «Archivio di Stato di Roma, Cartari Febei, b. 66, c. 334r», DBI. DBI cita anche Salvatore Proja, Notizie biografiche del professore Domenico Quartaroni, bibliotecario della Pamphiliana, Roma, 1840. URL consultato il 15 aprile 2020. 8 pp. (Estratto da «L'Album. Giornale letterario e di belle arti», anno VII, pp. 58-60).
  3. ^ Storia di Messina dal 1702 al 1847, su Larderiaweb. Il sito di Larderia. URL consultato il 31 ottobre 2010.
  4. ^ a b DBI.
  5. ^ Giangiuseppe Origlia, Istoria dello Studio di Napoli, vol. II, Napoli, Nella Stamperia di Giovanni di Simone, 1753, p. 323. URL consultato il 31 ottobre 2010.
  6. ^ Del Calendario Gregoriano, in Giornale arcadio di scienze, lettere, ed arti, vol. 3, Roma, Nella Stamperia de Romanis, 1819, pp. 237-242. 356-378. URL consultato il 31 ottobre 2010.
  7. ^ Giusto Fontanini, Lettera a Eustachio Manfredi, su Università di Bologna, Dipartimento di Astronomia. Progetto Specola 2000. Lettere scritte e ricevute E. Manfredi. 1698-1734, Roma, 3 dicembre 1704. URL consultato il 31 ottobre 2010. Busta 36, 15: Comunicazione relativa al giudizio critico sulle proposte di Eustachio Manfredi per il Calendario, espresso dal Quartaroni, matematico del papa e membro della Congregazione del Calendario.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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