Dalbergia

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Dalbergia
Dalbergia sissoo
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Fabidi
Ordine Fabales
Famiglia Fabaceae
Sottofamiglia Faboideae
Tribù Dalbergieae
Genere Dalbergia
L.f., 1782
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Rosidae
Ordine Fabales
Famiglia Fabaceae
Sottofamiglia Faboideae
Tribù Dalbergieae
Genere Dalbergia
Specie

Dalbergia L.f. è un genere di alberi della famiglia delle Fabacee (o Leguminose)[1].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questo genere vanta un'ampia distribuzione pantropicale, dalle zone tropicali del Centro e Sud America, all'Africa (compreso il Madagascar), sino all'Asia del Sud (India, Pakistan, Indonesia, etc) e all'Australia[1].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Specie di Dalbergia.

Il genere comprende oltre 270 specie[1], tra cui:

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Palissandro.
Legname di Dalbergia sp.

Il legno degli alberi di questo genere è tipicamente robusto, poco elastico e perciò difficile da lavorare ma solido e compatto. Il peso specifico della maggior parte delle specie varia tra gli 850 ed i 1100 kg/.

Manufatti in legno di D. nigra

È adatto alla costruzione di mobili e strumenti musicali; nell'arte viene impiegato in ebanisteria e per intarsi. Esso presenta altresì un odore persistente, che può durare anche anni, e delle venature inconfondibili.
Comune a molte specie di Dalbergia è la facoltà del legname di generare allergie professionali, a causa della presenza di chinoni[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Dalbergia, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 19 aprile 2023.
  2. ^ (EN) Armi Vihervaara, Jussi Liippo, African blackwood (Dalbergia melanoxylon)-induced occupational allergic contact dermatitis in a professional piccolo flautist, 2019.

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