Dagus

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Dagus
Immagine di Dagus mancante
Classificazione filogenetica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Diptera
Sottordine Brachycera
Coorte Cyclorrhapha
Sezione Schizophora
Sottosezione Acalyptratae
Superfamiglia Ephydroidea
Famiglia Ephydridae
Sottofamiglia Ephydrinae
Tribù Dagini
Genere Dagus
Cresson, 1935
Serie tipo
Ephydra rostrata
Cresson, 1918
Specie

Dagus Cresson, 1935, è un genere di insetti della famiglia degli Ephydridae (Diptera: Schizophora), endemico del continente americano.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Gli adulti sono moscerini di piccole dimensioni, con corpo lungo al massimo poco più di 2 mm. Nell'ambito della tribù dei Dagini, il genere Dagus si distingue da Brachydeutera per l'estensione della costa fino alla terminazione della media e dagli altri generi per l'assenza di pulvilli.

Il capo ha faccia pronunciata con profilo marcatamente arcuato sia alla vista laterale sia in senso trasversale. Chetotassi frontale composta da tre paia di setole fronto-orbitali lateroclinate, di cui quelle del paio anteriore più piccole delle altre, setole ocellari ben sviluppate e proclinate, setole verticali anch'esse ben sviluppate. Faccia cosparsa di rade setole facciali, concentrate lungo il margine inferiore e nell'area compresa fra la carena e l'angolo postero-ventrale. Il resto della regione facciale è tomentoso, lucente e provvisto di riflessi metallici. Gene portanti una setola di moderato sviluppo.

La chetotassi del torace comprende setole acrosticali prescutellari di vario sviluppo, 3-5 paia di dorsocentrali, di cui le posteriori più robuste, una o due omerali, due notopleurali, di cui la posteriore inserita più in alto rispetto all'anteriore. Setole infralari di vario sviluppo secondo la specie. Lo scutello porta due paia di setole scutellari, di cui le posteriori più lunghe e robuste di quelle anteriori. Le pleure hanno il propleuron glabro, e katepisterno e anepisterno ciascuno con una setola, di cui quella anepisternale più sviluppata. La nervatura alare non presenta particolari conformazioni rispetto alla generalità della famiglia. Le zampe hanno tarsi con pulvilli assenti o rudimentali e unghie relativamente lunghe.

Sistematica e filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Dagus fu istituito come monotipico da Cresson (1935) per includervi una specie precedentemente classificata nel genere Ephydra con i nomi E. pygmaea (Williston, 1896) e E. rostrata (Cresson, 1918). Per decenni, Dagus rostrata è rimasta l'unica specie del genere. Fra gli anni ottanta e i novanta si sono aggiunte, in tre differenti istanze, nuove specie portandone a otto il numero complessivo:

Fin dalla sua istituzione, Dagus ha trovato collocazione nella sottofamiglia delle Ephydrinae, ma sia Cresson (1935) sia Wirth (1968) lo inclusero nella tribù degli Ephydrini. Mathis (1982), partendo dalle ipotesi, formulate negli anni settanta, di un'affinità tra il genere Dagus e altri generi inclusi in parte nelle Ephydrinae (Diedrops) e in parte nella vecchia sottofamiglia delle Parydrinae (Physemops, Psilephydra), individuò un clade monofiletico che comprendeva i citati generi[1]. Il carattere monofiletico di questa linea giustificava pertanto la separazione, nell'ambito delle Ephydrinae, di una nuova tribù, i Dagini, composta allora dai generi Dagus, Physemops, Psylephydra e Diedrops. All'interno dei Dagini, Dagus avrebbe una stretta relazione filogenetica con Physemops, sulla base delle posizioni reciproche delle due setole notopleurali[2][3]:

  Dagini  

Diedrops

Psilephydra

Physemops

Dagus

Un'analisi più recente, contestuale all'istituzione del nuovo genere Sinops (Zhang et al., 2005), propone un cladogramma differente, con la definizione di una relazione più stretta fra Physemops, Psilephydra e Sinops in rapporto a Dagus[4]:

  Dagini  

Diedrops

Psilephydra

Sinops

Physemops

Dagus

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere risulta essere endemico dell'ecozona neotropicale con una distribuzione compresa fra 30° di latitudine Nord e 10° di latitudine Sud. Ad eccezione di Dagus rostratus, gli areali delle singole specie sembrano fortemente circoscritti e limitati ad alcune grandi isole dei Caraibi[5]: le tre specie descritte da Stark (D. mathisi, D. hermani e D. grimaldii) e quelle descritte da Mathis & Zatwarnicki (D. spanglerorum e D. dominicanus) sono segnalate solo nell'isola di Hispaniola (Santo Domingo). D. wirthi sarebbe endemico della Giamaica, mentre D. trichocerus è presente a Cuba e Santo Domingo.

Più vasto è invece l'areale di Dagus rostratus, che si estende anche al territorio continentale comprendendo, oltre i Caraibi, buona parte dell'America centrale, dal Messico a Costa Rica, e il Venezuela.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mathis (1982), p. 2.
  2. ^ Mathis (1982), pp. 4-5.
  3. ^ Mathis (1983), pp. 718-719.
  4. ^ Junhua Zhang, Ding Yang; Wayne N. Mathis, A new genus and species of Ephydridae (Diptera) from the Oriental Region (PDF), in Zootaxa, vol. 1040, 2005, pp. 31-43. URL consultato il 7 maggio 2011.
  5. ^ (EN) N.L. Evenhuis; T. Pape; A.C. Pont; F.C. Thompson, Nomenclator Search Results, in N.L. Evenhuis, T. Pape, A.C. Pont, F.C. Thompson (eds.) BDWD, BioSystematic Database of World Diptera, Systema Dipterorum, Natural History Museum of Denmark, University of Copenaghen, 2009. URL consultato il 30 aprile 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Wayne N. Mathis, Sudies of Ephydrinae (Diptera: Ephydridae), VI: Review of the tribe Dagini (PDF) [collegamento interrotto], in Smithsonian Contributions to Zoology, vol. 345, 1982, pp. 1-29. URL consultato il 26 febbraio 2011.
  • Wayne N. Mathis, A revision of the genus Dagus Cresson (Diptera: Ephydridae), in Proceedings of the Entomological Society of Washington, vol. 85, 1983, pp. 717-726, ISSN 0013-8797 (WC · ACNP). URL consultato il 19 dicembre 2010.
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