Ctenicera cuprea

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Ctenicera cuprea
Esemplare fotografato presso il rifugio Tonini (Baselga di Piné, Trentino)
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Coleopteroidea
Ordine Coleoptera
Sottordine Polyphaga
Infraordine Elateriformia
Superfamiglia Elateroidea
Famiglia Elateridae
Genere Ctenicera
Specie C. cuprea
Nomenclatura binomiale
Triodia sylvina
(Fabricius, 1775)
Sinonimi

Corymbites cupreus
(Fabricius, 1775)
Corymbites cupreus var. aeruginosus
(F., 1798)
Ctenicera cuprea var. aeruginosa
(F.)
Elater cuprea
Fabricius, 1775[1]

Ctenicera cuprea (Fabricius, 1775) è un coleottero appartenente alla famiglia degli Elateridi[1][2][3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare fotografato presso Verviers (Vallonia, Belgio)
Esemplare fotografato sulle Malvern Hills nel Worcestershire (Inghilterra)
Esemplare fotografato nella Val Zebrù (provincia di Sondrio, Lombardia)

È un coleottero dalla forma allungata, grande dagli 11 ai 17 mm, con pronoto solcato da una linea longitudinale e acuminato negli angoli posteriori, scutello largo e in genere coperto da pubescenza pallida, elitre lunghe e glabre, e percorse da 5-6 evidenti strie longitudinali, zampe scure con artigli rossi e, nel maschio, lunghe antenne pettinate[2][3][4]. Pronoto ed elitre sono visibilmente più larghi nelle femmine[3].

La specie è di difficile distinzione dalle sue congeneri, dato che in tutte si rileva una forte varabilità cromatica[2]; tra le forme attestate, può essere interamente metallizzato verde, violaceo, bronzeo, rosso ramato (la var. aeruginosa), oppure con elitre marrone chiaro o giallo scuro che virano verso vari colori metallici alla base e alla punta[3][4].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

L'adulto, presente da maggio a luglio, è molto attivo nelle ore di luce solare, ma si muove anche di notte ed è talvolta attratto dalla luce; predilige gli ambienti aperti ed è comune trovare i maschi posati in alto sulla vegetazione. Le uova vengono deposte a maggio-giugno in terreni con vegetazione sparsa, e si schiudono dopo circa un mese[3][4]. Inizialmente le larve si nutrono di materiale vegetale, sia vivo, sia morto, ma man mano che maturano si inoltrano nel terreno e attaccano le radici; la loro maturazione dura diversi anni, dopodiché s'impupano in una cella scavata in profondità (tra 10 e 25 cm), spupando dopo alcune settimane e svernando sotto terra da adulti[3].

L'insetto risulta a volte dannoso per le coltivazioni (specie di cereali) e per i giardini coltivati[3].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Specie a distribuzione paleartica, con l'areale che si spinge fino alla Mongolia, vive dalla pianura sino ai rilievi subalpini[3]. È molto frequente nei prati montani di diversi paesi dell'Europa[2], incluso tutto l'arco alpino e i Pirenei; è attestata anche in Germania, in Finlandia e nelle isole britanniche[1]. In Gran Bretagna è più diffusa nel nord, da sopra gli estuari del Severn e del Wash fino alle Ebridi Esterne[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Ctenicera cuprea (Fabricius, 1775), su GBIF. URL consultato il 24 settembre 2022.
  2. ^ a b c d Bellmann, p. 110.
  3. ^ a b c d e f g h i (EN) Ctenicera cuprea (Fabricius, 1775), su UK Beetles. URL consultato il 25 settembre 2022.
  4. ^ a b c (EN) Ctenicera cuprea, su NatureSpot. URL consultato il 25 settembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Artropodi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di artropodi