Coppa Intercontinentale 1985 (calcio)

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Coppa Intercontinentale 1985
Toyota Cup 1985
Competizione Coppa Intercontinentale
Sport Calcio
Edizione 24ª
Organizzatore UEFA e CONMEBOL
Date 8 dicembre 1985
Luogo Tokyo, Giappone
Partecipanti 2
Impianto/i National Stadium
Risultati
Vincitore Juventus
(1º titolo)
Secondo Argentinos Juniors
Statistiche
Miglior giocatore Bandiera della Francia Michel Platini[1]
I bianconeri Platini (miglior giocatore dell'edizione) e Scirea, al rientro a Torino, mostrano il trofeo conquistato.
Cronologia della competizione
1984 1986

La Coppa Intercontinentale 1985 (denominata anche Toyota Cup 1985 per ragioni di sponsorizzazione) è stata la ventiquattresima edizione del trofeo riservato alle squadre vincitrici della Coppa dei Campioni e della Coppa Libertadores.

Fu vinta dalla Juventus, al suo primo titolo di campione del mondo, contro gli argentini dell'Argentinos Juniors. È ritenuta la miglior edizione nella storia del torneo per livello tecnico e agonistico[2][3] oltreché, in generale, uno dei migliori incontri mai giocati nella storia dello sport[4].

Avvenimenti[modifica | modifica wikitesto]

Dopo sette edizioni di egemonia delle squadre detentrici della Coppa Libertadores, alla vittoria del massimo trofeo internazionale tornò una squadra europea. A fronteggiarsi nell'edizione 1985, disputata l'8 dicembre su un campo bagnato da una pioggia insistente[3], furono l'Argentinos Juniors e la Juventus.

Il primo tempo vide la squadra bianconera resistere ai tentativi degli argentini di passare in vantaggio, che non produssero occasioni limpide ma garantirono un gioco piacevole. La ripresa fu al contrario decisamente più aperta: dopo una rete annullata a Laudrup per fuorigioco, fu l'Argentinos Juniors a siglare la prima marcatura con Ereros, abile a beffare Tacconi con un pallonetto su un lancio smarcante di Commisso. Pochi minuti dopo una seconda marcatura sudamericana, questa volta a opera di Castro, fu nuovamente annullata dall'arbitro tedesco Roth. Al 62' una combinazione tra Platini e Serena, atterrato in area, diede occasione ai bianconeri di pareggiare su calcio di rigore. Lo stesso giocatore francese si vide annullare alcuni minuti dopo un gol acrobatico, da molti considerato tra i più belli della sua carriera[5][6]. A un quarto d'ora dalla fine della partita gli argentini si portarono nuovamente in vantaggio con Castro, veloce a sfruttare un passaggio filtrante dell'ispirato Borghi. Solo pochi minuti dopo, un'altra azione di pregevole fattura consentì a Laudrup di dribblare il portiere e insaccare con un tiro preciso effettuato a poca distanza dalla linea di fondo.

L'argentino Borghi in azione nel corso della finale di Tokyo

Per decidere l'assegnazione della Coppa furono disputati i tempi supplementari nei quali le due squadre, che tanto si erano combattute nelle prime due frazioni, pagarono la stanchezza e poco concessero allo spettacolo[3]. Per la prima volta nella storia furono pertanto necessari i tiri di rigore per assegnare il trofeo, con gli juventini che prevalsero per 4-2: decisiva la trasformazione di Platini, il quale fu eletto miglior calciatore della partita[3][1].

Con la vittoria nella competizione, la Juventus divenne il primo club al mondo ad avere conquistato almeno una volta tutti i trofei ufficiali della confederazione di appartenenza, un record ulteriormente migliorato quattordici anni dopo[7][8]. I difensori italiani Gaetano Scirea e Antonio Cabrini divennero i primi calciatori a vincere tutte le competizioni UEFA per club allora vigenti; allo stesso tempo, l'allenatore Giovanni Trapattoni divenne il primo tecnico — e rimase l'unico fino alla prima finale di Coppa Intertoto disputata un decennio più tardi — a fare altrettanto[9].

In Italia, la partita passò alla storia sul versante mediatico anche per la rottura del fin lì monopolio televisivo della RAI nello sport. Per la prima volta nel Paese, un grande evento sportivo non venne trasmesso dalla TV di Stato[10] bensì da Canale 5, che inizialmente mandò in onda la sfida in diretta televisiva limitatamente alla Lombardia, stante l'allora divieto per le TV private di trasmettere in diretta sul territorio nazionale, e poi in replica in tutta la penisola[11].

Nel 2017, la FIFA ha equiparato i titoli della Coppa del mondo per club e della Coppa Intercontinentale, riconoscendo a posteriori anche i vincitori dell'Intercontinentale come detentori del titolo ufficiale di «campione del mondo FIFA», inizialmente attribuito soltanto ai vincitori del Mondiale per club[12][13][14].

Tabellino[modifica | modifica wikitesto]

Tokyo
8 dicembre 1985, ore 12:00 UTC+9
Juventus 2 – 2
(d.t.s.)
referto
Argentinos JrsNational Stadium (62.000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Ovest Volker Roth

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Juventus
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Argentinos Jrs

Formazioni[modifica | modifica wikitesto]

Juventus
P 1 Bandiera dell'Italia Stefano Tacconi
D 2 Bandiera dell'Italia Luciano Favero
D 3 Bandiera dell'Italia Antonio Cabrini
C 4 Bandiera di San Marino Massimo Bonini
D 5 Bandiera dell'Italia Sergio Brio
D 6 Bandiera dell'Italia Gaetano Scirea (C) Uscita al 64’ 64’
A 7 Bandiera dell'Italia Massimo Mauro Uscita al 78’ 78’
C 8 Bandiera dell'Italia Lionello Manfredonia
A 9 Bandiera dell'Italia Aldo Serena
C 10 Bandiera della Francia Michel Platini Man of the match
A 11 Bandiera della Danimarca Michael Laudrup
Sostituzioni:
D 13 Bandiera dell'Italia Stefano Pioli Ingresso al 64’ 64’
C 16 Bandiera dell'Italia Massimo Briaschi Ingresso al 78’ 78’
Allenatore:
Bandiera dell'Italia Giovanni Trapattoni
Argentinos Juniors
P 1 Bandiera dell'Argentina Enrique Vidallé
D 2 Bandiera dell'Argentina José Luis Pavoni
D 3 Bandiera dell'Argentina Adrián Domenech (C)
D 4 Bandiera dell'Argentina Carmelo Villalba
C 5 Bandiera dell'Argentina Sergio Batista
C 6 Bandiera dell'Argentina Jorge Olguín
A 7 Bandiera dell'Argentina José Antonio Castro
C 8 Bandiera dell'Argentina Mario Videla
A 9 Bandiera dell'Argentina Claudio Borghi
C 10 Bandiera dell'Argentina Emilio Commisso Uscita al 82’ 82’
A 11 Bandiera dell'Argentina Carlos Ereros Uscita al 117’ 117’
Sostituzioni:
C 14 Bandiera dell'Argentina Juan José López Ingresso al 117’ 117’
C 16 Bandiera degli Stati UnitiBandiera dell'Argentina Renato Corsi Ammonizione Ingresso al 82’ 82’
Allenatore:
Bandiera dell'Argentina José Yudica

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Toyota Cup 1985, su fifa.com (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2012).
  2. ^ (ES) Aldo Proieto, Juventus - Argentinos: Un partido inolvidable, in El Gráfico, n. 3453, 10 dicembre 1985.
  3. ^ a b c d Carlo F. Chiesa, Regine del mondo - La storia della Coppa Intercontinentale, in Calcio 2000, n. 27, febbraio 1999, pp. 70-71.
  4. ^ (ES) Aquella final fabulosa en la que sólo ganó el fútbol, su clarin.com, 8 dicembre 2010.
  5. ^ "Per un palo…". I quasi-gol più belli della storia, su sport.sky.it, 21 settembre 2017. URL consultato il 4 maggio 2018.
  6. ^ Filmato audio Juve, il gol più bello di Platini? Quello annullato..., La Gazzetta dello Sport, 8 dicembre 2016. URL consultato il 4 maggio 2018.
  7. ^ (ES) La primera final italiana, in La Vanguardia, 15 maggio 2003, p. 55.
  8. ^ Juve, sei proprio la più grande, in La Stampa, 9 dicembre 1985, p. 15.
  9. ^ Il presidente Tessone ce l'ha con l'arbitro, in La Stampa, 9 dicembre 1985, p. 16.
  10. ^ Ugo Buzzolan, C'è una cosa nuova oggi in tv il grande calcio su Canale 5, in La Stampa, 8 dicembre 1985, p. 25.
  11. ^ Gianni Romeo, La Juve ha vinto a Tokyo? Non chiedetelo alla Rai..., in La Stampa, 10 dicembre 1985, p. 28.
  12. ^ Cfr. (EN) FIFA Council approves key organisational elements of the FIFA World Cup, su fifa.com, Fédération Internationale de Football Association, 27 ottobre 2017. URL consultato il 16 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2017). (EN) FIFA Club World Cup 2017: Statistical Kit (PDF), su resources.fifa.com, Fédération Internationale de Football Association, pp. 15, 40-42. URL consultato il 16 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2017). Mondiale per club: il Real cerca l'allungo, su it.uefa.com, 13 dicembre 2017.
  13. ^ Sebbene non promuova l'unificazione statistica dei tornei, la FIFA è l'unica organizzazione con giurisdizione mondiale al di sopra delle confederazioni continentali e quindi, l'unica che può conferire un titolo di tale livello; ergo, il titolo assegnato dalla stessa federazione mondiale ai vincitori della Coppa Intercontinentale è formalmente un titolo mondiale FIFA, cfr. (EN) Approval for Refereeing Assistance Programme and upper altitude limit for FIFA competitions, su fifa.com, 15 dicembre 2007. URL consultato il 3 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015). (EN) FIFA, FIFA Statutes, April 2016 edition (PDF), su resources.fifa.com, aprile 2016, p. 19.
  14. ^ Cfr. (ES) FIFA acepta propuesta de CONMEBOL de reconocer títulos de copa intercontinental como mundiales de clubes, su conmebol.com, 29 ottobre 2017. (ES) La FIFA reconoció de manera oficial a la Copa Intercontinental, su diariovivo.com, 27 ottobre 2017. (ES) FIFA reconoce Intercontinentales como Mundiales, su espndeportes.espn.com, 27 ottobre 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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