Conde de Regla (1786)

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Mejicano
Piano di costruzione di un vascello da 112 cannoni classe Santa Ana
Descrizione generale
Tipovascello a tre ponti
ClasseClasse Santa Ana
CantiereReales Astilleros de La Habana
Impostazione21 gennaio 1786
Varo4 novembre 1786
Entrata in servizio1787
Radiazione1808
Destino finalevenduto per demolizione
Caratteristiche generali
Dislocamento2148
Stazza lorda4342 tsl
Lunghezza59,46 m
Larghezza15,5 m
Pescaggio7,37 m
PropulsioneVela
Equipaggio801
Armamento
ArmamentoArtiglieria[1]:

Alla costruzione

  • 30 cannoni da 36 libbre
  • 32 cannoni da 24 libbre
  • 32 cannoni da 12 libbre
  • 18 cannoni da 8 libbre

Totale: 80 (112 come armamento massimo)

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Il Conde de Regla fu un vascello di linea spagnolo da 112 cannoni che prestò servizio nella Armada Española tra il 1786 e il 1808.

Costruzione[modifica | modifica wikitesto]

Realizzato nei Reales Astilleros di L'Avana, Cuba, sui piani costruttivi elaborati dal tenente generale e ingegnere navale José Joaquín Romero y Fernández de Landa fu uno dei 9 vascelli della classe Meregildos o Santa Ana dal nome della prima unità. Le altre unità della classe erano Santa Ana, Mejicano, Salvador del Mundo, Real Carlos, San Hermenegildo, Reina María Luisa, Príncipe de Asturias e costituirono il nerbo della flotta spagnola durante le guerre napoleoniche.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il vascello di primo rango Conde de Regla fu realizzato presso il cantiere navale di L’Avana, Cuba, dietro finanziamento del magnate minerario e filantropo Conte di Regla che lo donò al Re di Spagna Carlo III. La nave venne realizzata per il 76% in legno di cedro[2] ed entrò in servizio con un armamento di 80 cannoni disposti nel seguente ordine: 30 cannoni da 36 libbre nella prima batteria, 32 da 24 nella seconda, 32 da 12 nella terza, 12 da 8 sul cassero e 6 da 8 sul castello di prua.

Arrivato a Cadice il 10 agosto 1787 entrò a far parte della Squadra di Istruzione al comando del tenente generale Juan de Lángara y Huarte, e le prove in mare diedero risultati incoraggianti, in quanto il vascello era ben costruito, teneva il mare, rispondeva dolcemente ai comandi e il ponte di batteria risultava efficiente in condizioni di mare mosso.

Rappresentazione della battaglia di Capo San Vincenzo del 1797 in un libro di Edward Shippen (1826-1911).

In seguito alla firma del Trattato di San Ildefonso, nell'ottobre 1796[3] la Spagna dichiarò guerra alla Gran Bretagna e al Portogallo. Assegnato come nave di bandiera alla divisione agli ordini del Commodoro[4] D'Amblimont,[5] il 14 febbraio 1797, vicino a Capo San Vincenzo[6] l'Esquadra dell'Océano,[7] al comando del viceammiraglio José de Córdova y Ramos,[8] si scontrò con quella inglese[9] al comando dell'ammiraglio Sir John Jervis patendo una cocente sconfitta. Durante lo scontro il Conde de Regla,[10] al comando del capitano di vascello Don Jerónimo Bravo, impegnò combattimento contro la flotta inglese patendo la morte del Commodoro[11] d’Amblimont, rimasto ucciso da una palla di cannone che lo tagliò in due, e di altri 8 membri dell’equipaggio, mentre ulteriori 17 vennero gravemente feriti.

Dopo la cocente sconfitta l'ammiraglio de Córdova y Ramos fu sostituito da don José de Mazarredo Salazar Muñatones y Gortázar. Nel 1798 il Conde de Regla fece parte della squadra dell'ammiraglio de Mazarredo y Cortázar, quando quest'ultima uscì da Cadice per trasferirsi a El Ferrol. Era previsto che le navi spagnole si riunissero alla squadra dell'ammiraglio francese Étienne Eustache Bruix, quando quest'ultima fosse transitata davanti al porto di El Ferrol, ma per l'ammiraglio francese, salpato da Brest il 26 aprile 1799, tale operazione non riuscì.[12] Nel giugno 1799 la squadra spagnola prese il mare dirigendo verso Cartagena,[13] dove si riunì a quella dell'ammiraglio Bruix, salpando da questo porto per approdare il 12 luglio a quello di Cadice.[14] Dopo pochi giorni le navi francesi, terminate le operazioni di rifornimento, lasciarono Cadice per fare ritorno a Brest.[14] Le seguiva una squadra navale spagnola di 18 vascelli che comprendeva anche il Conde de Regla, ma quest’ultimo e il Santa Ana lasciarono la formazione per raggiungere Cadice in quanto bisognosi di carenaggio.[15]

Ritornato a Cadice vi rimase in attesa dei lavori, e quando la Spagna dichiarò guerra alla Gran Bretagna a fianco della Francia nel 1804, il Conde de Rengla fu portato presso l’Arsenale della Carraca, ed utilizzato per fornire parti di ricambio alle navi della squadra dell'ammiraglio Federico Carlos de Gravina y Napoli che si stava radunando.

Entrato in bacino il 6 maggio 1806,[16] vi rimase per un lungo periodo a causa della mancanza di legname stagionato. Radiato definitivamente il 10 luglio 1808, fu demolita nell’Arsenale nel corso del 1811.[17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://www.todoababor.es/listado/navio-condederegla.htm Navío Conde de Regla
  2. ^ Come la maggior parte della navi realizzate all’epoca a Cuba in quanto questo legno, estremamente resistente, li si trovava in abbondanza. L’Arsenale di Cuba era allora sotto la direzione dell’ingegnere navale Vincente Plo, appositamente arrivato dalla Spagna per rivitalizzare la produzione del cantiere che risultava paralizzata da anni.
  3. ^ Duro 1902, p. 75.
  4. ^ Duro 1902, p. 83.
  5. ^ Il Conte di Amblimont era un ufficiale di origine francese rifugiatosi in Spagna durante il corso della Rivoluzione francese. Naturalizzato spagnolo in entrò nell'Armada Española nel 1791, raggiungendo il grado di Jefe de Escuadra.
  6. ^ Duro 1902, p. 84.
  7. ^ Forte di ventisette vascelli di linea e sette fregate.
  8. ^ Duro 1902, p. 82.
  9. ^ Forte di quindici vascelli di linea, cinque fregate, un brigantino ed una cannoniera.
  10. ^ Durante la battaglia il Conde de Regla aveva a bordo sei vetture per l’artiglieria dell’esercito, 30 pali e 150 quintali di polvere da sparo.
  11. ^ Duro 1902, p. 88.
  12. ^ Donolo 2012, p. 155.
  13. ^ Duro 1902, p. 179.
  14. ^ a b Donolo 2012, p. 159.
  15. ^ Duro 1902, p. 212.
  16. ^ Il bacino di carenaggio era stato lasciato libero dal vascello francese Algeciras, nave di bandiera del viceammiraglio Rosily-Mesros.
  17. ^ Secondo lo storico Manuel Marliani nel suo libro Combate de Trafalgar. Vindicación de la Armada Española contra las aserciones vertidas por Mr. Thiers en su Historia del Consulado y el Imperio, Imprenta y Libería de Matute, Madrid, 1856, il vascello ‘’Conde de regla’’ affondò al suo posto di ormeggio per una falla in carena nel corso del 1818.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) José María de Juan-Garci Aguado, José Romero Fernández de Landa, Un Ingeniero de Marina del Siglo XVII, La Coruña, Universidad de la Coruña, 1998.
  • Luigi Donolo, Il Mediterraneo nell'Età delle rivoluzioni 1789-1849, Pisa, Pisa University Press, 2012, ISBN 978-88-6741-004-0.
  • (ES) Cesáreo Fernández Duro, Armada Española desde la unión de los reinos de Castilla y de Aragon. Tomo 7, Madrid, Est. Tipográfico “Sucesores de Rivadeneyra”, 1900.
  • (ES) Cesáreo Fernández Duro, Armada Española desde la unión de los reinos de Castilla y de Aragon. Tomo 8, Madrid, Est. Tipográfico “Sucesores de Rivadeneyra”, 1902.
  • (EN) William James, The naval history of Great Britain, from the declaration of war by France in 1793, to the accession of George IV : A new ed., with additions and notes, bringing the work down to 1827. Volume 3., London, McMillan and Co., 1902.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]