Coelogyne venusta

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Coelogyne venusta
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Epidendroideae
Tribù Arethuseae
Sottotribù Coelogyninae
Genere Coelogyne
Specie C. venusta
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Orchidales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Epidendroideae
Tribù Arethuseae
Sottotribù Coelogyninae
Genere Coelogyne
Specie C. venusta
Nomenclatura binomiale
Coelogyne venusta
Rolfe, 1904

Coelogyne venusta Rolfe, 1904 è una pianta della famiglia delle Orchidacee endemica del Borneo.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È un'orchidea di medie dimensioni a crescita epifita, ed occasionalmente litofita. C. nitida presenta pseudobulbi sottili, di forma ovoidale, eretti o ascendenti, superficialmente scanalati che portano 2 foglie picciolate, piuttosto rigide, di forma variabile da ellittica a ovata a lineare, acute all'apice, profondamente plicate. La fioritura avviene per un lungo periodo, dall'autunno alla primavera mediante un'infiorescenza racemosa, derivante da uno pseudobulbo di nuova crescita, da eretta a ricadente, lunga in media 50 centimetri, portante da 16 fino a 35 fiori. Questi sono grandi in media 3 - 3,5 centimetri, sono di colore bianco soffuso di rosa e hanno sepali ovato-lanceolati più grandi dei petali che sono di forma lanceolata, molto acuta; il labello è trilobato.[2]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Pianta endemica dell'isola del Borneo, in particolare di Sarawak, Sabah e Brunei, dove cresce in collina e montagna, epifita sugli alberi della foresta montana tropicale o litofita su affioramenti di scisto e arenaria in posizioni sommitali, dagli 800 ai 2350 metri sul livello del mare.[2]

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

Queste piante sono meglio coltivate in vaso, in terreno di media consistenza e ben drenato, come le cortecce d'abete. Richiedono una posizione luminosa, ma in ombra, temendo la piena luce del sole con temperature fresche, da aumentare nel periodo della fioritura.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Coelogyne venusta, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 9 febbraio 2021.
  2. ^ a b c (EN) Coelogyne venusta, in Internet Orchid Species Photo Encyclopedia. URL consultato il 3 giugno 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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