Clan Charteris

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Clan Charteris
Regione Lowlands scozzesi
Motto
Questa è la nostra carta[1]
Cimiero
Capo, armi e sede
James Charteris, 13º Conte di Wemyss e 9º Conte di March
Sede Gosford House
Ceppi del Clan Charteris
Charteris di Dumfries
Charteris di Kinfauns
Clan rivali
Clan Kirkpatrick
Clan Douglas
Clan Ruthven[2]

Il Clan Charteris è un clan scozzese[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

L'origine del nome deriva dalla città di Chartres in Francia[2].

Origini del clan[modifica | modifica wikitesto]

William, un figlio del Lord Chartres, si dice che arrivasse con la conquista normanna dell'Inghilterra[2]. Il figlio o il nipote di William arrivò in Scozia, al seguito di Davide I di Scozia[2]. Uno dei primi riferimento al nome si trova in una carta del 1174 a Kelso Abbey. In questa carta il nome appare scritto in latino, come de Carnoto[2].

Una carta del 1266 dà prova di quattro generazioni di Charterises:. Robert de Carnoto, un cavaliere che si dice fosse il figlio di Thomas, che era il figlio di un altro Thomas, che era il figlio di Walther[2]. Nel 1280 Sir Thomas de Charteris fu nominato Lord cancelliere di Scozia da Alessandro III di Scozia[2].

Guerre di indipendenza scozzese[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1296 Andrew de Charteris rese omaggio a Edoardo I d'Inghilterra e appare sul Ragman Rolls[2] Tuttavia ben presto prese parte alla lotta per l'indipendenza scozzese e di conseguenza i suoi possedimenti furono confiscati da John Balliol[2]. Il figlio di Andrew, William Charteris, era un sostenitore di Robert Bruce ed era con Bruce quando Comyn è stato ucciso a Dumfries nel 1306[2]. Sir Thomas Charteris era un sostenitore fedele della Corona scozzese ed è stato nominato ambasciatore in Inghilterra[2]. È stato nominato Lord cancelliere di Scozia nel 1342 da Davide II di Scozia ed è stato ucciso nella battaglia di Durham nel 1346[2].

XVI secolo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1526 nacque una faida con il Clan Kirkpatrick[2]. Nel marzo 1526 venne registrato, a Pitcairn, un processo penale di John Charteris di Amisfield, insieme a suo fratello e due figli, quando venne accusato dell'omicidio di Roger Kilpatrick, figlio di Alexander Kilpatrick[2].

Nel 1530 sorse una disputa importante, quando Sir Robert Charteris, ha combattuto una duello con Sir James Douglas di Drumlanrig. Il re osservò che il duello è stato combattuto con tanta furia che la spada di Charteris si ruppe.

Un altro ramo del clan sono stati i Charterises di Kinfauns che ha contestato la "sovranità" dei loro cugini di Dumfriesshire[2]. I Charterises di Kinfauns si dice che abbia ricevuto le loro terre come ricompensa per il sostegno a Robert Bruce contro gli inglesi[2]. Tuttavia il Clan Ruthven contestò spesso l'autorità dei Charterises[2]. Nel 1544 Patrick, Lord Ruthven, è stato eletto Preposito di Perth, ma all'intervento del Cardinale Beaton, Ruthven fu privato della carica, che venne data a Charteris di Kinfauns[2]. La città ha rifiutato di riconoscere Charteris e sbarrò le porte contro di lui[2]. Charteris insieme a Lord Gray e il Clan Leslie poi attaccò la città, ma furono respinti dai Ruthvens[2]. Come risultato Ruthven rimase Preposito di Perth fino al 1584 quando William Ruthven, conte di Gowrie, gli successe[2]. John Charteris era stato ucciso dal l'erede del conte a Edinburgh High Street nel 1552[2].

XVII secolo e la guerra civile[modifica | modifica wikitesto]

Sir John Charteris di Amsfield è stato nominato uno dei commissari del Parlamento per confermare il trattato di Ripon nel 1641[2]. John sostenne l'Alleanza Nazionale, ma non si alzò contro il re. Il risultato fu imprigionato a Edimburgo nel 1643. Poi si unì alle forze di James Graham, I marchese di Montrose e fu con le forze reali quando sono stati sorpresi nella battaglia di Philiphaugh nel settembre 1645[2]. Il fratello di John, il capitano Alexander Charteris era uno dello staff di Montrose ed era con lui nella sua campagna sfortunata a Caithness nel 1650[2]. Alexander Charteris fu catturato con Montrose e furono giustiziati il 21 giugno 1650[2]. Le proprietà di famiglia poi passarono a Thomas Hogg, che in seguito assunse il nome di Charteris.

XVIII e XIX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Il colonnello Francis Charteris, che era il rappresentante maschile della famiglia, ha acquistato terreni nei pressi di Haddington[2]. Ha lasciato una figlia unica, Janet, che sposò il conte di Wemyss[2]. Il loro secondo figlio era Francis Wemyss che in seguito assunse il nome di Charteris[2]. I Charteris possedettero delle tenute vicino a Haddington, che da allora sono stati venduti, anche se Gosford House è ancora la sede del conte di Wemyss e March[2].

Capo[modifica | modifica wikitesto]

Clan Capo: 13º conte di Wemyss e il 9º conte di March, che è anche visconte di Peebles, Lord Wemyss di Elcho, Lord Elcho e Methel, Lord Douglas di Neidpath, Lyne e Munard, Barone Wemyss, Barone Douglas di Amesbury[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Clan Charteris Profile Archiviato il 30 maggio 2012 in Internet Archive. scotclans.com. Retrieved 24 novembre 2013.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae Way, George and Squire, Romily. Collins Scottish Clan & Family Encyclopedia. (Foreword by The Rt Hon. The Earl of Elgin KT, Convenor, The Standing Council of Scottish Chiefs). Published in 1994. Pages 100 - 101.
  3. ^ burkespeerage.com. URL consultato il 23 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2012).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]