Circuito di Bathurst

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Bathurst, Mount Panorama
Tracciato di Bathurst, Mount Panorama
Tracciato di Bathurst, Mount Panorama
Localizzazione
StatoBandiera dell'Australia Australia
LocalitàBathurst
Caratteristiche
Lunghezza6 213 m
Curve23
Inaugurazione1938
Categorie
Australian S5000 Championship
Formula 3
Campionato Supercars
Altre serieIntercontinental GT Challenge
Australian S5000 Championship
Tempo record1'59"8375
Stabilito daJames Golding
suLigier JS F3-S5000-Ford
il2 dicembre 2021
Formula 3
Tempo record2'02"6701
Stabilito daSimon Hodge
suMygale M11-Mercedes-Benz
il20 aprile 2014
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 33°26′51″S 149°33′21.6″E / 33.4475°S 149.556°E-33.4475; 149.556

Il circuito di Bathurst (in inglese, ufficialmente, Mount Panorama Circuit) è un circuito motoristico australiano di Bathurst (Nuovo Galles del Sud).

È famoso per i suoi saliscendi e per i muretti che delimitano la maggior parte del tracciato, ricavato da strade aperte al traffico.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il circuito è stato inaugurato nel 1938, il giorno di Pasqua, con la prima gara automobilistica e motociclistica. Ogni anno, l'impianto ospita la 12 Ore di Bathurst valida per l'Intercontinental GT Challenge (solitamente a febbraio) e la Bathurst 1000 della Supercars (ad ottobre).

Sono diversi i casi di morte registrati in gara, l'ultimo nel 2006. L'incidente di Mike Burgmann nel 1986 comportò l'unica modifica al circuito, fatta nel 1987 con l'aggiunta di una chicane denominata The Chase, nel lunghissimo rettilineo Conrod Straight, prima della curva che porta al traguardo, la Murray's Corner.

Nel 1992 l'ex campione del mondo di Formula 1 Dennis Hulme vi trovò la morte a causa di un infarto, occorsogli durante la 1000 km di quell'anno[1].

Piloti deceduti[modifica | modifica wikitesto]

Sotto, vi è un elenco dei piloti morti durante una gara sul circuito di Bathurst. Da ricordare, inoltre, due spettatori morti nel 1955, centrati da un'auto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Infarto in gara stronca Hulme, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 5 ottobre 1992 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).

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