Cima Pagarì
Cima Pagarì | |
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Stati | Italia Francia |
Regione | Piemonte Provenza-Alpi-Costa Azzurra |
Provincia | Cuneo Alpi Marittime |
Altezza | 2 908 m s.l.m. |
Catena | Alpi |
Coordinate | 44°07′11.03″N 7°24′35.1″E / 44.11973°N 7.40975°E |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Sud-occidentali |
Sezione | Alpi Marittime e Prealpi di Nizza |
Sottosezione | Alpi Marittime |
Supergruppo | Gruppo Gelas-Grand Capelet |
Gruppo | Gruppo del Gelas |
Sottogruppo | Gruppo Clapier-Maledia p.d. |
Codice | I/A-2.I-A.4.a/a |
La Cima Pagarì (anche in francese Cime Pagarì[1]) è una montagna di 2.908 m s.l.m.[2] delle Alpi Marittime, situata lungo il confine italo-francese.
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
Si tratta di una delle punte della catena principale alpina; ad est il Passo Pagarì (2819 m) la separa dalla Cima Maledia, mentre verso ovest il crinale prosegue con la Cima di Peirabroc (2940 m)[2] e il Monte Clapier. Nei pressi del punto culminante sorgono alcuni ometti in pietrame. Si tratta di una vetta apprezzata per la relativa facilità di accesso e l'ottimo punto di vista che offre su molte cime delle circostanti Alpi Marittime[3]
Salita alla vetta[modifica | modifica wikitesto]
La via normale di accesso alla vetta è un itinerario considerato di difficoltà escursionistica EE[4] e si sviluppa lungo una traccia di sentiero che parte nei pressi del passo del Pagarì, a sud-est della vetta. Per raggiungere il passo dal versante francese si può partire dal refuge de Nice, mentre dal versante italiano l'accesso avviene in genere dal Rifugio Pagarì. Nel secondo caso si può anche svoltare a sinistra prima di giungere al passo ricongiungendosi poco dopo alla via che sale dal colle.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La punta Pagarì, come altre montagne poste sul confine italo-francese, venne interessata dalle operazioni belliche connesse con la II guerra mondiale. In particolare tra la cima e il passo del Pagarì venne costruito un bastione in pietrame, tutto'ora ben conservato, che facilitava il controllo del punto di valico. L'opera venne tenuta prima dalle truppe nazifasciste e in seguito dai partigiani[3].
Punti di appoggio[modifica | modifica wikitesto]
- Rifugio Pagarì (versante italiano)
- Refuge de Nice (versante francese)
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Cartografia ufficiale dell'Istituto Geografico Nazionale, on-line su www.geoportail.gouv.fr
- ^ a b Carta in scala 1:50.000 n.50-3 "Val Maira - Val Grana - Valle Stura - Valle Gesso", Fraternali.
- ^ a b Brendan Sainsbury, Da Terme di Valdieri a Entracque, in Camminare in Italia, EDT srl, 2011, pp. 78. URL consultato il 7 agosto 2018.
- ^ utente montagnard, Pagarì (Cima) da San Giacomo per il Passo Pagarì, su gulliver.it, 2 agosto 2010. URL consultato il 6 agosto 2018.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Andrea "Aladar" Pittavino, Rifugio Pagarì - Storia ed itinerari, edizioni LILA, 2004
- Cartografia
- Cartografia ufficiale dell'Istituto Geografico Militare in scala 1:25.000 e 1:100.000, consultabile on line
- Sistema Informativo Territoriale della provincia di Cuneo, su base cartografica 1:10.000
- Istituto Geografico Centrale - Carte dei sentieri 1:50.000 n.8 "Alpi Marittime e Liguri" e 1:25.000 n. 113 "Parco naturale dell'Argentera"
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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