Chiese di Bardi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Voce principale: Bardi (Italia).

Per chiese di Bardi si intendono gli edifici di culto cristiani del comune di Bardi.

Edifici religiosi nel capoluogo[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Maria Addolorata[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Maria Addolorata
Parmigianino, Sposalizio di santa Caterina e i santi Giovanni Evangelista e Giovanni Battista, 1521-1522, Chiesa di Santa Maria Addolorata
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Maria Addolorata (Bardi) e Pala di Bardi.

Edificato in stile neobizantino tra il 1932 e il 1934 su progetto dell'architetto Camillo Uccelli, il tempio sorge sul luogo della quattrocentesca chiesa della Visitazione di Nostra Signora, annessa al convento dei serviti soppresso nel 1805; al suo interno sono conservate numerose opere di pregio, tra cui la statua seicentesca dell'Addolorata attribuita al Berni, due crocifissi del XV secolo, arredi, paramenti sacri e, tra i dipinti, un Sant'Andrea del XVII secolo, il Busto della Vergine del pittore seicentesco Francesco Nuvolone detto "il Panfilo" e soprattutto lo Sposalizio di santa Caterina e i santi Giovanni Evangelista e Giovanni Battista, meglio nota come Pala di Bardi, opera giovanile del Parmigianino, realizzata tra il 1521 e il 1522.[1][2]

Chiesa di San Giovanni Battista[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Giovanni Battista
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Giovanni Battista (Bardi).

Edificata tra il 1500 e il 1503 dai frati serviti, la chiesa, restaurata nel 1571, fu consacrata nel 1589; ricostruita nella zona absidale nel 1688, fu arricchita verso il 1756 della facciata barocca e delle decorazioni a stucco rococò degli interni, e, tra il 1830 e il 1832, fu completata nei fianchi e dotata di nuova torre campanaria; il tempio, decorato sulla sommità del prospetto principale da statue ottocentesche raffiguranti santi, conserva al suo interno alcune opere di pregio, risalenti al XVII e XVIII secolo.[3]

Santuario della Madonna delle Grazie[modifica | modifica wikitesto]

Santuario della Madonna delle Grazie
Lo stesso argomento in dettaglio: Santuario della Madonna delle Grazie (Bardi).

Edificata tra il 1774 e il 1779 sul luogo di un piccolo oratorio duecentesco dedicato a san Biagio, la chiesa neoclassica fu ristrutturata nel 1883 con la costruzione di una nuova facciata neobarocca ed elevata nel 1889 a santuario mariano dal papa Leone XIII, col titolo di "Santuario della val Ceno"; al suo interno, completamente decorato con affreschi a trompe-l'œil raffiguranti finte architetture classiche, sono conservate alcune opere d'arte settecentesche, tra cui due oli di Antonio Bresciani e una statua della Madonna del Rosario attribuita a Jan Hermansz Geenaert.[4][5]

Chiesa di San Francesco[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Francesco
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Francesco (Bardi).

Edificata originariamente tra il 1571 e il 1579 quale cappella funeraria della famiglia Landi, la chiesa fu ceduta nel 1611 ai frati francescani, che trasformarono in monastero l'annesso ospedale cinquecentesco; completamente ricostruito in stile barocco tra il 1701 e il 1722 per volere del duca Francesco Farnese, il complesso fu confiscato nel 1805 e alienato a privati, a causa della soppressione napoleonica degli ordini religiosi; il convento fu adibito ad abitazione e frazionato, mentre il tempio, utilizzato quale oratorio fino agli inizi del XX secolo, fu successivamente sconsacrato e trasformato in magazzino e forno, perdendo tutte le ricche decorazioni settecentesche della navata; abbandonato dopo il 1960, l'edificio fu restaurato e trasformato in auditorium comunale, gestito dal "Centro Studi della Valle del Ceno".[6]

Oratorio di San Siro[modifica | modifica wikitesto]

Oratorio di San Siro
Lo stesso argomento in dettaglio: Oratorio di San Siro.

Edificato in stile romanico in epoca ignota, forse già nell'VIII secolo, oppure nell'XI o XII, in seguito l'oratorio fu modificato più volte; ampliato e intonacato negli interni nell'ultima ristrutturazione del 1849, il piccolo e rustico edificio, intitolato al Santo Nome di Maria, ospita la copia del Busto della Vergine, dipinto nel XVII secolo dal pittore Francesco Nuvolone detto "il Panfilo" e conservato in originale nella chiesa di Santa Maria Addolorata.[7][8]

Oratorio della Beata Vergine di Pompei[modifica | modifica wikitesto]

Oratorio della Beata Vergine di Pompei
Lo stesso argomento in dettaglio: Oratorio della Beata Vergine di Pompei (Bardi).

Edificato in forme neoclassiche e neogotiche tra il 1891 e il 1893 su progetto del capomastro Domenico Branchi, l'oratorio fu restaurato nel 1995. Il luogo di culto, caratterizzato dalla facciata rettangolare intonacata coronata da un frontone mistilineo in pietra, è internamente decorato con lesene doriche sulle pareti, stucchi sulla cupola della navata e affreschi a cassettoni sulla volta a botte del presbiterio.[9][10]

Edifici religiosi nelle frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Michele Arcangelo di Gravago[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Michele Arcangelo
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Michele Arcangelo (Bardi, Gravago).

Edificata a Monastero di Gravago nella seconda metà del XVII secolo sul luogo di un antico monastero benedettino risalente al VI secolo, la chiesa barocca fu successivamente ampliata a più riprese fino al 1718; arricchita della facciata, del campanile e delle sei cappelle laterali entro il 1774, fu ristrutturata nel 1902, modificando il prospetto principale con alcune aggiunte neobarocche; restaurata nel 2005, fu chiusa al culto nel 2012, a causa di un grave dissesto idrogeologico riguardante la zona absidale.[11]

Chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia di Pieve di Gravago[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa dei Santi Vito Modesto e Crescenzia
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia (Bardi).

Edificata a Pieve di Gravago tra il 1860 e il 1863 sui resti dell'antica pieve risalente al X secolo, la chiesa neoclassica e neobarocca fu affiancata dal campanile nel 1878; nel corso del XX secolo fu internamente restaurata e decorata con gli affreschi realizzati dal pittore pontremolese Tiziano Triani; conserva un imponente altare maggiore risalente al 1656.[12]

Chiesa di Santa Maria Assunta di Casanova[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Maria Assunta
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Maria Assunta (Bardi, Casanova).

Menzionata per la prima volta nell'898, la pieve originaria di Casanova fu ricostruita in stile romanico entro il XII secolo e arricchita di un esonartece nel XIII secolo; risistemata e allungata nel XVII secolo, fu profondamente ristrutturata in stile tardo-barocco tra il 1777 e il 1779; dotata di una nuova facciata neogotica nel 1891, fu completamente restaurata nel 1996, riportando alla luce le fondazioni dei due templi medievali. La chiesa, sviluppata su un impianto a tre navate con sei cappelle, è decorata internamente con stucchi rococò e affreschi e conserva varie opere di pregio, tra cui un'antichissima grande vasca battesimale in arenaria, vari arredi in legno intagliato e la pala raffigurante l'Assunzione, eseguita da Giovan Battista Trotti agli inizi del XVII secolo.[13][14][15]

Oratorio di San Martino di Rugarlo[modifica | modifica wikitesto]

Oratorio di San Martino
Lo stesso argomento in dettaglio: Oratorio di San Martino (Bardi).

Menzionato per la prima volta nel 1167, l'oratorio di Rugarlo fu ricostruito in forme neoclassiche alla fine del XVIII secolo e unito alla chiesa di San Lorenzo di Chiesabianca per costituire un'unica parrocchia. Il luogo di culto, caratterizzato dalla facciata a salienti scandita da lesene, si sviluppa su un impianto a tre navate, scandite da tre ampie arcate a sesto ribassato rette da pilastri.[16][17]

Oratorio di San Lorenzo di Chiesabianca[modifica | modifica wikitesto]

Oratorio di San Lorenzo
Lo stesso argomento in dettaglio: Oratorio di San Lorenzo (Bardi).

Menzionato per la prima volta nell'XI secolo, l'oratorio di Chiesabianca fu ampliato presumibilmente entro il XIV secolo; ristrutturato in seguito in forme barocche, fu dotato del campanile nel XIX secolo; risistemato nelle coperture e nella torre campanaria tra il 1958 e il 1961, fu consolidato strutturalmente nel 1981. Il luogo di culto, caratterizzato dalla facciata intonacata tripartita da un doppio ordine di lesene doriche, è affiancato da tre cappelle per lato.[18]

Chiesa di Santa Maria Assunta di Pione[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Maria Assunta
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Maria Assunta (Bardi, Pione).

Edificata originariamente forse in epoca alto-medievale, la pieve di Pione fu demolita agli inizi del XIX secolo e ricostruita tra il 1809 e il 1826 in forme neoclassiche; restaurata nel 1931, fu risistemata tra il 1965 e il 1966. Il luogo di culto, decorato internamente con lesene doriche, stucchi eseguiti da Gian Battista Giani tra il 1811 e il 1813 e affreschi dipinti da Ugo Lagasi nel XX secolo, accoglie un coro ligneo intagliato del XVII secolo e la pala d'altare dell'Addolorata con il Cristo morto, realizzata da Robert De Longe.[19][20]

Santuario della Beata Vergine di Loreto di Pione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Santuario della Beata Vergine di Loreto (Bardi).

Edificato nel 1805, il santuario di Pione fu ampliato nel 1848 e nel 1886. Il luogo di culto in pietra, preceduto da un grande portico, è internamente decorato con paraste doriche e affreschi sulle volte a crociera.[21]

Chiesa di Sant'Ilario di Faggio di Pione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Sant'Ilario (Bardi).

Menzionata per la prima volta nel 1566, la chiesa di Faggio di Pione fu quasi completamente ricostruita in epoca imprecisata, secondo alcuni studi verso il 1840 ma forse già nella seconda metà del XVIII secolo; affiancata dal campanile nel 1890, fu consacrata nel 1906 e restaurata nel 1978. Il luogo di culto, caratterizzato dalla facciata barocca, conserva alcuni dipinti di pregio, tra cui un Padre Eterno che appare ai santi Rocco e Ilario risalente alla fine del XVII secolo e altre opere settecentesche.[22][23]

Chiesa della Beata Vergine Annunciata di Boccolo de' Tassi[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa della Beata Vergine Annunciata
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa della Beata Vergine Annunciata (Bardi).

A lungo unita alla chiesa di San Michele Arcangelo di Grezzo, la cappella originaria di Boccolo de' Tassi, dedicata a san Pietro, fu elevata a sede parrocchiale autonoma nel 1565; ricostruita nel XVII secolo, la chiesa fu ristrutturata in forme neoclassiche nel XIX secolo; riconsacrata nel 1900 alla beata Vergine Annunciata, fu affiancata dalla sagrestia nel 1913. Il luogo di culto, decorato internamente con lesene e affreschi sulla volta a botte lunettata, accoglie sei cappelle laterali.[24]

Chiesa di San Michele Arcangelo di Grezzo[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Michele Arcangelo
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Michele Arcangelo (Bardi, Grezzo).

Menzionata per la prima volta nel 905, la chiesa di Grezzo, dedicata a san Michele Arcangelo, fu ricostruita probabilmente nel XVII secolo; modificata e ornata nella seconda metà del XVIII secolo, fu arricchita del campanile tra il 1779 e il 1790; consacrata negli ultimi anni del XIX secolo, fu sopraelevata nel 1925. Il luogo di culto, caratterizzato dalla facciata barocca, è decorato internamente con lesene corinzie, stucchi settecenteschi e affreschi nella navata e nelle sei cappelle laterali.[25]

Oratorio di San Rocco di Grezzo[modifica | modifica wikitesto]

Oratorio di San Rocco
Lo stesso argomento in dettaglio: Oratorio di San Rocco (Bardi).

Edificato nel 1630 in stile barocco, l'oratorio di Grezzo, restaurato nel 1769, fu ristrutturato in forme neoclassiche nel 1801. Il piccolo edificio, interamente intonacato, è caratterizzato dalla facciata scandita da lesene e coronata da un frontone triangolare.[26]

Chiesa di San Bartolomeo Apostolo di Caberra di Costageminiana[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Bartolomeo Apostolo
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Bartolomeo Apostolo (Bardi).

Edificata in stile barocco tra il 1726 e il 1744 sul luogo di una precedente cappella romanica, la chiesa di Caberra di Costageminiana fu completata nel 1846 con la costruzione del campanile; al suo interno, riccamente decorato con stucchi e affreschi, il tempio conserva alcune pale settecentesche attribuite ad Antonio Maria Peracchi.[27]

Oratorio della Santissima Annunziata di Caberra di Costageminiana[modifica | modifica wikitesto]

Oratorio della Santissima Annunziata
Lo stesso argomento in dettaglio: Oratorio della Santissima Annunziata (Bardi).

Edificato in stile tardo-romanico tra il 1525 e il 1531 per volere della mistica Margherita Antoniazzi, su sostegno del conte di Bardi Agostino Landi, l'oratorio di Caberra di Costageminiana fu affiancato fin dall'origine dal monastero femminile delle margheritine, chiuso nel 1599; il piccolo tempio rustico conserva alcune tracce degli antichi affreschi e le spoglie della venerabile.[28][29]

Chiesa di Santa Giustina di Santa Giustina[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Giustina
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Giustina (Bardi).

Menzionata per la prima volta nel 1352, la chiesa medievale di Santa Giustina fu ricostruita in forme barocche tra il 1782 e il 1785. Il luogo di culto, caratterizzato dalla monumentale facciata su tre ordini, è internamente decorato con lesene doriche e affreschi nella navata e nelle sei cappelle laterali; l'edificio conserva varie opere di pregio, tra cui il pulpito, il coro e un credenzone in legno intagliato realizzati nel 1780 da Romolo Campanini per il monastero di San Francesco di Bardi, soppresso nel 1805.[13][30][31]

Chiesa di San Lorenzo Martire di Credarola[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Lorenzo Martire
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Lorenzo Martire (Bardi).

Dipendente originariamente dal monastero di Sant'Ambrogio di Milano, la cappella di Credarola, menzionata per la prima volta nel 1188, era inizialmente dedicata a san Giorgio e soltanto nel XVIII fu ribattezzata a san Lorenzo Martire; ricostruita in forme neoclassiche nel XIX secolo, fu restaurata a più riprese tra il 1958 e il 1974, quando furono anche realizzate le decorazioni dell'aula. Il luogo di culto, caratterizzato dalla facciata a salienti preceduta da un esonartece a tre arcate, è internamente ornata con lesene doriche e affreschi sulle volte a botte della navata, del presbiterio absidato e delle cinque cappelle laterali; l'edificio conserva alcuni antichi dipinti e un credenzone ligneo intagliato nel 1777 probabilmente da Romolo Campanini.[32][33]

Oratorio di Santa Liberata di Lezzara[modifica | modifica wikitesto]

Oratorio di Santa Liberata
Lo stesso argomento in dettaglio: Oratorio di Santa Liberata (Bardi).

Edificato in forme neoclassiche probabilmente nel XVIII secolo, l'oratorio di Lezzara fu risistemato negli interni nel 1933 col rifacimento della pavimentazione. Il luogo di culto, caratterizzato dalla facciata elevata su un doppio ordine di lesene a sostegno del frontone triangolare di coronamento, è internamente decorato con paraste doriche e affreschi sulle volte a botte della navata, del presbiterio absidato e delle quattro cappelle laterali.[34]

Chiesa dei Santi Giustina e Giovanni Battista di Campello[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa dei Santi Giustina e Giovanni Battista

Edificata originariamente nel XIV secolo, la chiesa di Campello fu ricostruita intorno alla metà del XVIII e ancora agli inizi del XIX; nuovamente demolita, fu interamente riedificata in forme moderne nel 1963. Il luogo di culto presenta una simmetrica facciata a capanna in laterizio delimitata da pilastri in calcestruzzo armato, con ingresso centrale coperto da un protiro metallico; all'interno la navata, coperta da un soffitto a due falde scandito da travi reticolari, è rivestita in mattoni a vista; il presbiterio accoglie l'altare maggiore a mensa in marmo di Carrara e l'ambone in pietra grigia.[35]

Chiesa di Sant'Ambrogio di Sidolo[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Sant'Ambrogio
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Sant'Ambrogio (Bardi).

Edificata originariamente entro il IX secolo, la chiesa di Sidolo fu ricostruita più volte nei secoli, a partire dal 1185; ristrutturata in stile neoclassico a partire dal 1854, fu riconsacrata dal vescovo di Piacenza Giovanni Battista Scalabrini al termine dei lavori il 30 giugno del 1900; al suo interno, riccamente decorato con affreschi a soggetto religioso, sono ospitate le statue raffiguranti Sant'Ambrogio, la Madonna e San Giuseppe col Bambino.[36]

Chiesa di San Girolamo di Comune Stradella[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Girolamo
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Girolamo (Bardi).

Menzionata per la prima volta nel XIII secolo, la chiesa di Comune Stradella fu ristrutturata in forme barocche in epoca imprecisata; consacrata nel 1900, fu restaurata e decorata nel 1993. Il luogo di culto, caratterizzato dalla facciata intonacata tripartita da lesene doriche, è internamente decorato affreschi sulle volte a botte della navata, del presbiterio e delle quattro cappelle laterali.[13][37]

Edifici di culto minori[modifica | modifica wikitesto]

Oratorio di Sant'Andrea a Gazzo
  • Oratorio di Sant'Andrea a Gazzo
  • Oratorio della Beata Vergine di Caravaggio a Boccolo de' Tassi
  • Oratorio della Madonna Immacolata a Costa
  • Santuario della Beata Vergine della Misericordia a Rondinara
  • Oratorio della Madonna Immacolata a Madonna del Monte
  • Oratorio di San Giuseppe Patriarca a Pieve Dugara
  • Oratorio dell'Angelo Custode a Osacca
  • Oratorio della Beata Vergine di Caravaggio a Vischeto
  • Oratorio della Beata Vergine della Neve a Frassineto
  • Oratorio della Beata Vergine delle Grazie a Roncole
  • Oratorio della Beata Vergine di Caravaggio a Granere
  • Oratorio di San Rocco a Tiglio

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chiesa di San Giovanni Battista e Beata Maria Vergine Addolorata "Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 novembre 2016.
  2. ^ Chiesa di Santa Maria Addolorata a Bardi, su vacanze.itinerarionline.it. URL consultato il 3 novembre 2016.
  3. ^ Oratorio di San Giovanni Battista "Bardi, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 1º novembre 2016.
  4. ^ Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Bardi, su vacanze.itinerarionline.it. URL consultato il 29 ottobre 2016.
  5. ^ Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie - Bardi, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 29 ottobre 2016.
  6. ^ Erika Martorana, Convento di San Francesco:i 400 anni di un «gioiello» (PDF), in Gazzetta di Parma, Parma, 20 ottobre 2011, p. 30. URL consultato il 28 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2016).
  7. ^ Oratorio di San Siro "Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 novembre 2016.
  8. ^ Bardi (PR) – Chiesa (Oratorio) del Santo Nome di Maria (12 settembre) in località San Siro – settembre 2015, su valgotrabaganza.it. URL consultato il 3 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2016).
  9. ^ Beata Vergine di Pompei: Santo Rosario, santa messa, processione e benedizione dei bambini - Bardi (Parma) - 8 maggio 2017, su valgotrabaganza.it. URL consultato il 2 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2019).
  10. ^ Oratorio della Beata Vergine di Pompei "Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 febbraio 2019.
  11. ^ Chiesa di San Michele Arcangelo "Gravago, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 7 dicembre 2016.
  12. ^ Chiesa dei Santi Vito Modesto e Crescenzio "Gravago, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 9 dicembre 2016.
  13. ^ a b c Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti, p. 161.
  14. ^ Chiesa della Beata Vergine Assunta "Casanova Val Ceno, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  15. ^ Schede delle frazioni e delle località: Casanova, su halleyweb.com. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  16. ^ Poggiali, pp. 310-311.
  17. ^ Oratorio di San Martino "Rugarlo, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  18. ^ Oratorio di San Lorenzo "Chiesabianca, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 1º febbraio 2019.
  19. ^ Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti, p. 159.
  20. ^ Chiesa di Santa Maria Assunta "Pione, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  21. ^ Santuario della Beata Vergine di Loreto "Pione, Bardi, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  22. ^ Chiesa di Sant'Ilario "Pione, Bardi, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  23. ^ Chiesa di Sant'Ilario a Faggio [collegamento interrotto], su iatfornovo.it. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  24. ^ Chiesa della Beata Vergine Annunciata "Boccolo Tassi, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  25. ^ Chiesa di San Michele Arcangelo "Grezzo, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  26. ^ Oratorio di San Rocco "Grezzo, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  27. ^ Costageminiana e la Val Dorbora, su halleyweb.com. URL consultato il 5 novembre 2016.
  28. ^ Venerabile Margherita Antoniazzi la 'Devota', su santiebeati.it. URL consultato il 4 novembre 2016.
  29. ^ beata Costa.doc - Chiesa Cattolica Italiana (DOC), su webdiocesi.chiesacattolica.it. URL consultato il 4 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2016).
  30. ^ Chiesa di Santa Giustina Vergine e Martire "Santa Giustina Val Lecca, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  31. ^ Schede delle frazioni e delle località: Santa Giustina e la Val Lecca, su halleyweb.com. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  32. ^ Schede delle frazioni e delle località: Credarola, su halleyweb.com. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  33. ^ Chiesa di San Lorenzo Martire "Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  34. ^ Oratorio di Santa Liberata "Lezzara, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 febbraio 2019.
  35. ^ Chiesa di Santa Giustina e San Giovanni Battista "Campello, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  36. ^ Chiesa di Sant'Ambrogio "Sidolo, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 14 settembre 2017.
  37. ^ Chiesa di San Girolamo "Comune Stradella, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 30 gennaio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Fallini, Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti, Terra di pievi, Parma, MUP Editore, 2006, ISBN 88-7847-021-X.
  • Cristoforo Poggiali, Memorie storiche della città di Piacenza compilate dal proposto Cristoforo Poggiali, Tomo Terzo, Piacenza, per Filippo G. Giacopazzi, 1757.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]