Chiesa di Santa Maria Assunta (Pedemonte)

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Chiesa di Santa Maria Assunta
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàBrancafora (Pedemonte)
Coordinate45°54′50.78″N 11°18′10.56″E / 45.914105°N 11.302933°E45.914105; 11.302933
Religionecattolica
TitolareSanta Maria Assunta
Diocesi Vicenza
Inizio costruzione1870

La chiesa di Santa Maria Assunta è la parrocchiale di Brancafora, frazione-capoluogo del comune sparso di Pedemonte, in provincia e diocesi di Vicenza[1]; fa parte del vicariato di Arsiero-Schio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La tradizione vuole che l'originaria cappella di Brancafora sia stata fondata nel VII secolo da papa Bonifacio IV; essa, invece, sorse più tardi accanto all'ospizio per pellegrini posto lungo la strada che risaliva la Val d'Astico congiungendo l'Alto vicentino al Trentino e nel 917 venne donata al vescovo di Padova Sibicone[2][3].

La volta del presbiterio

Nel 1154 papa Adriano IV confermò l'appartenenza del paese alla diocesi di Padova e cinque anni dopo l'ospizio ricevette una donazione da parte della nobildonna Speronella Dalesmanini[2].

Il campanile

In un periodo compreso tra il termine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento la chiesa fu eretta a parrocchiale ed estese la sua giurisdizione sugli abitati di Scalzeri, Longhi, Ciechi, Carotte, Luserna, Montepiano, Ponteposta, Giaconi e Snideri, ai quali nel 1752 si aggiunse, per pochi anni, pure Lastebasse; nel 1785 Brancafora passò dalla diocesi di Padova alla diocesi di Trento, venendo inserita nel decanato di Levico[2][3].

La nuova parrocchiale venne costruita nel 1870 inglobando il campanile settecentesco appartenente all'antico luogo di culto[1]; nel 1913 la chiesa entrò a far parte del decanato di Folgaria, mentre poi nel 1964, in occasione della ridefinizione dei confini dell'arcidiocesi di Trento, fu aggregata alla diocesi di Vicenza[2].

Nel 2003 la parrocchiale venne adeguata alle norme postconciliari mediante la realizzazione dell'ambone e dell'altare rivolto verso l'assemblea e nel 2005 fu poi restaurata[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata a capanna della chiesa, rivolta a levante, è suddivisa in tre porzioni: la centrale, leggermente più rientrante, presenta il portale d'ingresso architravato e sopra il rosone inscritto in un arco a tutto sesto, mentre quelle laterali sono abbellite da cornici e specchiature; il prospetto è coronato dal timpano in cui vi è un'apertura cruciforme.

L'interno

Annesso alla parrocchiale è il campanile a pianta quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una bifora ed è coronata dalla cupola a cipolla poggiante sull'alto tamburo a base ottagonale.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano due cappelle laterali e le cui pareti sono scandite da lesene sorreggenti il cornicione modanato e aggettante sopra il quale si imposta la volta a botte; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini e chiuso dall'abside poligonale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Chiesa di Santa Maria Assunta <Pedemonte>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 16 luglio 2022.
  2. ^ a b c d Breve storia della parrocchia, su parrocchie.it. URL consultato il 16 luglio 2022.
  3. ^ a b Chiesa di Santa Maria Assunta, su outdooractive.com. URL consultato il 16 luglio 2022.

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