Cheilodipterus novemstriatus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cheilodipterus novemstriatus
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseGnathostomata
ClasseActinopterygii
SottoclasseOsteichthyes
SuperordineAcanthopterygii
OrdinePerciformes
SottordinePercoidei
FamigliaApogonidae
GenereCheilodipterus
SpecieC. novemstriatus
Nomenclatura binomiale
Cheilodipterus novemstriatus
Rüppell, 1838

Cheilodipterus novemstriatus (Rüppell, 1838) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Apogonidae.[1].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è diffusa nel mar Rosso, nel golfo dell'Oman e nel golfo Persico[2][3]. In seguito alla migrazione lessepsiana ha stabilito popolazioni nel mar Mediterraneo orientale dove è diventata molto comune sulle coste libanesi e israeliane, con una segnalazione anche per il sud della Turchia[3][4][5][6].

Specie costiera, durante il giorno vive in aree riparate come baie o lagune trovando rifugio tra rocce e coralli, spesso tra le spine di ricci di mare del genere Diadema mentre di notte si allontana dai fondi duri per nutrirsi spostandosi in acque molto basse specie lungo le spiagge sabbiose[2][3].

La distribuzione batimetrica va da 1 a 10 metri di profondità[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

C. novemstriatus ha corpo slanciato con occhi grandi. Le pinne dorsali sono due, separate da uno spazio, la prima inserita leggermente dietro l'inserzione delle pinne ventrali. La pinna anale è simmetrica e leggermente più piccola della seconda dorsale. Pinne pettorali e ventrali abbastanza grandi. La pinna caudale è biloba. Nella bocca sono presenti denti caniniformi. La livrea è grigiastra o argentea con cinque linee longitudinali nere di cui la prima segue il profilo dorsale, la terza parte dal muso per giungere al peduncolo caudale attraversando l'occhio e la quinta segue il profilo ventrale ma è spesso poco visibile nella porzione anteriore alla base della pinna anale. Alla base della pinna caudale è presente una macchia nera con uno spesso bordo giallo. Un'altra macchia nera più piccola è presente nella parte superiore del peduncolo caudale[2][3].

La taglia massima nota è di 8 centimetri[2].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Notturno[3]. Durante il giorno vive nascosto in gruppi fino a 30 individui[2].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di zooplancton[3].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Le uova vengono incubate nella bocca[2].

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Occasionale e priva di importanza[3].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La lista rossa IUCN non valuta questa specie.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Bailly, N. (2015), Cheilodipterus novemstriatus, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  2. ^ a b c d e f g (EN) Cheilodipterus novemstriatus, su FishBase. URL consultato il 20 maggio 2021.
  3. ^ a b c d e f g (EN) Scheda di Cheilodipterus novemstriatus, su CIESM Atlas of Exotic Fishes in the Mediterranean Sea. URL consultato il 20 maggio 2021.
  4. ^ (EN) Michel Bariche, Ernesto Azzurro, New records and establishment of the Indian Ocean twospot cardinalfish Cheilodipterus novemstriatus (Rüppell, 1838) in the Mediterranean Sea, in BioInvasions Records, vol. 1, n. 4, 2012, pp. 299-301, DOI:10.3391/bir.2012.1.4.10. URL consultato il 20/05/2021.
  5. ^ (EN) Menachem Goren, Gregory Lipsky, Eran Brokovich e Avigdor Abelson, A ‘flood’ of alien cardinal fishes in the eastern Mediterranean - first record of the Indo-Pacific Cheilodipterus novemstriatus (Rüppell, 1838) in the Mediterranean Sea, in Aquatic Invasions, vol. 5, supplemento 1, 2010, pp. 49-51, DOI:10.3391/ai.2010.5.S1.012. URL consultato il 20/05/2021.
  6. ^ (EN) Bat-Sheva S. Rothman, Menachem Goren e Bella S. Galil, Cheilodipterus novemstriatus (Rüppell, 1838) along the Levantine coast of the Mediterranean Sea: a forthcoming invasion?, in BioInvasions Records, vol. 2, n. 1, 2013, pp. 85-88, DOI:10.3391/bir.2013.2.1.15. URL consultato il 20/05/2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Pesci: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di pesci