Charles Lapworth (giornalista)

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Charles Lapworth nel 1913

Charles Lapworth (Willenhall, 13 giugno 1878Los Angeles, 26 ottobre 1951) è stato un giornalista, attivista e sceneggiatore britannico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Willenhall, nello Staffordshire, il 13 giugno 1878, figlio di un minatore di carbone, Lapworth nel 1908 viaggiò con Eugene Victor Debs promuovendo la Industrial Workers of the World e parlando del socialismo in Gran Bretagna[1][2].

Ritornò in patria in occasione delle elezioni generali nel Regno Unito del gennaio 1910, presentandosi nel collegio di Sheffield Brightside per il Social Democratic Party, ma ottenne solo il 4,7% dei voti. Si recò in seguito in Italia con la moglie per informarsi sul locale movimento socialista[3] e scrisse Tripoli and the Young Italy con Helen Zimmern.[4]

Nel 1912 Lapworth tornò di nuovo in Gran Bretagna per rilevare la direzione del Daily Herald[5]. Sebbene avesse contribuito ad un aumento della tiratura, si rese sgradito all'editore George Lansbury a causa delle forti critiche verso Philip Snowden e venne sostituitò dallo stesso Lansbury alla fine del 1913[6].

Lapworth lavorò in seguito per un breve periodo al Daily Mail[7] , prima di tornare di nuovo a girare gli Stati Uniti con la famiglia a bordo di una delle prime Ford[8]. Nel 1918 intervistò Charlie Chaplin e lavorò brevemente con lui come autore e consulente per Vita da cani[9].

Negli anni '20 diresse il Los Angeles Graphic e lavorò come agente di Sam Goldwyn a Londra. Nel 1925 entrò alla Gainsborough Pictures dove scrisse diverse sceneggiature tra le quali The Sea Urchin, ed il soggetto originale per il film di Alfred Hitchcock L'aquila della montagna[10]. Fu anche direttore di produzione per la Société Générale des Films che realizzò La passione di Giovanna d'Arco[11].

Nel 1931 tornò a Los Angeles come direttore del Film Quarterly[12]. Tra gli altri suoi progetti vi fu la comproprietà del Rye Courier, un piccolo giornale con sede a Rye (New York)[13].

Nel 1942 Lapworth lanciò il Malibu Bugle, il primo giornale della città[14].

Morì a Los Angeles, in California il 26 ottobre 1951 lasciando la moglie e due figli.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Charles Lapworth, The Tour of the Red Special (PDF), su marxisthistory.org.
  2. ^ (EN) International Socialist Review, vol. 9, n. 6, 1900.
  3. ^ (EN) The Socialist Review, vol. 9, 1911, p. 411.
  4. ^ (EN) John Alexander Hammerton, Concise Universal Biography, p. 1440.
  5. ^ (EN) R. J. Holton, Daily Herald v. Daily Citizen, in International Review of Social History, n. 19, pp. 347-376.
  6. ^ (EN) John Shepherd, George Lansbury: At the Heart of Old Labour, p. 148.
  7. ^ (EN) The Liberty Bell, vol. 1-9.
  8. ^ (EN) Ivor Montagu, With Eisenstein in Hollywood, p. 47.
  9. ^ (EN) Tom Stempel, Framework: a history of screenwriting in the American film, p. 33.
  10. ^ (EN) Pam Cook, Gainsborough Pictures, pp. 23-28.
  11. ^ (EN) Close Up, vol. 7, p. 114.
  12. ^ (EN) The Bookman, vol. 72, p. 358.
  13. ^ (EN) Marcia Dalphin, Fifty years of Rye, 1904-1954, p. 59.
  14. ^ (EN) Malibu Development: War Years to Late 1940s, su malibucomplete.com, Malibu Complete. URL consultato il 3 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2017).
Controllo di autoritàVIAF (EN63786273 · ISNI (EN0000 0000 4716 8100 · LCCN (ENno2007053515 · J9U (ENHE987007580975805171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2007053515