Cassiopea (mitologia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cassiopea
Cassiopea trasformata in costellazione.
Nome orig.Κασσιόπεια
Caratteristiche immaginarie
SpecieNinfa
SessoFemmina
ProfessioneRegina d'Etiopia

Cassiopea (in greco antico: Κασσιόπεια?) o Cassiepeia (in greco antico: Κασσιέπεια?) è un personaggio della mitologia greca. Era arrogante e vanitosa, caratteristiche che la portarono alla rovina. Fu una regina d'Etiopia.

Genealogia[modifica | modifica wikitesto]

È una ninfa[1] oppure è figlia di Eolo (con il nome di Iope)[2]. Sposò Cefeo da cui ebbe la figlia Andromeda[3].

Mitologia[modifica | modifica wikitesto]

Arrogante e vanitosa, un giorno mentre era intenta a pettinarsi i capelli, dichiarò che la sua bellezza e quella di sua figlia superavano addirittura quella delle Nereidi, ma fu sentita da Anfitrite che lo riferì al marito Poseidone.
Per punirla, il dio del mare mandò Ceto a devastare il suo regno e a divorarne gli abitanti.
Un oracolo predisse che l'unico modo per soddisfare la fame del mostro era quello di sacrificare la figlia Andromeda, che fu incatenata a uno scoglio.
La bellezza di Andromeda fu però ammirata da Perseo che in cambio della promessa di matrimonio con lei uccise il mostro e la salvò.
Ma Poseidone non fu soddisfatto e posizionò la madre tra le stelle e nella costellazione di Cassiopea[3].

La forma della costellazione ricorda la sedia (che in origine rappresentava uno strumento di tortura)[4].

Stefano di Bisanzio scrivendo di Cassiopea la chiama Iope asserendo che sia l'eponimo dell'odierna Giaffa[2].

Nell'arte[modifica | modifica wikitesto]

Il re Cefeo e Cassiopea ringraziano Perseo per la liberazione della figlia, La Délivrance d'Andromède (1679) Pierre Mignard, Louvre

Cassiopea non è sempre rappresentata legata alla sedia in tormento poiché in alcuni disegni successivi tiene uno specchio, simbolo della sua vanità, mentre in altri tiene una foglia di palma.

Gli antichi identificavano Cassiopea con la costellazione omonima che si trova vicino a quella di Cefeo e queste sono le uniche due costellazioni celesti dedicate a marito e moglie.

Gli autori classici scrivono il suo nome Cassiepeia, ma gli astronomi usano la forma Cassiopea.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nonno di Panopoli, Dionysiaca 43.117 ff
  2. ^ a b Stefano di Bisanzio, Ethnica s.v. Ἰόπη
  3. ^ a b (EN) Apollodoro, Biblioteca II, 4.3, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
  4. ^ Igino, De Astronomia II, 10<

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN316444155 · BNF (FRcb15082780d (data)
  Portale Mitologia greca: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mitologia greca