Binzago

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Binzago
frazione
Binzago – Veduta
Binzago – Veduta
La Chiesa Parrocchiale di Binzago
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Monza e Brianza
Comune Cesano Maderno
Territorio
Coordinate45°37′12″N 9°09′02″E / 45.62°N 9.150556°E45.62; 9.150556 (Binzago)
Altitudine193 m s.l.m.
Abitanti6 274[1] (30-4-2013)
Altre informazioni
Cod. postale20811, (20031)
Prefisso0362
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT3015075
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitantibinzaghesi
PatronoB.V. Immacolata
Giorno festivola seconda domenica di Settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Binzago
Binzago

Binzago (Binzagh in dialetto brianzolo[3], AFI: [binˈtsa:k]) è una frazione del comune di Cesano Maderno, in provincia di Monza e Brianza.

Antico comune della Provincia di Milano (in passato conosciuto con i nomi di "Blanzago"[4], "Bianzagum" o "Blanzagum"), fu soppresso con Regio Decreto del 9 febbraio 1869 ed aggregato al comune di Cesano Maderno, come peraltro era già avvenuto in età napoleonica.

Il 19 agosto 1724 Eramo Aliprandi Martinego (nato nel 1696 e deceduto nel 1756), patrizio milanese, ebbe dall'imperatore Carlo VI d'Asburgo il titolo di marchese da appoggiarsi al feudo di Binzago. In quest'ultima località possedeva terreni e una casa di propria abitazione. Fu benefattore del Santuario di Santa Maria della Frasca[5].

Nel territorio della frazione si trova il Santuario Madonna delle Grazie risalente al XIII secolo. Sorgeva anticamente a fianco del santuario un convento di clausura delle monache umiliate.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Popolazione residente al 30.04.2013 suddivisa per quartieri (PDF) [collegamento interrotto], su comune.cesano-maderno.mb.it, 30 aprile 2013. URL consultato il 27 maggio 2013.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ ortografia classica
  4. ^ Angelo Caimi, Wolfelin, su books.google.it.
  5. ^ Andrea Borella, "Annuario della Nobiltà Italiana", Edizione XXXII, Teglio (SO), 2014, S.A.G.I. Casa Editrice, pag. 2286 (Aliprandi Martinengo)
  6. ^ Città di Cesano Maderno - La storia, su comune.cesano-maderno.mb.it. URL consultato il 14 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]