Baarle-Nassau

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Baarle-Nassau
comune
Baarle-Nassau – Stemma
Baarle-Nassau – Bandiera
Baarle-Nassau – Veduta
Baarle-Nassau – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Provincia Brabante Settentrionale
Amministrazione
CapoluogoBaarle-Nassau
Territorio
Coordinate
del capoluogo
51°26′43″N 4°55′50″E / 51.445277°N 4.930555°E51.445277; 4.930555 (Baarle-Nassau)
Altitudine28 m s.l.m.
Superficie76,30 km²
Abitanti6 847 (2019)
Densità89,74 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale5110, 5111, 5113, 5114
Prefisso(+31) 013
Fuso orarioUTC+1
Codice CBS0744
Cartografia
Mappa di localizzazione: Paesi Bassi
Baarle-Nassau
Baarle-Nassau
Baarle-Nassau – Mappa
Baarle-Nassau – Mappa
Sito istituzionale

Baarle-Nassau ascolta (in brabantino Baol) è una municipalità dei Paesi Bassi di 6.701 abitanti situata nella provincia del Brabante Settentrionale.

Nel suo interno si trova l'exclave belga di Baarle-Hertog, che a sua volta circonda 7 contro-enclavi olandesi.

Dopo il trattato tra India e Bangladesh del 2015 che ha fatto sparire l'80% delle enclavi di secondo grado al mondo (e l'unica di terzo, Dahala Khagrabari) il comune possiede 7 delle uniche 8 enclavi di secondo grado al mondo (l'ottava è l'emiratina Nahwa).

La frontiera tra Belgio e Paesi Bassi a Baarle-Hertog

L'exclave belga[modifica | modifica wikitesto]

L'exclave di Baarle-Hertog costituisce il caso più complicato di exclave situata in territorio europeo. Al comune belga di Baarle-Hertog appartengono difatti ben 22 exclave in territorio olandese all'interno del comune di Baarle-Nassau e alcune di queste exclave contengono ulteriori sette exclave, questa volta olandesi.

Il confine è così articolato che alcune case sono divise tra due stati. In passato, quando la legge olandese prevedeva per i ristoranti un orario di chiusura anteriore a quello belga, alcuni esercizi posti sul confine risolsero il problema semplicemente facendo cambiare tavolo ai clienti.[1]

La storia dell'exclave di Baarle-Hertog risale al Trattato di Maastricht del 1843, che stabilì il confine tra il Belgio e i Paesi Bassi. In particolare, il confine tra i cippi 214 e 215 non poté essere stabilito per una lunghezza di 50 km, cosicché i due stati giunsero a un accordo per attribuirsi la sovranità su 5.732 parcelle di terreno. Ne risultò un arcipelago di exclavi (circostanza non del tutto infrequente nei confini di allora) per una superficie di 8 km².

Il 20 giugno 1959 la Corte internazionale di giustizia, investita della controversia, stabilì la sovranità del Belgio sul gruppo di enclavi, risolvendo così un contenzioso fra i due Paesi confinanti.

Il 26 aprile 1974 il Belgio e i Paesi Bassi firmarono un trattato a Turnhout, nella provincia di Anversa nelle Fiandre in Belgio, per rendere ufficiali i confini così delineati tra i cippi 214 e 215. Successivamente venne però scoperto un lotto di terreno a sud della frazione di Ulicoten che non era stato assegnato a nessuno dei due stati e che nel 1995 fu attribuito al Belgio come ventiduesima exclave di Baarle-Hertog.

Durante la pandemia di COVID-19, le diverse legislazioni nazionali in materia (ad esempio, il Belgio applicò il lockdown mentre i Paesi Bassi no) crearono una situazione di disparità tra gli abitanti, che a seconda che vivessero a Baarle-Hertog o Baarle-Nassau erano soggetti a restrizioni diverse, tra cui coprifuoco e obbligo di indossare la mascherina. Ciononostante, alcuni negozi dal lato olandese hanno deciso di propria iniziativa di chiudere comunque e seguire le regole belghe.[2][3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Selena, Il curioso confine di Baarle-Hertog, su sconfinato.it, 21 maggio 2019. URL consultato il 4 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2020).
  2. ^ Coronavirus, mondo diviso su lockdown, su ansa.it, 18 aprile 2020. URL consultato il 4 maggio 2020.
  3. ^ Redazione, Coronavirus, Baarle-Nassau/Hertog la cittadina olandese-belga con lockdown a metà, in 31 mag, 22 marzo 2020. URL consultato il 4 maggio 2020.

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